BIG MAMA – ROMA – PROGRAMMA CONCERTI DAL 2 ALL’8 MAGGIO 2019

30 Aprile 2019

BIG MAMA

PROGRAMMA CONCERTI DAL 2 ALL’8 MAGGIO 2019

VICOLO SAN FRANCESCO A RIPA 18 – TRASTEVERE – ROMA

APERTURA CLUB ORE 21

INIZIO CONCERTI ORE 22,30

INGRESSO LIBERO

JUST ONE NIGHT – THE ERIC CLAPTON LEGENDARY MUSIC

GIOVEDÌ 2 MAGGIO 2019

Ad oltre 30 anni dalla registrazione del cult album Just One Night – doppio live di Eric Clapton – la formazione guidata dal bassista Mick Brill ripropone i brani di questa pietra miliare della discografia di “Slow Hand”.

Tulsa Time, After Midnight, Setting Me Up, Cocaine, Wonderful Tonight, Rambling On My Mind sono solo alcune delle canzoni più belle che verranno riproposte stasera, con quel caratteristico British Sound che distingue Clapton da tutti gli altri bluesmen.

Mick Brill è un bassista inglese, protagonista della cosidetta “british invasion” che lo ha portato in Italia alla fine degli anni ’60 per un tour musicale. Innamoratosi del nostro paese non lo ha più lasciato! Nel corso della sua lunga carriera Mick ha suonato con grandi artisti, da Roberto Ciotti a Louisiana Red, da Little Tony a Bobby Solo, attraversando 45 anni di storia della musica nella nostra penisola.

GEORGE SIMS (chitarra), MICK BRILL (basso & voce), MARCO “POLLICINO” MAGNONI (chitarra), MARCO QUAGLIOZZI (keyboards), PIERO PIERANTOZZI (batteria)

BIANCA BLUES E I SETTE SOUL

VENERDÌ 3 MAGGIO 2019

L’orchestra Bianca Blues & 7 Soul torna al Big Mama stasera per festeggiare 25 anni di musica e di successi. Per questa speciale occasione sul palco ci saranno tantissimi ospiti che hanno collaborato – per oltre due decenni – con la band.

Un repertorio di grandi classici del Soul e Rhythm ‘n Blues, da “Knock on Wood” a “My Girl” e “Mustang Sally”, tutti intrepretati magistralmente dalla grande voce di Fulvio Tomaino e con l’energia e l’impatto sonoro di una delle migliori sezioni fiati in circolazione. BB&7S ha al proprio atttivo 2 CD pubblicati, uno dal vivo – registrato al Big Mama – ed il secondo realizzato in studio.

Stax, Motown, Chess, Rhino. Quattro nomi che hanno fatto la storia della musica nera negli Stati Uniti. Un’evoluzione musicale e una rivoluzione culturale che ha investito milioni di persone. Fra questi molti musicisti sono stati coinvolti attivamente in quella che è stata chiamata la consapevolezza nera, e quindi la lotta per l’affermazione degli afroamericani nel proprio paese e nel mondo intero.

Artisti come Curtis Mayfield, Ray charles, Aretha Franklin, Otis Reddig, Sam Cooke, Al Green fino ad arrivare ai più impegnati Marvin Gaye, War, James Brown, hanno contribuito al pari di coraggiosi uomini politici neri e personalità dell’epoca (Malcolm X, Martin Luther King, Muhammad Alì) all’affermazione della comunità afroamericana.

Le canzoni trasmesse dalle radio hanno fatto ballare speranzose generazioni nei quartieri poveri di New York, Chicago, Detroit, New Orleans. La leggenda di quel sound è ancora presente nella musica e nella cultura odierna. BIANCA BLUES & I SETTE SOUL sono da anni portatori di questo suono, inconfondibile. Soul, funk e Rhythm’n’ blues si mescolano in uno spettacolo di una band di nove elementi con una starordinaria sezione fiati.

FULVIO TOMAINO (voce), ALFREDO BOCHICCHIO (chitarra), MASSIMO NANNI (basso), CLAUDIO COLAZZA (batteria), SERGIO VITALE (tromba), LUCA GIUSTOZZI (trombone), CARLO MICHELI (sax alto), PAOLO TOMASSINI, (sax baritono), BRUNO COLTRE (sax tenore)

RIDING SIXTIES – BEATLES VS STONES

SABATO 4 MAGGIO 2019

Veri e propri alfieri del suono “Beat”, gli anni ’60 e ’70 non hanno segreti per loro: sono i RIDING SIXTIES, con una performance che fonde il meglio della produzione degli Stones e Beatles, in una “gara” in cui viene coinvolto il pubblico che poi decreta il brano vincitore della serata.

