HANNO SCRITTO DI “SINDACATO DEI SOGNI” DEI TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI

9 Agosto 2019

“SINDACATO DEI SOGNI “

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI

ESTRATTO DI RASSEGNA STAMPA

I Tre allegri ragazzi morti hanno presentato il nuovo album “Sindacato dei sogni” in diverse trasmissioni radiofoniche: Rai Radio1 Music Club, Rai Radio2 Rock and Roll Circus, Rai Radio1 In viva voce, Rai Radio3 La Lingua Batte, Rai Radio1 Sciarada, Rai Radio1 Centocittà, Rai Radio1 Un giorno da gambero, Radio Deejay Tropical Pizza, Radio Lattemiele.

In televisione, la band ha presentato il nuovo album, con intervista e minilive, nel programma Stracult su Rai2, ed è stata intervistata dal Tg1 Rai, da Rainews24 e dal TGCOM24.

In fine un intero concerto della band è stato trasmesso su Rai Radio2, in diretta dalla Sala B di Via Asiago a Roma per ‘Radio2 Live’. Link al concerto di “Radio2 Live”https://www.youtube.com/watch?v=StXL-5NplJE

L’album è stato recensito nell’edizione nazionale del Corriere della Sera, Il Venerdì di Repubblica ha dedicato una doppia pagina di intervista alla band, mentre la rivista Rockerilla ha destinato loro la copertina del numero di febbraio 2019 e 12 pagine interne con focus e intervista.

Numerosi altri quotidiani, periodici generalisti e di settore hanno parlato dell’album “Sindacato dei sogni” o intervistato la band, tra cui La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Il Messaggero, La Stampa, Il Secolo XIX, Style Magazine – Il Corriere della Sera, Vinile, Blow Up, Rumore, Buscadero e molti altri.

Oltre 500 siti web hanno parlato del “ Sindacato dei sogni “ dei Tre Allegri Ragazzi Morti

HANNO SCRITTO DI “SINDACATO DEI SOGNI” DEI TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI:

“ Tre ragazzi di Pordenone che girano l’Italia con canzoni dedicate a tutti quelli che non si sentono rappresentati. […] I tre Allegri ragazzi morti ci hanno messo storie di outsider romantici persi nella provincia italiana, un mondo che si ritrova ai loro concerti indossando la maschera per cantare le gesta dei loro eroi.”
Il Venerdì di Repubblica, anteprima e doppia pagina di intervista di Gianni Santoro del 18 Gennaio 2019

“Il trio di Pordenone ha conservato negli anni una sua purezza […] e ha un seguito notevole. Usa batterie essenziali, chitarre elettriche sognanti, per contesti poetici e ironici .”
Il Corriere della sera Nazionale recensione di Mario Luzzato Fegiz del 24 gennaio 2019

“Psichedelico è un brano di dodici minuti con il cantato che arriva a 4:33 e poi se ne torna da dove è venuto.”
Il Fatto Quotidiano, intervista di Diletta Parlangeli del 29 Gennaio 2019

“Un ritorno al passato, a una Pordenone-capitale della musica indipendente, quando ancora il concetto di indie non esisteva, a un suono che ricopre le radici post-punk, post-wave, post-qualcosa, dopo le sbandate per reggae, dub e cumbia. […] il trittico iniziale Caramella, Calamita, C’era un ragazzo che come me non assomigliava a nessuno rappresenta uno dei vertici non solo della band di Davide Toffolo, Enrico Molteni, Luca Masseroni, ma forse dell’intera musica italiana negli ultimi decenni.”
Il Friuli, recensione del 24 gennaio 2019

“Se Liberato e Myss Keta nascondono il volto per mettere in risalto il loro messaggio più provocatorio, i Tre Allegri Ragazzi Morti vanno in scena mascherati per rappresentare la loro passione per il teatro rock. […] il loro richiamo al periodo glorioso del rock torna anche grazie all’utilizzazione di strumenti d’epoca, come batterie vintage e chitarre sognanti. Un armamentario che unito alle maschere facciali costituisce la messa in scena di un concerto multimediale che non separa disegni da poesia, rock da sogno psichedelico.”
La Repubblica ed. Roma, articolo di Felice Liperi del 24 Giugno 2019

“ Da gruppo disegnato a band con le maschere, i Tre allegri ragazzi morti hanno tenuto fede nel corso degli anni all’idea originaria di parlare con le canzoni, non con i volti . […] Se l’anima è punk, il cuore new wave e l’attitudine (post) rock, per i Tarm intrecciare influenze musicali diverse resta un imperativo morale: il risultato, […] è stato il consueto profluvio di sonorità intriganti, parole associate con cura e pronunciate con chiarezza, empatia con il pubblico. ”
Giornale di Brescia, live report di Enrico Danesi del 10 Marzo 2019

