RICCARDO TESI PRESENTAZIONE DELLA BIOGRAFIA “UNA VITA A BOTTONI” A FIRENZE E PISTOIA

28 Novembre 2016

Riccardo Tesi2 foto lucia baldini

Riccardo Tesi2 foto lucia baldini

RICCARDO TESI

“Una vita a bottoni”

(Squilibri editore, 2016)

Doppio appuntamento in Toscana, a Firenze il 1 dicembre e a Pistoia il 3 dicembre, per la presentazione di “Una vita a bottoni”, la biografia (libro + cd) di Riccardo Tesi, scritta da Neri Pollastri ed edita dalla casa editrice Squilibri. In entrambi gli appuntamenti saranno presenti l’autore, Neri Pollastri, e Riccardo Tesi. Seguirà uno showcase con Riccardo Tesi, Maurizio Geri e Claudio Carboni.

“Una vita a bottoni” di Neri Pollastri è il racconto della carriera di Riccardo Tesi, compositore di fama internazionale e strumentista dallo stile inconfondibile, tra i pionieri della riscoperta dell’organetto diatonico in Italia, strumento popolare del quale ha rivoluzionato il linguaggio e ampliato il vocabolario al di là della tradizione.

PRESENTAZIONI DI “Una vita a bottoni” + SHOWCASE

Giovedì 1 dicembre

Ore 18:00 – Ingresso libero – IBS Firenze, via de’Carretani 16/R, Firenze

Raffaele Palumbo (Controradio) intervista Neri Pollastri e Riccardo Tesi.

A seguire, musica dal vivo con Riccardo Tesi, Maurizio Geri e Claudio Carboni.

Sabato 3 dicembre 2016

Ore 17:30 – Ingresso libero – Antico Palazzo dei Vescovi, Piazza Duomo, Pistoia

Simone Gai (TV libera) intervista Neri Pollastri e Riccardo Tesi.

A seguire, musica dal vivo con Riccardo Tesi, Maurizio Geri e Claudio Carboni.

Con la collaborazione dell’Associazione Amici di Groppoli Pistoia.


Neri Pollastri

Riccardo Tesi. Una vita a bottoni

Un volume con CD allegato

La carriera di uno dei musicisti più autorevoli della scena world europea,

tra i pionieri della riscoperta dell’organetto in Italia

In un’impostazione dialogica cara al suo agire intellettuale, Neri Pollastri racconta la carriera di Riccardo Tesi, compositore di fama internazionale e strumentista dallo stile inconfondibile, tra i pionieri della riscoperta dell’organetto diatonico in Italia, strumento popolare del quale ha rivoluzionato il linguaggio e ampliato il vocabolario al di là della tradizione.

Con la vivacità di una conversazione orale alternata a una brillante analisi critica della discografia di Tesi, di pagina in pagina prende così corpo la vivace rappresentazione di un percorso artistico che, dalla formazione negli ambienti della nativa Pistoia fino agli esordi con Caterina Bueno a metà degli anni Settanta, si apre progressivamente sulla scena musicale nazionale e internazionale, riconsiderata alla luce delle collaborazioni di un artista curioso e versatile con i nomi più prestigiosi dell’ambito world (Elena Ledda, Daniele Sepe, Patrick Vaillant, John Kirkpatrick, Justin Valì, Marc Perrone, Kepa Junkera), del jazz (Gabriele Mirabassi, Gianluigi Trovesi, Maria Pia De Vito, Pietro Leveratto), del rock (Piero Pelù, PGR, Skiantos) e della grande canzone d’autore, da Fabrizio De André a Ivano Fossati, da Cristina Donà a Gian Maria Testa.

Collaborazioni che cadenzano il percorso artistico e umano di Tesi e sono indicative della sua vocazione a una proposta artistica di frontiera, dove generi e registri espressivi diversi possano dialogare tra loro, e a un lavoro di squadra che trova una  consacrazione con la fondazione, nel 1992, di Banditaliana e con il varo di altri progetti collettivi, tra tutti Samurai, quintetto all stars dell’organetto europeo, che sembrano anche indicare il carattere ‘glocale’ di una proposta musicale nella quale la ricchezza della provincia italiana si dilata fino al massimo delle sue potenzialità espressive per assumere una valenza che travalica i confini nazionali.

Uno dei pregi più rilevanti del libro è quello di individuare la genesi e il progressivo affinamento di questi aspetti e peculiarità dell’agire musicale di Tesi, ricercando anche in incisioni ormai lontane l’affermazione di una vocazione orientata fin dagli inizi alla ricerca di uno stile proprio ed originale, senza mai piegarsi alle parole d’ordine del momento. Estremamente indicativo al riguardo il suo primo disco, Il ballo della lepre, peraltro il primo in Italia interamente dedicato all’organetto, in cui la ripresa, accorta e rispettosa, delle musiche da ballo dell’appennino bolognese si apre a sonorità del tutto inusuali nell’ambito popolare, con continui intrecci tra organetto, sax soprano, chitarra e tamburelli.