La band – in attività da oltre 20 anni – nata per un concerto di fine anno in una scuola, si è distinta nel tempo per la sua ricerca musicale e il sound. Il repertorio enciclopedico dei Riding spazia dai Rolling Stones, di cui sono la prima coverband italiana, ai Beatles. La loro performance si chiama appunto “Beatles VS Rolling Stones”.

Sono stati il primo gruppo (o “complesso” come preferiscono definirsi con un termine ironicamente vintage) a fare delle sonorità e del mondo Beat un genere della musica live di oggi in Italia. Il loro menù include i grandi protagonisti della British Invasion: Kinks, Who,Animals, Them,Troggs e gli artisti di quel movimento anglo-italiano che è il Beat nostrano: Equipe 84, Rokes, Corvi, Primitives, Caselli. Infine Dylan, il Maestro americano, a cui possono dedicare un’intera serata (Mr Tambourine Band). Il loro ultimo CD “Coverband” esprime il loro orgoglio nell’essere stati tra i primi in Italia a promuovere il fenomeno attuale delle cover. Su questo punto intendono essere chiari: “Si parla di Cover e Tribute band a seconda che la band presenti una sua versione dei brani o punti pedissequamente a riprodurre sound e aspetto scenico degli artisti originali, imitandone gesti, posture, costumi fino ad arrivare all’uso delle parrucche. Ora, alcuni sono talmente bravi che riescono veramente nell’illusione scenica, che però nella maggior parte dei casi accentua drammaticamente le differenze tra “copia” e originale.

Per noi il Rock dei 60, partendo da Beatles, Rolling Stones, Bob Dylan fa parte del repertorio della musica classica in senso stretto. Sui manifesti alla Scala in occasione dei concerti del maestro Muti non c’è scritto “Cover Beethoven”. E il maestro non si mette la parrucca alla Mozart o alla Bach a seconda del repertorio che esegue. La musica è un’arte interpretativa. Prende vita nel momento in cui qualcuno la suona. Si può eseguire ed interpretare in modo più o meno corretto, convincente e personale. E gli ascoltatori devono giustamente giudicare le differenze tra chi suona, e trarne le conseguenze”. Il pubblico ha dimostrato negli anni un affetto ed una stima sempre maggiori perle esibizioni dei Riding Sixties, nteressanti come una lezione-concerto e divertenti come una festa liceale. Diverse le personalità tra i componenti del gruppo: i due “vecchi” testimoni dell’epoca, Pietro Maria Tirabassi, voce e chitarra, e Enzo Civitareale, batteria e voce, che ha suonato con i mitici Corvi nel 1970. I “giovani” aggiungono un tocco di attualità al sound del gruppo: Marco Bertogna (monsieur Bertognaque), basso e voce, Simone Rauso (il Rauso), voce e chitarra, e “il maestro” Alberto Bolli al piano e voce. Il “complesso” dei Riding Sixties, oggi imitatissimo, ha raccolto anche il consenso e, a volte, la collaborazione di artisti come Francesco De Gregori, Shel Shapiro, Luigi Grechi, Roberto Ciotti, Lello Panico, Fulvio Tomaino.

DESERT BOOTS PLAY ROCK ‘N ROLL SUPER HITS

DOMENICA 5 MAGGIO 2019

Immaginate una serata in cui ascoltare soltanto il meglio del meglio: le grandi, celebri, indiscutibili Rock Hits, insomma solo le canzoni che hanno raggiunto il primo posto in classifica.

I Desert Boots suonano insieme da una ventina di anni. Da sempre hanno affiancato al loro grande amore per il repertorio dei Creedence Clearwater Revival – di cui sono profondi conoscitori e che spesso propongono nei loro live set – una passione smisurata per i grandi successi del Rock, le Super Hits appunto. Ecco allora una set list esplosiva, senza respiro, quella che chi ama il Rock vorrebbe sempre portarsi dietro, ogni giorno.

DARIO MARIGLIANO (chitarra e Voce) – ANDREA RUTA (batteria e voce) – LORENZO BURGHIGNOLI (basso)

BLUEBIRD & SKOKO “Live at Big Mama”

martedì 7 Maggio 2019

Dopo l’album “Trust Your Mojo, Sista” (2012 Byte My Music Award Winner), registrato in analogico sull’isola di Bali e masterizzato agli Abbey Road Studios di Londra da Steve Rooke, esce ora il nuovo disco di Bluebird & Skoko, fedele riproduzione del loro concerto dal vivo al Big Mama di Roma. Prodotto da Roberto Ruggeri, il disco è la massima espressione del do-it-yourself dal sapore crudo e eclettico che ricorda Frank Zappa, Tom Waits e leggende dell’old school blues.

