GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO – PERICOLO GIALLO

13 Ottobre 2023

(La Tempesta Dischi)

“Pericolo Giallo” è il titolo del nuovo album di Giorgio Canali & Rossofuoco, pubblicato da La Tempesta Dischi venerdì 13 ottobre 2023. 

Caustico e dissacrante, “Pericolo Giallo” è il decimo LP della discografia ufficiale di Canali, il nono insieme ai Rossofuoco, e prosegue il percorso tracciato dal precedente “Venti” (2020).

Un racconto spietato degli ultimi anni che, attraverso una scrittura schietta e spregiudicata, arriva a compiere una riflessione critica sul ruolo dell’essere umano all’interno di un occidente profondamente segnato dagli eventi recenti, dalla guerra in Ucraina alla crisi economica.

Con oltre 30 anni di attività che l’hanno visto attraversare da protagonista la musica alternativa italiana, prima nei CCCP, CSI e PGR, e poi come produttore degli esordi discografici di numerosi artisti tra cui Verdena e Le luci della centrale elettrica, in questo nuovo album Canali mette a nudo tutte le contraddizioni della società contemporanea e tutti i pensieri di un animo in continuo fermento, incapace di rassegnarsi davanti alle ingiustizie e agli abusi di potere.

Centrale nel disco è l’immagine del sole che riporta metaforicamente ogni essere umano sullo stesso piano, illuminando tutti in ugual misura, e attorno a cui ruotano i ricordi e le storie delle dodici tracce dell’album in cui momenti dissacranti si alternano ad incursioni intimiste e riflessive.

Come per “Venti”, anche “Pericolo Giallo” è nato partendo dagli spunti melodici e dalle idee ritmiche che Canali e i membri dei Rossofuoco hanno composto a distanza nelle proprie abitazioni, figlio di una necessità espressiva in grado di superare ogni genere di ostacolo.

“PERICOLO GIALLO” – IL DISCO

Parlando dell’album, Giorgio Canali dichiara: Pericolo Giallo nasce come risposta a chi vede e sente la resistenza come concetto meramente storico e non più come qualcosa che riguarda soprattutto etica e politica nel loro quotidiano.

Non c’è modo di trovarsi in studio ad improvvisare? Si fa come si è già fatto per “Venti”, ognuno, a casa sua, butta giù idee e spunti e li gira agli altri, poi le parole vengono da sole, che di roba da dire ce ne ho.

C’è anche qui, come è già successo in precedenza per altri album di Rossofuoco, un fil rouge che idealmente unisce i miei pensieri: il sole, in tutte le sue accezioni, positive o terrificanti. 

Un album “solare” insomma… e mi scappa da ridere.

CREDITI ALBUM
Testi: Giorgio Canali
Musica: Giorgio Canali, Stewie Dalcol, Marco Greco, Luca Martelli ad eccezione de “La fine del mondo” di Aleph Viola.
Registrato tra marzo e aprile 2023

Mix, master: Giorgio Canali e Diego Piotto presso Art Music Studio di Bassano del Grappa

Formazione studio
Giorgio Canali: Chitarra, basso, tastiere e voce
Stewie Dalcol: Chitarra e tastiere
Marco Greco: Basso e chitarra
Luca Martelli: Batteria e cembalo
Luana Sallicandro: Basso sull’intro di “Morti per niente”
Aleph Viola: Chitarra e tastiere su “La fine del mondo”

Si ringraziano: Daniela Pedrini, Pietro Principato, Rosy Sarchi, Ernesto Galliano, Miriamo Cocchi, Stegano Morana, Silvia Dai Zotti, Marco Vettore e Gionata Pitti per il canto sul finale

Artwork e copertina: Martina Moretti


Etichetta: La Tempesta Dischi – www.latempesta.org  
Ufficio stampa e promozione: BIG TIME – pressoff@bigtimeweb.it
Agenzia concerti : Locusta booking –  http://www.locusta.net/
Edizioni: Psicolabel

TRACKLIST

01 – C’era ancora il sole
02 – Un filo di fumo
03 – Morti per niente
04 – Solo stupida poesia
05 – Pericolo giallo
06 – Pulizie etiche
07 – Meteo in quattroquarti
08 – Quando si spegne il sole
09 – A occhi chiusi
10 – Come si sta (La guerra di Pierrot)
11 – Cosmetico
12 – La fine del mondo

GUIDA ALL’ASCOLTO 

01 – C’era ancora il sole

Si (ri)parte a fanfara con un cavalcante inno di ottimismo nichilista. È il racconto del dopo “dopo”, ovvero quello che probabilmente ci aspetta nel nostro mondo post-epidemico, dietro l’angolo della nuova guerra semifredda… fino a ieri l’altro era fantascienza del “dopo-bomba” ma, si sa, la fantascienza è una roba americana per lo più.

