RAIZ – SI LL’AMMORE È ‘O CCUNTRARIO D’’A MORTE
“SI LL’AMMORE È ‘O CCUNTRARIO D’’A MORTE”
È IL NUOVO ALBUM DI
RAIZ
(Visage Music – Distribuzione fisica Egea, digitale Pirames)
Formato disponibile: cd e digitale
data di uscita: 24 febbraio 2023
Il nuovo album di RAIZ “Si ll’ammore è ‘o ccuntrario d’’a morte” è una personale raccolta di alcuni dei brani più significativi di Sergio Bruni.
Cantante, scrittore e attore (nel cast della serie “Mare Fuori” nei panni di Don Salvatore Ricci, visibile su Raiplay e Rai 2) dopo oltre 30 anni di carriera come voce degli Almamegretta, quattro lavori da solista, la vittoria della Targa Tenco nel 2014 nella categoria “Miglior interprete” per l’album “Dago Red” realizzato insieme a Fausto Mesolella e l’EP “Napoli C.le / Dusserdorf” (2021) in collaborazione con il rapper Lucariello da cui è stato estratto “Aria”, brano che ha aperto la stagione finale della serie televisiva “Gomorra”, Raiz pubblica “Si ll’ammore è ‘occuntrario d’’a morte”, omaggio intimo e rispettoso ad uno dei cantanti partenopei più popolari del secolo scorso e che più lo ha influenzato nel corso della sua carriera.
Un lavoro appassionato, tra narrazione e suono, che ripropone dieci brani di Bruni eseguiti insieme ai membri dei Radicanto: Giuseppe De Trizio e Adolfo La Volpe ai liuti, Francesco De Palma alle percussioni, Giovanni Chiapparino alla fisarmonica e Giorgio Vendola al contrabbasso.
Ricordato spesso come “A voce ‘e Napule” per aver saputo rappresentare con le sue canzoni tutti gli abitanti della città, dai ceti più agiati a quelli più popolari, Sergio Bruni, nome d’arte di Guglielmo Chianese, partecipò 12 volte al Festival di Napoli ottenendo due successi con i brani “Marechiaro marechiaro” e “Bella” e debuttò nel 1960 al Festival di Sanremo insieme a Joe Sentieri con “È mezzanotte” e a Giorgio Consolini con “Il mare”, classificandosi rispettivamente al 5° e al 6° posto.
Fondamentale fu poi l’incontro con il poeta Salvatore Palomba, dal cui sodalizio nacquero alcune delle canzoni più famose della sua discografia tra cui “Carmela” del 1976 e l’album “Una voce una città” del 1980 in cui Sergio Bruni musicò il testo di Eduardo De Filippo “È asciuto pazzo ‘o patrone”.
“SI LL’AMMORE È ‘O CCUNTRARIO D’’A MORTE”- IL DISCO
Raiz parla così del disco: Ho sempre cantato Sergio Bruni, o meglio lui ha sempre cantato dentro di me. La sua musica ha attraversato la mia infanzia, accompagnando gioie e dolori della mia famiglia; le sue canzoni appartengono alla collettività dei napoletani.
Il mio tributo dunque va oltre quello dovuto all’immenso artista: questo album è un omaggio al mondo che mi ha generato e donato tutti i mezzi espressivi. Ho registrato questi brani con un rispetto quasi religioso, un ringraziamento alla mia città attraverso l’opera di uno dei suoi artisti più rappresentativi.
È stato un viaggio non sempre facile, poiché le emozioni che queste composizioni evocano sono forti: il solo indugiare su alcune note mi ha riportato al tempo della mia fanciullezza e possibilmente ancora più indietro, fino a toccare il cuore delle generazioni che mi hanno preceduto.
Oggi mi sento più completo e in pace, come chi compie un dovere a lungo disatteso.
Grazie dunque a Sergio Bruni e grazie a Napoli: madre, amante, dea.
Questo album è dedicato alla memoria di mia madre Anna Esposito, senza la quale non avrei saputo cantare neanche una parola, e alla vita di mia figlia Lea, alla quale spero di saper trasmettere l’amore per questa musica.
TRACKLIST
01 – NAPULE DOCEAMARA
02 – CARMELA
03 – AMARO È ‘O BENE
04 – CHE LLE CONTO?