“Questo disco riesce a comunicare bene sia a chi è attualmente adolescente sia a chi è sopra gli -enta e già negli -anta, proprio perché certi sentimenti e dinamiche della vita non si sopiscono con il passare del tempo.”
Rockerilla, recensione di Gianluca Polverari del 1 Febbraio 2019
Copertina di Rockerilla di Febbraio 2019 dedicata ai Tre Allegri Ragazzi Morti con intervista e servizio interno di 12 pagine

“Con l’espediente reale della maschera in faccia o con quello tecnico della voce in maschera si può cantare di sessualità femminile senza nessun ammiccamento e senza ricercare facili consensi di sorta ma così come fanno loro : come ragazzi, appunto.”
Vinile, recensione di Antonella Puntignano del 22 Febbraio 2019

“Citi i Dream Syndicate e metti i gattini in copertina : due colpi di genio ancora prima di cominciare l’ascolto. ”
Blow up, recensione di Piergiorgio Pardo del 1 Febbraio 2019

“La band di Toffolo & co. offre 11 pezzi che riportano in parte alle origini della band, all’insegna di un indie venato di new wave, un pizzico di psichedelia ariosa e qualche suggestione rock più classica; […] se amate follemente i 90’ made in italy, potrebbe essere uno dei vostri dischi dell’anno.”
Rumore, recensione di Andrea Valentini del 1 Febbraio 2019

“ La band si conferma, ancora una volta, in grado di fare ogni album una storia a sé, esperimenti musicali “da ballare”, senza smentire mail le aspettative[…] una sorta di richiamo alla nostra parte più umana, celata e profonda.”
Exitwell, recensione di Angelo Andrea Vegliante del 22 Gennaio 2019

“ Nel nuovo disco i Tre Allegri Ragazzi Morti si lasciano alle spalle il reggae e le suggestioni afro degli ultimi album, nonché quella nuova cumbia di cui si erano fatti grandi promotori, per tornare a far deflagrare le chitarre elettriche come facevano nei primi dischi. “
Buscadero, recensione di Lino Brunetti del 1 Febbraio 2019

“Se vi state domandando come chi qui sopra se, dopo la scoperta del rock ‘n’ roll da parte del fratellino e della cumbia da parte di Davide Toffolo, il viaggio dei TARM abbia ancora qualcosa da dare/dire, Sindacato dei Sogni è di sicuro un ottima risposta e una bella sorpresa.”
Rolling Stone, recensione di Giorgio Moltisanti del 24 Gennaio 2019

“Con testi diretti e dissacranti e melodie stroboscopiche, “Sindacato dei sogni” è un lavoro compatto plendidamente confezionato, che s’ascolta tutto d’un fiato lasciandosi cullare dalle sue atmosfere ironiche e fiabesche.”
Meiweb, recensione di Francesca Amodio del 12 Marzo 2019

“Provate voi a lanciare come singolo, e come brano iniziale del concerto, la psichedelia prog di Una ceramica italiana persa in California. E a farlo con quel calviniano mix di naturalezza e consapevolezza,come se fosse la cosa più naturale del mondo, l’unica scelta logica da fare.”
Mescalina, live report di Arianna Marsico del 26 Giugno 2019

“Se Sindacato dei Sogni, il nuovo lavoro dei Tre Allegri Ragazzi Morti, diventerà l’album preferito di qualcuno ieri sera presente in Santeria, beh quel qualcuno potrà dire di sapere veramente tutto di quel making of.”
Rockon, live report di Oriana Spadaro del 25 Gennaio 2019

“Tornano i Tre Allegri Ragazzi Morti e lo fanno con un disco che ha niente e tutto in comune con i lavori precedenti. Cambiano gli arrangiamenti e lo stile musicale, che strizza l’occhio a sonorità più rock anni Settanta e al garage, ma non cambiano le ambientazioni e l’immaginario fantastico di un mondo alla rovescia tipico della band.”
Rockol, recensione di Daniela Calvi del 1 Febbraio 2019

“Un rock ortodosso meno legato alle derive etniche degli ultimi anni e certamente più in linea con la prima fase della storia del gruppo .”
Sentire e ascoltare, recensione di Fabrizio Zampigni del 31 gennaio 2019

“Insieme al rinnovato gusto per i linguaggi classici, i Tre Allegri Ragazzi Morti non rinunciano alla leggerezza di scrittura degli ultimi lavori e agli stilemi cantautorali che caratterizzano i loro testi e le loro armonie. Lo fanno però con grandissima personalità. “
La Scimmia Pensa, recensione di Leonardo di Nino del 25 Gennaio 2019

