BIG MAMA – ROMA – PROGRAMMA CONCERTI DAL 21 AL 27 NOVEMBRE

12 Novembre 2019

BIG MAMA

Vicolo San Francesco a Ripa, 18 – Roma

PROGRAMMA CONCERTI DAL 21 AL 27 NOVEMBRE

Apertura ore 21,00

Inizio concerti ore 22,30

Ingresso libero

LELLO PANICO & THE SOUL WARRIORS

giovedì 21 Novembre 2019

Blues, Old School Soul, Funk, Electric Jazz sono gli ingredienti che formano il repertorio della nuova band del chitarrista LELLO PANICO. Brani originali scritti per band come Blue Noise, LPB, Blue Messengers, e personali riletture dei classici del Blues (con autori come Robert Johnson e Jimmy Reed), del Soul (brani di Eddie Floyd, Stevie Wonder, Ray Charles) e del Funk (con musiche di Allen Toussaint, Sly Stone, Temptations).

LELLO PANICO – Chitarrista, compositore, songwriter e didatta. Nell’arco della propria carriera ha suonato di tutto, dal rock al jazz, dalla musica brasiliana alla fusion e al funk, per tornare felicemente al suono del blues e al linguaggio della musica soul, suo primo e immenso amore, con la consapevolezza e la convinzione del principio secondo cui una chitarra elettrica – prima di qualsiasi altra cosa – suona il Blues.

Originario di Caserta, muove i primi passi nel panorama musicale di fine anni ’70. Come tutti i ragazzi di quella generazione si innamora del suono dei grandi chitarristi rock blues dell’epoca, come Jimi Hendrix, Eric Clapton, Jimmy Page. Negli anni ’80 si dedica principalmente allo studio della musica jazz, e nel 1989 registra il suo primo album, prodotto da Gianfranco Salvatore. La band si chiama Lello Panico & Phoenix, l’album è intitolato Fronne (Gala Records). I musicisti ospiti sono Massimo Urbani, Danilo Rea, Maurizio Giammarco, Pippo Matino.

Nel 1993 registra un nuovo Cd per l’etichetta Via Veneto Jazz di Biagio Pagano intitolato The Secret. La line up è formata da John Patitucci, Joey Calderazzo, Rick Margitza, Stefano Di Battista, Pietro Iodice, Dario Rosciglione, Andrea Beneventano. Stilisticamente, nello stesso periodo, il suono della chitarra di Lello Panico è più vicino ai chitarristi blues che non ai chitarristi jazz. L’amore per i grandi songwriters americani e la sua vena compositiva lo portano ad abbracciare in pieno la musica elettrica. nascono così i Blue Messengers, band per la quale scrive un intero repertorio originale che nel 1997 diventa un Cd sempre per Via Veneto Jazz. Le recensioni sono entusiastiche e la band comincia una lunga serie di concerti in lungo e largo per l’Italia. Nel 2000 arriva il secondo album della band intitolato “Blues To Gray” inanellando un numero di concerti impressionante per una band italiana di Rock Blues.

Nel 2001 viene chiamato da Stefano Mastruzzi a far parte del corpo insegnanti del St. Louis College Of Music in qualità di coordinatore del dipartimento di Chitarra Rock, Blues & Jazz. Nel 2005 pubblica il metodo per chitarra blues intitolato Fulloptional Guitar (Carisch / St. Louis)

Nel 2006 Lello incontra Tollak Ollestad, armonicista cantante e pianista di grande talento, nell’ambito dell’Euro Bass Day di Verona. Musicalmente è un vero e proprio colpo di fulmine. Lello Panico forma la band Blue Noise con Luca Trolli (Drums) e Francesco Puglisi (Bass) e comincia a scrivere a 4 mani con Tollak i brani che formeranno l’ossatura dell’album Glory Days (Alice Records). Gli ospiti chiamati a raccolta da Tollak sono di tutto rispetto e si chiamano Robben Ford, Jimmy Haslip e Russell Ferrante. Il 1° Maggio2009 si esibisce in diretta televisiva nazionale al fianco del grande Robben Ford al concerto di Piazza S.Giovanni. Nell’estate del 2013 registra un album interamente strumentale con una manciata di brani elettrici che rispecchiano in pieno tutte le esperienze musicali di una vita. L’album si intitola Fifty Years Ago, pubblicato per l’etichetta Camilla Records.

