RADIODERVISH – IL SANGRE E IL SAL

26 Giugno 2018

RADIODERVISH 

“IL SANGRE E IL SAL”

(COSMASOLA – Distribuzione BELIEVE DIGITAL)

Esce il 29 giugno in digitale e dal 6 luglio disponibile negli store, “IL SANGRE E IL SAL”, il nuovo disco dei RADIODERVISH (Cosmasola / distr. Believe Digital).

 

Il Sangre e il Sal è Il nuovo album dei Radiodervish, il titolo viene da un modo di dire in lingua Sabir, l’antica lingua spontanea dei porti del mediterraneo, per indicare una condizione che è contemporaneamente di appartenenza, il sangue che ci lega ad una famiglia, e di sradicamento, il sale che il viaggio lascia addosso.

 

Le canzoni sono ispirate ad un cammino mediterraneo per produrre una rapsodia di suoni e parole non tanto alla ricerca delle grandi civiltà quanto per raccogliere frammenti di un’enciclopedia pratica di conoscenze esteriori ed interiori frutto dello sforzo di chi affronta le quotidiane difficoltà dell’esistenza, siano esse dovute dalle condizioni naturali o siano esse provenienti dalla barbarie della guerra.

 

Con questa sensibilità i Radiodervish hanno composto canzoni che come radici si avventurano alla ricerca di un Mediterraneo fatto da persone, non da nazioni, al fine di evidenziare il senso umano della bellezza e della civiltà quotidiana composta da gesti semplici carichi di senso come quello del contadino che con amore consapevole e con sforzo coltiva la propria vigna o il proprio uliveto o come quello del sindaco coraggioso che antepone i valori della bellezza e della giustizia alla sua stessa vita.

Gesti naturali ma allo stesso epici, che implicano fatica mentre tutti siamo impegnati nel nostro viaggio verso Itaca.

 

Echi di Kostantin Kavafis, Pier Paolo Pasolini, Mahmoud Darwish, Alekos Panagoulis, Charles Baudlaire, Pedrag Matvejevic, Omero, poeti che nei secoli hanno saputo interpretare questo spazio geografico e umano, si ritrovano in testi che suonano in diverse lingue e che culminano anche nel Sabir, la lingua dei porti estinta da quasi un secolo.

 

Il mare, gli echi della guerra, i check point, il vento, le onde e i suoni della natura fanno da sfondo a queste vicende umane cariche di antichi valori universali, un panorama che a tratti diventa paesaggio sonoro e che si intreccia con la musica.

Il Mediterraneo per i Radiodervish è uno scrigno che con le sue innumerevoli narrazioni può donarci dei piccoli gioielli preziosi esemplari per coloro che sono alla ricerca di nuove chiavi per interpretare e agire nei nostri giorni.

 

Un’immersione nelle atmosfere reali con suoni d’ambiente che diventano musiche e testi i quali spesso traggono ispirazione da poeti che nei secoli hanno saputo cantare questo spazio geografico e umano.

Quindi “Il Sangre e il Sal” è allo stesso tempo un perdersi e un ritrovarsi nello splendore meridiano ricomponendo le tessere di un puzzle inedito.

 

La composizione del disco si è strettamente intrecciata con il lavoro teatrale del regista e attore Pino Petruzzelli al quale i Radiodervish hanno dato le musiche e che è diventato una pièce teatrale che li vede coprotagonisti dal vivo e che sta girando in Italia a partire dal gennaio 2018.
I racconti di vita e di morte, di amore e di astio, di guerra e di pace, di sogni e di speranze narrate nello spettacolo teatrale sono, in parte, il filo rosso lungo il quale si sono sviluppate le composizioni del nuovo disco.

 

Tracklist:

  • ITACA
  • SIRTAKI DI KOSTAS
  • IL SOGNO DELLE LUCCIOLE
  • ALI’ DAGLI OCCHI AZZURRI
  • LA BEAUTE’
  • CHECK POINT
  • UNA CANDELA NEL BUIO
  • SREBRENICA
  • TIME FOR A COFFEE
  • OASI
  • PORTI
  • NUOVI SCHIAVI
  • MAREVINO
  • IL SANGRE E IL SAL

 

 

GUIDA AL DISCO BRANO PER BRANO

 

ITACA

Ispirata dall’omonima poesia di Kostantin Kavafis la canzone è come un invito a considerare la ricchezza del mettersi in viaggio al di là della meta.

 

SIRTAKI DI KOSTAS

Un intermezzo strumentale che si apre con i primi versi dell’Odissea e continua con il tema che accompagna la vicenda dello studente greco Kostas Georgakis che si oppose al regime dei colonnelli dandosi fuoco in un atto di protesta estrema.

 

IL SOGNO DELLE LUCCIOLE

Partendo dalla vicenda di Salvatore Vassallo, il sindaco di Pollica, che fu ucciso dalla malavita per aver osato sognare e realizzare un paese più moderno e civile, il brano canta  il sogno delle lucciole che è quello di coloro che a prezzo di una vita breve ma intensa, come quella dei piccoli insetti appunto, difendono la terra dalle grinfie delle mafie illegali e legali.