Il racconto di Neri, impossibile a riassumersi in poche battute, si apre con i ricordi di un bambino che in casa, per via della militanza politica del padre, si ritrova ad ascoltare “mille volte” un disco del Nuovo Canzoniere Italiano, Bella ciao, ignorando che, cinquant’anni dopo, ne avrebbe dato una sua personale versione, in un nuovo progetto collettivo condiviso con alcune delle migliori voci della canzone italiana (Ginevra Di Marco, Elena Ledda e Lucilla Galeazzi), un cantautore particolarmente versato nel canto sociale, come Alessio Lega, e altri eccellenti strumentisti come Andrea Salvadori e Gigi Biolcati.

Con gli spartiti di Fulmine e Pomodhoro, un ampio corredo fotografico, la discografia completa, i contributi di musicisti, critici musicali e promotori culturali che hanno incrociato il cammino artistico di Riccardo Tesi, da Francesco Giannattasio a Gianluigi Trovesi, dalla Banda Osiris a Ezio Guaitamacchi, e, nel CD allegato al volume, una scelta antologica del suo vasto repertorio.

La musica di Riccardo Tesi è libera e piena di racconti. Ivano Fossati

Un poeta, un musicante, un sognatore, un viaggiatore Mauro Ermanno Giovanardi

L’organetto di Riccardo riesce a parlare dell’oggi, ma con la potenza di un suono atavico Gabriele Mirabassi

Cultura alta o cultura bassa? Io me lo vedo il Tesi che ci pensa un attimo, scuote la testa e risponde: sòna, vai! Stefano Bollani

E’ prerogativa dei grandi musicisti possedere una personalità tanto marcata, che i loro suoni e fraseggi ne costituiscono la firma Marc Perrone

Filosofo, critico musicale, attore e regista teatrale, Neri Pollastri si occupa di jazz e musiche “senza etichette”, delle quali scrive per alcune riviste. Il dialogo è al centro anche della sua professione di filosofo “fuori dalle accademie”.

RICCARDO TESI BIOGRAFIA

Compositore, strumentista, ricercatore: queste le anime della complessa e poliedrica personalità artistica di Riccardo Tesi, autentico pioniere dell’etnica in Italia.

Dagli esordi decisamente folk nel 1978 al fianco di Caterina Bueno, alle odierne collaborazioni, la storia musicale del pistoiese Tesi vive di una preziosa continuità fatta di passione e di curiosità onnivore, che dalla tradizione toscana lo ha accompagnato al confronto con quelle italiane, basche, inglesi, francesi e malgasce, con il jazz, il liscio e la canzone d’autore.

In perfetta simbiosi con la sua poetica della memoria, il suo strumento: l’organetto diatonico, antenato della fisarmonica, al quale per primo in Italia, ha consacrato un intero disco intitolato “Il ballo della lepre” (1981).

Ciò che colpisce di Tesi è lo stile, chiaramente riconoscibile, attraverso il quale riesce a far parlare all’organetto una lingua arcaica e nuova, dilatando il vocabolario e la tecnica di uno strumento rimasto a lungo patrimonio esclusivo della tradizione; una scelta “splendidamente inattuale” che lo iscrive, per lirismo e virtuosismo, al circolo di quanti, a tutte le latitudini hanno ridato dignità alla fisarmonica e ai suoi affini.

Le esperienze musicali con il gruppo sardo-toscano Ritmia, il duo con Patrick Vaillant, lo spettacolo di canzoni occitane “Anita, Anita” ancora con Vaillant e Jean Marie Carlotti, il trio di organetti Trans Europe Diatonique con John Kirkpatrick, Marc Perrone, Kepa Junkera, il trio jazzistico col mandolinista nizzardo e Gianluigi Trovesi, hanno allargato i confini geografici e le frontiere musicali di Riccardo Tesi, insieme ad altre collaborazioni di grande prestigio come quella col malgascioJustin Valì, con la cantante sarda

Elena Ledda, la cantante umbra Lucilla Galeazzi, con il gruppo siciliano Dounia, la portoghese Amelia Muge, la siciliana Rita Botto, con l’arpista Vincenzo Zitello, con il clarinettista Gabriele Mirabassi, i tamburellisti  Carlo Rizzo e Alfio Antico, con il pianista Rocco de Rosa, il flautista lusitano Rao  Kyao, il virtuoso di chitarra portoghese Custodio Castelo, con il jazz partenopeo di Maria Pia de Vito, con i chitarristi Beppe Gambetta, Reno Brandoni e Peppino D’Agostino, con l’etnojazz di Daniele Sepe, con l’humor della Banda Osiris, con artisti dell’area rock come Francesco Magnelli, Ginevra di Marco (ex CSI e PGR), Piero Pelù e gli Skiantos, con il DJ Ominostanco fino alla grande canzone d’autore italiana conIvano Fossati, Fabrizio De Andrè, Ornella Vanoni, Gianmaria Testa, Giorgio Gaber, Carmen Consoli, Carlo Muratori, Tosca,Luca Nesti, Cisco, Cristina Donà, Nada e Giua (Maria Pierantoni Giua). 