LELLO PANICO – GUITARS & VOCAL

DAVIDE SAMBROTTA – KEYBOARDS & VOCAL

FRANCESCO CECCHET – BASS

DANIELE SCOTT SAMBROTTA – DRUMS & BG VOCAL

BIANCA BLUES E I SETTE SOUL

venerdì 22 Novembre 2019

L’orchestra Bianca Blues & 7 Soul torna al Big Mama con il consueto bagaglio di grandi successi Soul & R&B, una poderosa sezione fiati e la voce potente ed elegante di Fulvio Tomaino. 25 anni di attività fanno di questa band una delle più autorevoli e prestigiose del panorama musicale romano.

Un repertorio di grandi classici del Soul e Rhythm ‘n Blues, da “Knock on Wood” a “My Girl” e “Mustang Sally”, tutti intrepretati magistralmente dalla grande voce di Fulvio Tomaino e con l’energia e l’impatto sonoro di una delle migliori sezioni fiati in circolazione. BB&7S ha al proprio atttivo 2 CD pubblicati, uno dal vivo – registrato al Big Mama – ed il secondo realizzato in studio.

Stax, Motown, Chess, Rhino. Quattro nomi che hanno fatto la storia della musica nera negli Stati Uniti. Un’evoluzione musicale e una rivoluzione culturale che ha investito milioni di persone. Fra questi molti musicisti sono stati coinvolti attivamente in quella che è stata chiamata la consapevolezza nera, e quindi la lotta per l’affermazione degli afroamericani nel proprio paese e nel mondo intero.

Artisti come Curtis Mayfield, Ray charles, Aretha Franklin, Otis Reddig, Sam Cooke, Al Green fino ad arrivare ai più impegnati Marvin Gaye, War, James Brown, hanno contribuito al pari di coraggiosi uomini politici neri e personalità dell’epoca (Malcolm X, Martin Luther King, Muhammad Alì) all’affermazione della comunità afroamericana.

Le canzoni trasmesse dalle radio hanno fatto ballare speranzose generazioni nei quartieri poveri di New York, Chicago, Detroit, New Orleans. La leggenda di quel sound è ancora presente nella musica e nella cultura odierna. BIANCA BLUES & I SETTE SOUL sono da anni portatori di questo suono, inconfondibile. Soul, funk e Rhythm’n’ blues si mescolano in uno spettacolo di una band di nove elementi con una starordinaria sezione fiati.

FULVIO TOMAINO (voce), ALFREDO BOCHICCHIO (chitarra), MASSIMO NANNI (basso), CLAUDIO COLAZZA (batteria), SERGIO VITALE (tromba), LUCA GIUSTOZZI (trombone), CARLO MICHELI (sax alto), PAOLO TOMASSINI (sax baritono), BRUNO COLTRE (sax tenore)

ROMA BLUES BAND – “Live in Roma”

sabato 23 Novembre 2019

la Roma Blues Band ha appena pubblicato il nuovo lavoro discografico “Live in Roma”. Il Cd del Collettivo musicale del Blues a Roma ha realizzato questo album con grande passione e con la partecipazione di ospiti come Joe Caruso alla chitarra e Claudio Pacifici al sax contralto.

La Roma Blues Band nasce nel 1980 grazie all’iniziativa del  batterista Piero Fortezza. Nel corso degli anni ha subito tante trasformazioni, ma ha sempre mantenuto un grande rigore stilistico. Attivissimi nel circuito Blues italiano negli anni ’80, è stata la prima band ad esibirsi – il 30 marzo 1984 – sul palco del Big Mama.

Dal Blues rurale a quello elettrico, dai canti di liberazione alle chitarre distorte, la RBB propone un repertorio che dire classico è poco: B.B.King, Muddy Waters, Willie Dixon, Howlin Wolf, Robert Johnson, Little Walter, Big Bill Broonzy sono solo alcuni degli autori interpretati durante lo show.

Tra le tante canzoni proposte, ci sono: What do you want me to do, Messing with the kid, Rock me baby, I loved another woman, I’m ready, What’d I say, Goin’ down, Mean old Frisco, One way out, Walkin by myself, La grange, Good golly Miss Molly, Flip flop fly, Stormy Monday, Crossroads, Mojo walkin’……

Roma Blues Band ha ospitato negli anni decine di musicisti di assoluto valore, come il grande chitarrista Roberto Ciotti, oppure  un Alex  Britti giovanissimo (quando all’inizio della carriera artistica suonava Blues), e ancora alcuni bluesmen di passaggio in Italia, come l’indimenticabile Louisiana Red.