 

ALI’ DAGLI OCCHI AZZURRI

Riprende e sviluppa la visionaria “Profezia” di Pier Paolo Pasolini che già nel 1962 prevedeva sin nei minimi dettagli i grandi rivolgimenti sociali e antropologici che oggi stiamo vivendo.

 

LA BEAUTE’

E’ un breve inno musicale al potere salvifico della bellezza costruito intorno ad alcuni versi di Charles Baudelaire

 

CHECK POINT

Interludio con paesaggio sonoro che evoca i muri e i check point che stanno diventando un paradigma delle società attuali, da quelli contro i migranti a quelli contro i palestinesi passando da quel grande muro d’acqua che è diventato il mediterraneo.

 

UNA CANDELA NEL BUIO

Un riferimento alla poesia “Pensa agli altri” di Mahmoud Darwish restituisce, in questo brano, la metafora del cercare di diventare una piccola luce accesa per illuminare, seppur parzialmente, come farebbe la luce fioca di una candela, l’oscurità dei tempi bui che stiamo attraversando.

 

SREBRENICA

Breve e intenso lamento che riporta nella cupa atmosfera del luglio 1995 a Srebrenica dove ritornò la pratica del genocidio dopo quelli, che si credevano fino ad allora irripetibili, che avevano funestato il  vecchio continente nella seconda guerra mondiale.

 

TIME FOR A COFFEE

Ironica descrizione del tempo perso nell’attraversamento dei posti di blocco da parte delle popolazioni sottoposte a regimi di apartheid come quello vissuto dalla popolazione palestinese sotto l’occupazione israeliana. Un beffardo invito a prendere un caffè con calma e a lasciar perdere lo stress della vita moderna.

 

OASI

Un cammino dall’occidente verso oriente sulle tracce di Rimbaud, nauseati da vite ormai esangui alla ricerca di oasi di senso a patto di essere disposti ad attraversare i propri deserti.

 

PORTI

Un elegiaco intermezzo dedicato ai porti come luogo poetico e universale.

 

NUOVI SCHIAVI

Una ballata  che riflette sulla precarietà come nuova modalità di schiavitù. Una condizione che, prima di essere esteriore, è frutto di un’interiorizzazione di modelli esistenziali che mercificano i corpi e le menti. Ispirata ad una poesia di Alekos Panagulis.

 

MAREVINO

Brano strumentale dedicato alle piccole imbarcazioni mediterranee di ogni tempo che navigano sottocosta.

 

IL SANGRE  E IL SAL

Canzone d’amore marinara scritta in lingua Sabir, l’antico linguaggio che veniva praticato, fino ad un secolo fa, tra i frequentatori dei porti mediterranei come strumento per comunicare bisogni, commerci e sentimenti. Una lingua che raccoglie e mescola in una grammatica elementare elementi di italiano, veneziano, genovese, spagnolo, francese, arabo, latino e  altro.

 

CREDITI DEL DISCO

Title: Il Sangre e il Sal
Artist: Radiodervish
Music and lyrics:  Nabil Salameh e Michele Lobaccaro

Except Sirtaki di Kostas, Srebrenica, Porti, Check Point, La Beauté , Music: Nabil Salameh – Michele Lobaccaro – Alessandro Pipino

 

Arrangements: Alessandro Pipino, Michele Lobaccaro, Nabil Salameh, Adolfo La Volpe, Pippo Ark D’Ambrosio

 

Copyright: Cosmasola snc

Produced by Cosmasola snc

Editions Ala Bianca Group srl
NABIL SALAMEH: vocal, back vocals, acoustic guitar

MICHELE LOBACCARO: acoustic guitar, electric bass, stick bass, back vocals

ALESSANDRO PIPINO: piano, Rhodes MKI, Wurlitzer EP200A, keyboards, synthesizer, accordion, melodica, kalimba, table tubes, lap harp, soprano recorder, andes 25f, classical guitar, programming, back vocals

ADOLFO LA VOLPE: electric guitar, guitalele, cumbus, saz baglama,  portuguese guitar

PIPPO ARK D’AMBROSIO: drums & percussions

 

Stéphanie Capetanides: voiceover on Sirtaki di Kostas (recorded  by Simos Lazaridis- Caterina Nicolidaki- Elisavet Lagali)

 

Mix producer & mastering engineer Mauro Andreolli

at das Ende der Dinge

www.dEdD.eu

 

Recorded at Crescendo studio by Luigi Patruno and in Home Recording

 

Graphic artworks Amleto Melgiovanni

 

 

Ufficio stampa e promozione: BIG TIME

www.bigtimeweb.it

pressoff@bigtimeweb.mywp.it
Web site: www.radiodervish.com

Contacts: info@radiodervish.com

Distributed by Believe Digital

 

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