PASTIS E IRENE GRANDI
Il duo PASTIS dei fratelli Marco e Saverio Lanza, attivi da lungo tempo nell’ambito della videoarte, incontra IRENE GRANDI, che inaugura i festeggiamenti dei suoi 25 anni di carriera.
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BIOGRAFIA IRENE GRANDI
Dopo un lungo periodo di crescita musicale nell’ambiente fiorentino e toscano, debutta all’età di 24 anni a Sanremo giovani del ’93 ed esce col suo primo album nel ’94 seguito da un secondo nel ’95 e un terzo nel ’97, collaborando strettamente con l’autore Telonio e il produttore artistico Dado Parisini e riscuotendo un grande successo di pubblico e critica. Il suo quarto disco, prodotto da Gigi De Rienzo contiene il brano “La tua ragazza sempre”, firmata da Rossi/Curreri con cui partecipa a Sanremo, classificandosi seconda. La sua prima raccolta è del 2001 “Irek”, contenente gli inediti “Per fare l’amore” e “Sconvolto così”. Lo stesso anno incanta centomila persone all’Heineken Jammin’ Festival di Imola, aprendo per l’amico Vasco. La collaborazione con Vasco porta alla pubblicazione di “Prima di partire per un lungo viaggio”, title track dell’album successivo (2003). Il 2005 è l’anno di “Indelebile” contiene la hit “Lasciala andare” e il 2007 della seconda raccolta di successi, “Irenegrandi.hits”, contenente “Bruci la città”, che diventerà presto uno dei brani di Irene più amati dal pubblico.
Nel 2008 esce l’album “Canzoni per Natale” col quale Irene porta in Italia la tradizione internazionale dei dischi natalizi. Nello stesso anno, la Mondadori pubblica la prima autobiografia ufficiale, “Diario di una cattiva ragazza”.
Nel 2010 Irene torna a Sanremo dopo 10 anni con “La cometa di Halley”, brano che anticipa il nuovo album di inediti “Alle porte del sogno”.
Nel 2011 Irene scrive un pezzo per Tiziano Ferro, “Paura non ho”.
Nel 2012 esce “Irene Grandi & Stefano Bollani”, disco nato dalla collaborazione e dall’amicizia ventennale col celebre pianista: un progetto di solo piano e voce in cui i due artisti interpretano celebri brani e standard di mondi diversi, dal Brasile all’Europa.
Oltre che con Vasco Rossi, Irene ha collaborato con moltissimi artisti italiani (tra gli altri Pino Daniele, Jovanotti, Edoardo Bennato, Luciano Pavarotti, Francesco Bianconi , Elio e le storie tese, Eros Ramazzotti e, in molte occasioni, con Stefano Bollani) e internazionali (Youssou N’Dour, Patti Smith, Hector Zazou, James Reid).
Nel 2015 ha partecipato al 65° Festival della Canzone Italiana di Sanremo con il brano “Un vento senza nome”, di cui è anche autrice, title track dell’omonimo album.
La sua lunga carriera discografica è sempre stata accompagnata da una importante attività live, partecipazioni televisive o a grandi eventi e tour teatrali, in cui l’artista ha coinvolto ampie platee grazie a un carisma naturale e una voce dal timbro caratteristico e potente. Sempre curiosa e con uno spirito intrepido è un’artista pop trasversale, che si è avvalsa di autori emergenti e musicisti di livello internazionale che hanno contribuito ad arricchire la sua personalità eclettica e spontanea al tempo stesso .
BIOGRAFIA PASTIS
“Un occhio vede, l’altro sente”.
Dietro lo pseudonimo Pastis, che ci riporta subito al nome del famoso drink francese, si muovono i fratelli Marco e Saverio Lanza di Firenze.
Il nome, che deriva dalla lingua occitana e significa “miscela”, esprime perfettamente la singolarità di questa unione artistica che risiede nelle diverse discipline che i due interpretano, rispettivamente fotografia e musica, due mestieri diversi che con i Pastis si fondono in una nuova forma espressiva. Gli output Pastis sono brevi opere di videoarte musicale che attingono fortemente alla vita quotidiana.