Dal 1992 è il leader fondatore di Banditaliana, che attualmente è considerata una delle formazioni più importanti del panorama world internazionale ed è il principale gruppo di Riccardo Tesi e anche il cuore di numerosi progetti originali in formazioni allargate.

Nel 2012 Riccardo Tesi ha creato il progetto Cameristico, dove l’organetto diatonico incontra il suono classico di pianoforte, clarinetto e violoncello per una rilettura di alcune delle pagine più significative del suo repertorio.

Fa parte de I Samurai, quintetto internazionale di organetti con il francese Bruno Le Tron, il finlandese Markku Lepistö, il belga Didier Laloy e l’irlandese David  Munnelly e suona con regolarità in duo  con Mauro Palmas e in duo con Maurizio Geri, con Triotonico, trio di organetti con Filippo Gambetta e Simone Bottasso oltre che in solitudine con il suo organetto.

PRODUZIONI

Nel 1996, su commissione del Ministero alla Cultura Francese e del Festival “Le Grand Soufflet”, ha composto le musiche originali di “Viaggio in Italia” per un’orchestra di ottanta elementi. 

Nel 1997 ha arrangiato e diretto, per il Festival Folkermesse di Vercelli, “Transitalia” con E.Ledda, L.Galeazzi, D.Sepe, C.Muratori, Tenores di Bitti ecc e la regia di Moni Ovadia. 

Nel 2001 ha realizzato, nelle vesti di compositore in residenza, la creazione originale “Flatus Calami” dedicato alle zampogne, per il festival di Scapoli (Isernia) documentato dal CD omonimo.

Nel 2002 ha composto le musiche per la cerimonia di apertura del Giro d’Italia a Croningen (Olanda) , arrangiate da Mirko Guerrini ed eseguite da una banda di 100 elementi.

Capitoli a parte sono i lavori tematici che Tesi ha consacrato alla rilettura di particolari patrimoni musicali: il primo, del 1994, dedicato al mondo della musica a ballo italiana “Un ballo liscio” in cui, con un’orchestra multietnica composta da musicisti folk, jazz, classici e da ballo, propone una rilettura “rigorosa e spregiudicata” del genere più bistrattato della musica italiana; l’altro del 2000, dedicato alla musica tradizionale della montagna pistoiese “Acqua, foco e vento” con la complicità di Maurizio Geri e di un tentetto comprendente alcuni dei musicisti più importanti della scena world italiana. Nel 2006, insieme a Claudio Carboni, realizza la produzione originale ed il disco “Crinali” in cui reinterpreta la musica tradizionale dell’Appennino Bolognese con una formazione comprendente M. Geri, E. Bonafè e M. Fadda (gruppo Banditaliana) e artisti proveninenti da altre esperienze musicali come Ginevra di Marco (pop-rock), Stefano e Roberto Melone (canzone d’autore) e Nico Gori (jazz).Infine, nel 2010, insieme a Maurizio Geri, realizza la produzione originale e il disco “Sopra i tetti di Firenze”, omaggio a Caterina Bueno, cantante e ricercatrice della musica popolare toscana, ma soprattutto maestra di entrambi i musicisti che, in tempi diversi, iniziarono la loro attività proprio nei gruppi della Bueno.

TEATRO 

Nel 2005 ha composto le musiche originali (eseguite da R.Tesi, M.Geri, D.Puliti) per lo spettacolo teatrale Leldorado, un progetto della Compagnia del Teatro dell’Argine scritto da Mauro Boarelli e Nicola Bonazzi, interpretato da Micaela Casalboni, con la regia di Andrea Paolucci. 

Nel 2008 ha composto le musiche per lo spettacolo La fine di Shavuoth, una produzione del Teatro Stabile di Bolzano con la regia di Cristina Pezzoli.

Nel 2011 ha musicato lo spettacolo per bambini “per canto, movimento, immagini e oggetti” La Barca e la Luna, di Roberto Frabetti, andato in scena al Teatro Testoni di Bologna per la regia di Valeria Frabetti.