Hanno partecipato a tutti i più prestigiosi palchi e festival italiani dedicati alla musica del diavolo: PISTOIA BLUES, RAVENNA FESTIVAL, FESTIVAL BLUES DELLE CINQUE TERRE, TEATRO TENDA A STRISCE DI ROMA, SARZANA BLUES FESTIVAL, AVENTINO BLUES FESTIVAL, MONTEROTONDO BLUES, LUGANO BLUES FESTIVAL, la FABRIK di Amburgo altri ancora. La Roma Blues Band oggi offre un proprio stile originale, miscelando blues e Rithm’n’Blues ad altissime temperature, con un sound trascinante e coinvolgente.

La line up è composta da: PIERO FORTEZZA (batteria) – ROBERTO FORTEZZA (armonica, voce) – DOMENICO TUDINI (chitarra) – SERGIO PEZZELLA (chitarra) – ALBERTO BIASIN (basso) – ROMANO CONSOLI (sax)

UT JIMI – The ultimate Jimi Hendrix Experience

mercoledì 27 novembre 2019

A quasi mezzo secolo dalla sua scomparsa è ancora difficle parlare di chitarra elettrica senza nominare Jimi Hendrix, geniale musicista di Seattle scomparso a soli 27 anni nel 1970, che ha attraversato la storia della musica Rock come una meteora infuocata.

Sul palco ci sarà ELIO VOLPINI con i suoi UT JIMI. Elio è senza dubbio uno dei migliori specialisti in Italia della musica di Hendrix, attento ricercatore di suoni e con uno stile rispettoso della tradizione del grande musicista ma sempre in continua evoluzione.

ELIO VOLPINI (voce, chitarra) –   GIULIO GIANCRISTOFARO (basso) – PIERO FORTEZZA (batteria)

Jimi Hendrix, ovvero la chitarra che fece la storia del rock. Il musicista di Seattle ha completamente e irreversibilmente mutato l’approccio alla chitarra elettrica, per molto tempo lo strumento principe e incontrastato del rock.

Hendrix è un ciclone che attraversa la scena del rock, proprio perché il rock è il genere musicale dove più che in ogni altro contano il suono e l’immagine, la forma, quindi, oltre che i contenuti, come si evidenzierà sempre di più col passare degli anni e con l’avvento dell’elettronica e l’evoluzione dell’iconografia rock. Nato il 27 novembre 1942 a Seattle, da ceppo familiare fatto di nativi americani, afroamericani e bianchi, James Marshall Hendrix comincia a suonare la chitarra a undici anni, poco dopo la morte della madre. A 16 abbandona gli studi e comincia a sbarcare il lunario suonando con complessi di rhythm and blues e di rock’n’roll. Dopo aver svolto il servizio militare come paracadutista, a 21 anni inizia una intensa attività da session-man. Diventa il chitarrista di Little Richard, Wilson Pickett, Tina Turner, King Curtis.

Nel 1965 al Greenwich Village forma il suo primo gruppo e firma un contratto e comincia a esibirsi con regolarità. Jimi è già padrone di una tecnica superiore, il blues scorre puro lungo le corde della sua chitarra, ma l’America rapita dal beat è tutta presa dai suoi giovani fenomeni bianchi. La fama del prodigioso chitarrista giunge però alle orecchie di Chas Chandler, ex-Animals, manager a New York in cerca di nuovi talenti. Chandler lo porta con sé a Londra, dove lo introduce nel colorato mondo del flower-power inglese, propiziando l’amicizia con Donovan. Hendrix conquista l’Europa col blues elettrico, dilaniato e lancinante dei singoli “Hey Joe” e “Purple Haze”, cui fanno seguito un paio di tour, nel corso dei quali l’entourage del chitarrista alimenta l’immagine di Hendrix personaggio mefistofelico, dedito alle più estreme esperienze di droga e sesso. Jimi sta al gioco infiammando le platee con un repertorio coreografico che è diventato parte inestricabile del suo mito: la sua Fender Stratocaster è, di volta in volta, la proiezione del suo membro, oppure compagna di torridi amplessi elettrici, suonata coi denti, i gomiti, gli abiti, strofinata contro l’asta del microfono o contro le casse alla ricerca del feedback più corrosivo.

Dopo aver formato il primo complesso rock di soli neri, la Band of Gypsies, con Buddy Miles alla batteria e Billy Cox al basso, si esibisce nell’agosto 1970 all’Isola di Wight. Un mese dopo, lo ritrovano morto a Londra, vittima di un’overdose di barbiturici. Gli afro-americani, che avevano già perso per morte violenta sia l’”apostolo” Martin Luther King, sia il leader dell’orgoglio nero Malcom X, perdono così anche colui che aveva restituito la paternità nera al rock’n’roll.

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