“Live at the Big Mama” ci ricorda che la musica dal vivo ha ancora uno spirito che trasuda verità e che, al di là del freddo mondo degli schermi, c’è il blues che pulsa e mantiene la fiamma accesa. Il nuovo disco di Bluebird & Skoko, lussurioso e spudorato, trasuda le acque del Delta, si bagna nei fumi di Chicago e si trasforma nel punk dal forte odore di donna. Che dire? Senza censura.

L’album esce nella sola versione in puro vinile rosso da 180gr in tiratura limitata promo di sole 300 copie.

Bluebird & Skoko sono una combinazione di profondo blues di Chicago e rock’n’roll graffiante ed energico, guidati dallo spirito di Screaming Jay Hawkins, Billie Holiday, Muddy Waters, The Cramps, e tutti quegli artisti ispirati dal fuoco interiore. La loro musica è espressione della passione per il blues e per la gioia di vivere. Cantano e giocano con coraggio e libertà, ispirati da quella creatura misteriosa che gli afroamericani chiamano “Mojo”.

Bluebird è cresciuto a Chicago sotto l’ala del grande Junior Wells. Dal 1975 ha suonato e collaborato con tanti artisti della capitale dell’Illinois, da Sammy Lawhorn a Eddy Taylor, da Phil Guy a Valerie Wellington. Ha suonato anche con con Muddy Waters e ha aperto per lui tutti i concerti del suo tour italiano del 1980. Ha suonato con Dr. John (con cui ha registrato una delle sue canzoni), John Kalb, Bill Dicey, Alexis Korner, Sun Ra Orchestra e molti altri. Nel 1982 una delle sue canzoni ha vinto un disco di platino in Sud America. Le sue canzoni sono state incluse in numerose compilation in Europa e in America. La sua ultima versione della canzone “Johnny B. Goode” ha ricevuto cinque stelle dalle stazioni radio indipendenti negli Stati Uniti.

Elena Skoko aka Sugar Babe, è nata in Croazia. Da sempre innamorata della musica di Elvis Presley, è cresciuta ascoltando Nina Hagen, Sex Pistols, Sonic Youth, Pixies, Siouxsie and The Banshees, The Cramps, The Stooges, e tutto l’universo punk. Ha colpito la scena indie rock italiana negli anni 90 con la sua rabbia, la sua passione, e con spettacoli teatrali “scandalosi”. Ha pubblicato tre album con la sua band CUT e cantato con i Timoria, la rock band di Francesco Renga. Con la sua band ha condiviso il palco con Royal Trux, Jon Spencer Blues Explosion, The Hives e molti altri. Recentemente ha registrato la canzone “ Watching Ya”, pubblicata dalla casa discografica italiana “Suoni di Jato” e indirizzata verso le acque più tranquille, ma profonde e fangose, di Billy Holiday, Anita O’Day e tutte le grandi donne che hanno cantato il blues. Ha usato varie forme d’arte per esplorare i molti lati della sua anima, dal video alla poesia, dalla performance alla fotografia, viaggiando in tutto il pianeta, fino a quando ha incontrato Bluebird e gli ha detto: “Voglio cantare il blues”!!

Bluebird – harp, guitar, slide & vocal

Skoko – vocal & percussions

Piero Fortezza – drums

Alex Saba – Bass, Double bass

Luca Casagrande – guitar

GENTI DIVERSE…. NELLA MUSICA DI FABRIZIO DE ANDRÉ

MERCOLEDÌ 8 MAGGIO 2019

Nascono nel 2011 dal desiderio di alcuni giovani musicisti di immergersi nel mondo della musica e della poesia di Fabrizio De André. La band GENTI DIVERSE è una formazione di otto elementi che comprende basso, batteria, due chitarre acustiche, violino, flauto traverso e un tuttofare che si alterna tra tastiere, fisarmonica, armonica e secondo flauto. Il cantante, Dodo Versino, proviene dal settetto vocale “Anonima Armonisti” e dai “Burning Bright”, tributo ai Doors, dove suona come tastierista. Il repertorio del gruppo si muove lungo l’intero percorso creativo di De André, da Volume I ad Anime Salve, accompagnando lo spettatore in un viaggio poetico e musicale di forte impatto sonoro ed emotivo. Gli arrangiamenti sono in grande parte ispirati ai concerti che De André ha fatto lungo il suo percorso; particolare attenzione è stata data alla collaborazione che il cantautore ha avuto con la Premiata Forneria Marconi.

VOCE Dodo Versino – FLAUTO TRAVERSO Francesca Colucci – VIOLINO Alessandro Gilardi – CHITARRE ACUSTICHE Luca D’Afflisio e Giuseppe Molino – TASTIERA FISARMONICA FLAUTO TRAVERSO Filippo Stefanelli – BASSO Giacomo Nardelli – BATTERIA Paolo Volpini

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