READINGS 

Su un’idea dello scrittore Stefano Tassinari ha partecipato al festival La parola immaginata (San Lazzaro di Savena, Bologna) musicando con Banditaliana la lettura di alcuni testi degli scrittori Bruno Arpaia e Daniel Chavarria interpretati daMatteo Belli. 

Con Gianmaria Testa e Piero Ponzo ha composto l’accompagnamento musicale per la lettura de “Il racconto dell’isola sconosciuta” di Josè Saramago interpretata daAntonio Cederna, con la regia di Giorgio Gallione (2001, Teatro Modena a Genova).

Per la rassegna Letteraria ‘05 di Pistoia ha realizzato lo spettacolo intitolato Maledetta Benedizione: una serata dedicata a Tiziano Terzani con le letture teatrali di Giovanni Fochi e musiche di Banditaliana.

FILMOGRAFIA 

Nel film L’estate di Davide di Carlo Mazzacurati ha suonato le musiche composte da Ivano Fossati; per la colonna sonora del film La lingua del santo (di C.Mazzacurati con F.Bentivoglio e A.Albanese) il regista ha selezionato cinque brani dal disco “Un ballo liscio”; e per il film L’amore ritrovato (di C.Mazzacurati con S.Accorsi e M.Sansa) ha composto un brano della colonna sonora ed ha fatto una breve apparizione nel film nelle vesti di musicista da ballo.

Nello stesso ruolo appare anche nel film Sogno Di Una Notte di Mezza Estate di Michael Hoffmann (con M.Pfeiffer, K.Klein e R.Everett).

Nel 2005 ha composto la colonna sonora del film Liscio diClaudio Antonini (con L.Morante) apparendo con i membri del gruppo di Banditaliana.

PREMI

*2002, Il Premio e Concorso Internazionale di fisarmonica “Città di Castelfidardo”, giunto alla XXVII edizione, ha assegnato a Riccardo Tesi il premio “Voce d’oro” per l’attività di diffusione e valorizzazione dell’immagine dell’organetto nel panorama musicale internazionale. Negli anni passati il premio è stato assegnato ad artisti del livello di Richard Galliano, Astor Piazzolla, Gianni Coscia, Antonello Salis, ecc.

*2004, Premio “Gus Viseur” (Cité de la musique, Parigi) a Riccardo Tesi come migliore organettista world

*2004, Mantova Music Festival, primi classificati Riccardo Tesi & Banditaliana per il miglior repertorio e la migliore interpretazione nella categoria “Proposte del festival”

*2004, Pistoia, Premio “Tradizioni e oltre” a Riccardo Tesi con la presentazione di Maurizio Agamennone

*2005, Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana assegnato al disco “Lune” di Riccardo Tesi & Banditaliana come miglior album italiano di world music

*2005, Firenze, “Premio Aexequo per lo spettacolo” assegnato dalla Regione Toscana a Riccardo Tesi

*2005, Firenze, Premio “Odoardo Spadaro” a Riccardo Tesi

*2005, Udine, Folkest, Premio alla carriera “Una vita per la musica” assegnato a Riccardo Tesi, primo artista italiano a ricevere questo premio vinto nelle edizioni precedenti da Noa, Ian Anderson, Joan Baez, Carlos Nunez, Paddy Moloney, ecc.

*2005, Forte dei Marmi, Premio Musica Europa a Riccardo Tesi & Banditaliana

*2007, Premio Insound Miglior strumentista etnico

*2010, “PIMPI – Premio Italiano Musica Popolare Indipendente, istituito dal Mei - Terra di Musiche, per la “Miglior produzione etno/folk revival” a “Sopra i Tetti di Firenze” di R. Tesi e M. Geri

*2011, Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana assegnato al disco “Sopra i tetti di Firenze” di R. Tesi e M. Geri come miglior album 2010

*2011, Parigi, Grand Prix International du Disque de l’Academie Charles Cros assegnato al disco Accordion del gruppo Samurai come migliore album world music dell’anno. 

*2012, Belgio, Premio Octave de la musique al gruppo Samurai. 

DIREZIONE ARTISTICA

Dal 2001 è stato nominato dall’Ufficio Cultura della Provincia di Pistoia, direttore artistico del festival “Sentieri acustici” che si svolge nei luoghi più suggestivi della montagna pistoiese.

PUBBLICAZIONI E DIDATTICA

Dal 1980 si dedica all’insegnamento e alla ricerca di una pedagogia adeguata agli strumenti popolari ed in particolare all’organetto diatonico, per il quale è autore, insieme a Roberto Tombesi, del primo manuale italiano consacrato a questo strumento, il metodo intitolato “L’organetto diatonico” edito daBerbèn. Tiene stage di organetto e musica d’insieme in Italia e all’estero.

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