Il loro live è una simbiosi tra gli strumenti di lavoro dei fratelli: chitarre, pianoforte, macchina fotografica e telecamera convivono in una sorta di “fotoconcerto”, mentre le loro opere in proiezione simultanea interagiscono con l’esibizione alla stregua di un ulteriore musicista sul palco. Sovente gli spettatori stessi diventano parte attiva della performance attraverso un’improvvisazione fotografico musicale. Il leit-motiv “Un occhio vede, l’altro sente” rappresenta pienamente il loro linguaggio ed è un esplicito riferimento alla citazione del pittore e violinista Paul Klee (1879-1940).
Hanno partecipato come ospiti dei loro concerti, o ritratti nelle loro opere, affermati artisti che hanno amato il loro particolare linguaggio, tra gli altri : Wayne Marshall, Max Gazzè, Fiorucci, Irene Grandi, Cristina Donà, Bugo.
Nel 2009 vincono il Premio Ciampi nella sezione “L’Altrarte”; nel 2011 sono invitati all’ Experimental Film Festival al Tribeca Cinema di New York; nel 2012 scrivono Italian Textile Sonata, concerto per macchine tessili e altri strumenti, in collaborazione con Tempo Reale (Centro di ricerca musicale fondato dal M° Luciano Berio); nel 2013 pubblicano il dvd “Fotoconcerto”, un’antologia delle opere del duo. Nel 2017 portano in scena uno spettacolo realizzato con Irene Grandi dal titolo “Lungoviaggio”.
Marco Lanza è nato a Firenze il 1 dicembre del 1957, ancora giovanissimo inizia ad occuparsi di fotografia. Intraprende gli studi universitari in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo – DAMS a Bologna. Arrivano in quel periodo i primi incarichi e, a partire dagli anni Ottanta, inizia a viaggiare con regolarità per eseguire lavori fotografici, si trasferisce per lunghi periodi con la famiglia in Australia collaborando con agenzie e redazioni internazionali. Ha collaborato con aziende quali Replay, Gucci, Marni, Sundek, Giunti Editore, Condé Nast, RCS, Mondadori, Piaggio. La sua attività artistica si sviluppa in vari progetti, alcuni esposti in mostre in Italia e all’estero, molti dei suoi lavori sono pubblicati su riviste internazionali quali The Sunday Times, Colors, Die Zeit, Harper’s. Nel 2000 viene pubblicato da Westzone Publishing The Living Dead, lavoro sulla Cripta dei Cappuccini di Palermo. Nel 2005, insieme al fratello musicista Saverio, fonda il progetto di videoarte PASTIS. Nel 2015 esce Velatura per Greta edizioni e nel 2016 Depositi, edito da Gli Ori di Pistoia.
Saverio Lanza nasce a Firenze il 24 marzo del 1970, studia Composizione al Conservatorio di Firenze dove si diploma in Direzione d’orchestra e Strumentazione per banda. Dal ’91 al ’98 è stato il cantante chitarrista dei Rockgalileo, con tre dischi all’attivo. Nella sua carriera ha svolto sia l’attività di musicista (chitarrista, bassista e pianista) che quella di autore, ed infine quella di arrangiatore e produttore artistico. Ha collaborato nei diversi ruoli con vari artisti tra i quali: Cristina Donà, Bugo, PGR(ex CSI), Sarah Jane Morris, Piero Pelù, Vasco Rossi, Irene Grandi & Stefano Bollani, Arisa, Irene Grandi. Come solista la sua attività di ricerca è sempre stata rivolta alle diverse possibilità della voce umana. In questa direzione si collocano tutti i suoi lavori : “Ce l’hai una sigaretta?”, del 2004, dove dà voce ai clochard italiani; “Madrelingua”, del 2007, dove “fa cantare” madri extracomunitarie immigrate in Italia; Pastis, progetto di videoarte in collaborazione col fratello Marco con cui partecipa a varie mostre nazionali ed internazionali ed infine dal 2012 “Vocazioni”, progetto di improvvisazione corale. Nel 2015 Saverio vince il Premio Tenco, migliore canzone, in veste di autore insieme a Cristina Donà.
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