02 – Un filo di fumo

Piccolo manuale di sopravvivenza per la nuova generazione che non è assolutamente così idiota come vorrebbero farle/farci credere. Qualche citazione palese o meno qua e là ma, alla fine, come tutti i manuali, è inutile… serve solo come consolazione, e non c’è nemmeno il premio.

03 – Morti per niente

È la canzone che ha dato il La all’album, l’intro è il riciclaggio di una mezza strofa di “Circondati” da Venti. Poi, snocciolati in ordine cronologico ma sparso eventi, ragionamenti e ulteriori citazioni e paracitazioni dal ’43 ad oggi, ad affermare che la resistenza non è solo una ricorrenza. Il titolo viene da una frase scritta a vernice nel ’68 da un anonimo anarchico sul muro bianco di un sacrario francese per i caduti della seconda guerra mondiale: “Morts pour rien, fascisme toujours là, états policiers partout!” (morti per niente, fascismo sempre qua, stati di polizia ovunque).

04 – Solo stupida poesia

Ho sempre sostenuto che se si è felici non si riesce a scrivere perché non si ha molto da dire. Qui mi smentisco: sono molto felice e ho risparato fuori un altro album con dei testi della madonna.

P.S. questa è una canzone d’amore. 

05 – Pericolo giallo

La madre, anzi la nonna di tutti gli allarmismi: alla fine dell’ottocento si inizia a spargere a pioggia la paura che la popolazione in vertiginoso aumento in estremo oriente possa superare quella dell’occidente bianco. Si paventano invasioni. Panico… tutti costretti a mangiare riso, nidi di rondine e cani…il potere capisce per la prima volta come servirsi del terrorismo mediatico, da quel momento la storia la conosciamo anche se, emergenza su emergenza, non l’abbiamo ancora imparata.

06 – Pulizie etiche

Nell’era dei Meme, la domanda “che cos’è che è andato storto?” è gettonatissima da qualche anno a questa parte, quasi come l’affermazione “andrà tutto bene” di un paio di anni fa. È una domanda che in questo caso riguarda soprattutto ciò che il “politicamente corretto” è diventato, dalla cancellazione dell’ironia, tanto per rendere sacrosanto anche il divieto di satira, alla cultura della cancellazione (della cultura… che il gatto si morde sempre la coda). In un calderone di mixed media, una panoramica sulle nostre disgrazie di sudditi di un re imbecille che però alla fine ci fotte sempre. 

P.S. citare il Grande Timoniere è una cosa che almeno una volta nella vita va fatta.

07 – Meteo in quattroquarti

Un’altra carrellata di meteoropatia applicata alla condizione umana… i mali e le paure del mondo che si confondono con i nostri mali e paure personali. Un’auto-paracitazione, vedi “Meteo in Cinquequarti” presente sull’album “Venti”.

08 – Quando si spegne il sole  

Una panoramica pre-apocalittica con un finale in crescendo che fra le righe si prende gioco della religione in generale e della sua inutilità.

09 – A occhi chiusi

È l’amore che può salvarci dal farci cattivo sangue e dal mal di fegato. Una ricetta perfetta per fottersene di tutto.

10 – Come si sta (La guerra di Pierrot)

Anche in questo caso ci si può porre la famosa domanda “che cos’è che è andato storto?”.

In effetti non è così semplice capire che fine abbia fatto il pensiero critico che ha sempre caratterizzato la gente dal ’68 in poi. Non avrei mai pensato che la manipolazione dell’informazione potesse trasformare tanti cervelli abituati a ragionare in maniera autonoma in ubbidienti pedine di un gioco di potere talmente evidente. Ma si sa: la paura fa 90.

11 – Cosmetico

Il verso iniziale dice tutto: Quando ci interessa più la forma del discorso che il discorso in quanto tale, allora, abbiamo perso. Una canzone legata a doppio filo con “Pulizie Etiche”.

12 – Fine del Mondo

È una canzone presa in prestito da Aleph Viola, come chiusura dell’album ci sembrava perfetta e ce ne siamo appropriati.

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