LEPRE IN CONCERTO A ROMA PER PRESENTARE IL DISCO D’ESORDIO: 27/07 ANIENE FESTIVAL

22 Luglio 2022

LEPRE in concerto a Roma il prossimo 27 luglio all’Aniene Festival per presentare l’album d’esordio “Malato”.

Cantante, batterista, percussionista e rumorista, quello di Lepre, all’anagrafe Lorenzo Lemme, non è un volto nuovo nel panorama musicale. Già noto nella scena romana con il progetto LeSigarette e al fianco di Lucio Leoni sin dal 2016 come batterista e membro stabile della band, Lepre ha dato vita a un progetto solista che racchiude in sé tutta la sua formazione da musicista e le sue esperienze, con uno slancio consapevole verso la ricerca di suoni.

Animale da palco da lungo tempo, Lepre – voce, chitarra e batteria – si esibirà in full band accompagnato da Giorgio Maria Condemi al basso, Daniele Borsato alla chitarra e Claudio Gatta alla batteria e synth, per un set perfetto per rappresentare il mood sonoro del disco, in cui il lavoro del musicista romano emerge in tutta la sua forza.

“MALATO” – IL DISCO

“Malato” è un lavoro dal gusto audace, dalle connotazioni ‘anti-pop’ in cui le melodie si lasciano consapevolmente contaminare da parti più sperimentali che riescono a svincolare la musica di Lepre dal bisogno di definirsi in un unico genere.

L’album è stato anticipato dai brani “Mio Marito” e “Mezzo scemo”, seguiti dall’ultimo estratto “Ambulanza”.

Link al videoclip di “Mio Marito” su YouTube: https://youtu.be/6ToZ3pjahmQ

Link al videoclip di “Mezzo scemo” su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=5pQE3Req4NM

Link al videoclip del brano “Ambulanza”: https://www.youtube.com/watch?v=-DAwKQKoryE

LEPRE PARLA DEL DISCO “MALATO”

Questa idea del Malato mi affascina molto.

Innanzitutto ha a che fare con il dolore e io credo che il dolore vada affrontato, esplorato, sdoganato, trattato come un aspetto fondamentale del percorso di ogni individuo.

Ci riguarda tutti, non si scappa.

La malattia spesso crea una condizione che può comportare isolamento e solitudine, due presupposti della creazione artistica.

Che si tratti di una fase passeggera o di una irreversibile, in ogni caso ci si pone di fronte ad una verità che bisogna accettare se ci riesce.

Utilizzare l’espressione Malato fa anche paura… Può essere pericoloso, può offendere, può ferire, può discriminare, può isolare… È una parola che ha tanti significati e interpretazioni.

C’è molto di autobiografico in questo album e per me, come per tutti, c’è stato dolore e disagio nel mio percorso. Siamo sicuri che moriremo e che soffriremo, che piangeremo, tutti quanti nessuno escluso, quello che invece è molto personale è il modo in cui passeremo attraverso questi momenti.

Io nel mio primo disco parlo di alcuni passaggi difficili, dolorosi, pieni d’amore, di luce… Spesso mi sono sentito guarito.

Mi sembra di essermi salvato per ora, un po’ per fortuna un po’ per merito mio.

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