05 – A FATA D’’E SUONNE
06 – ‘NA BRUNA
07 – CHE MIRACOLO STAMMATINA
08 – NAPULE È MILLE FERITE
09 – BELLA SI TU VENISSE IND’AA ‘STI BRACCIA
10 – PALCOSCENICO
CREDITS ALBUM
Raiz – Voce
Radicanto:
Giuseppe De Trizio – Chitarra classica, arrangiamenti
Adolfo La Volpe: Chitarra portoghese, chitarra classica
Giovanni Chiapparino: Fisarmonica
Francesco De Palma: Cajon set, riq, darbuka, udu, caxixi
Giorgio Vendola: Contrabbasso
Guest: Elisabetta Serio (piano in ‘A fata d’’e suonne)
Recording, mix ed editing: Luigi Patruno al Crescendo studio di Bari
Etichetta: Visage Music – www.visagemusic.it
Distribuzione: Egea (fisico) Pirames (digitale)
Booking: Arealive – www.arealive.it
Ufficio stampa e promozione: Big Time – pressoff@bigtimeweb.it
GUIDA ALL’ASCOLTO DEL DISCO “SI LL’AMMORE E’ ‘O CCUNTRARIO D’’A MORTE”
NAPULE DOCEAMARA (Bruni – Palomba)
Napoli è bella davvero, non è un’invenzione dei poeti, come non è un complotto giornalistico il fatto che abbia molti, troppi problemi. Eppure, in mezzo a tutte queste contraddizioni, si respira ancora un amore per la vita lontano dal cinismo.
CARMELA (Bruni – Palomba)
La città spogliata, abusata si presenta sotto forma di una giovane donna che ha bisogno di protezione, della quale l’autore è perdutamente innamorato.
AMARO È ‘O BENE (Bruni – Palomba)
La fine di un amore che non può avere futuro, baci rubati e amari perché senza domani.
CHE LLE CONTO? (Bruni – Palomba)
Da domani cosa racconterò ai miei occhi, alle mie mani, al mio cuore, visto che la nostra storia è finita senza appello? Forse era un destino scritto, ma la razionalità non serve quando si perde un grande amore. Quasi una storia da “Mille e una notte” raccontata a Napoli: consciamente o meno, Salvatore Palomba, autore dei versi di molte di queste canzoni sembra percorrere il ponte immaginario che unisce varie anime del Mediterraneo: così anche il verso che intitola l’intero album, che sembra una traduzione di un verso del Cantico dei Cantici dove si recita (8-6) “Poiché l’amore è forte come la morte”.
‘A FATA D’’E SUONNE (Bruni – Marotta)
Dal tono più lezioso e manierista degli altri, qui gli occhi e la bocca dell’amata sono impressi nel dna della città, tanto da essere cantati ancora prima che lei nascesse.
‘NA BRUNA (Bruni – Visco – Barrucci – Langella)
Fare il segno della croce con l’acqua di mare suggella un patto che non può essere tradito. Il ricco forestiero vorrebbe per sé questa bellissima ventenne, ma lei ama un altro e per quello muore. Cosa sono i soldi davanti al volere del cuore?
CHE MIRACOLO STAMMATINA (Bruni – Palomba)
Mistico, cabalistico, sufi? La consapevolezza dell’autore di non essere altro che una propaggine dell’Assoluto e non poter compiere altro che il suo volere. La mia anima ha messo vele e ali e in questo momento dal cielo ogni male resta lontano.
NAPULE È MILLE FERITE (Bruni – Palomba)
Il tono di questa canzone è simile a quello di Carmela, ma se possibile ancora più drammatico. Stavolta l’immagine chiave è quella di una fogliolina che spunta tra le pietre sconnesse di una strada e che trema nelle mani di una bambina: c’è speranza di cambiamento ma il cuore di chi canta è indurito al punto da non riuscire più a percepirla.
BELLA SI TU VENISSE IND’AA ‘STI BRACCIA (Bruni – Palomba)
L’amore per una donna sotto forma di antico canto di devozione.
PALCOSCENICO (Bruni – Bonagura)
A questo pezzo si potrebbe criticare l’indugio in diversi luoghi dell’oleografia folkloristica napoletana, ma le sue verità stanno proprio lì. Carolina ancora fa a botte con Rosa per amore sul set a cielo aperto della città.