“Ogni Adolescenza La Tatuata Bella preceduti dal consueto scambio di “Vaffanculo!” tra Davide Toffolo e i presenti, il secondo dettato forse più dalla scia d’entusiasmo che da una reale scaletta. Lo stesso entusiasmo che ci fa ammettere di volere bene a questa band, un bene fraterno che ci fa commuovere e letteralmente saltare di gioia a saperli nuovamente in giro per vederli e sentirli; vogliamo che continuino a esistere e resistere.”
Rolling Stone, live report di Giorgio Moltisanti del 2 Novembre 2018

“Siamo nel 2019, sono passati 25 anni dai primi lavori della band di Pordenone, e sembra che mai come questa volta abbiano voluto tornare a quello che sentivamo allora, senza levarsi la libertà di stupire con sonorità tanto nuove per loro quanto perfettamente immerse nel nuovo lavoro.”
Noise Symphony, recensione di Luigi Mastellone del 24 Gennaio 2019

“Ascoltando Sindacato dei Sogni che ci si rende conto di come, attraverso la riscoperta delle proprie origini, i TARM abbiano aggiunto nuovi colori alla loro tavolozza. La freschezza, l’immediatezza e la spontaneità dei ragazzi morti trovano nuova linfa nelle sonorità psichedeliche di questo disco, come un bosco che rifiorisce sotto il tiepido sole primaverile.”
Più o meno pop recensione di Paolo Cunico del 25 Gennaio 2019

“Una ricognizione nella musica rock psichedelica che non è affatto invadente, ma si sposa con il mood sonoro della band indipendente tanto quanto capitato nei trascorsi episodi discografici a base di swing o dub, strafottendosene fortunatamente delle mode musicali del momento.”
Rockshock recensione di Luca Paisiello del 25 Gennaio

“Questo è un disco magnifico dei Tre Allegri (non che gli altri siano da meno). Ma è come se avessero raggiunto delle vette del indie rock che difficilmente potevamo prevedere nel panorama musicale italiano. “
Dafenproject, recensione del 25 Gennaio 2019

“Ogni brano è una graphic novel fluttuante piena di colpi di scena; le linee di voce di Davide Toffolo sono vibranti come le foto di Paul Regnard scattate per documentare i fenomeni isterici alla fine del 1800. […] “Sindacato dei sogni” è già un elemento della tradizione, un filo rosso che indica che i TARM sono tornati, con tutto il loro bagaglio pesante, ma scintillante.”
Indie for Bunnies, recensione di Gianluigi Marsibilio del 25 Gennaio 2019

“Batterie essenziali, chitarre elettriche sognanti e testi suggestivi ed ironici sono alcuni degli ingredienti di questo album, che apparentemente si avvicina molto al sound originario della band; tuttavia nell’ensemble si intravede anche una svolta psichedelica[…]”
Impatto Sonoro, recensione di Silvia Cinti del 25 Gennaio 2019

Sindacato dei Sogni è il nuovo album dei Tre Allegri Ragazzi Morti, che ritornano a un sound scarno ed essenziale, rock, che li ha contraddistinti specie nei primi lavori, senza dimenticare di andare oltre,contaminare, sperimentare. […]E’ un album che procede, per dieci tracce, cercando un equilibrio che leghi il tutto, sospeso metaforicamente tra la strada vecchia e quella nuova cercando un presente tutto da scoprire.”
Grandi Palle di Fuoco Shake, recensione del 25 Gennaio 2019

“Gli undici pezzi di “Sindacato dei Sogni” mantengono l’asse verticale di un baricentro autentico. Un asse che, come alla vite, sottende a ogni suo giro di morte felice un possibile e probabile volo. Questo ne è uno e undici insieme, mosso da un istinto.[…]Il “Sindacato dei Sogni” sta dicendo qualcosa. Di ogni racconto è fotografata una traccia. È un disco che viaggia. Che ha viaggiato e muove al viaggio.”
Music.it, recensione di Fortuna Maiolini del 25 Gennaio 2019

“Undici tracce, compresa la bonus track, intrise dell’essenza dei Tre Allegri Ragazzi Morti, che non rompono con il passato, ma a cui presente, futuro e innovazione sono particolarmente cari. Un disco da assaporare e comprendere traccia dopo traccia.”
Indie-Zone,recensione di Camilla Campart del 25 Gennaio 2019

“Ci troviamo probabilmente di fronte al lavoro musicalmente più articolato che il trio abbia sfornato in venticinque anni di carriera. […] L’orda di “ragazzi morti” non potrà che apprezzare Sindacato dei Sogni, una maschera musicale ricucita assemblando i frammenti di quelle precedenti, ma con un collante sonoro di quelli forti, che sigilla un album prezioso quanto “Una ceramica italiana persa in California”.”
Extra Music Magazine, recensione di Angelo Bianco del 26 Gennaio 2019

“Immediatezza e semplicità, i loro testi parlano di storie semplici e dirette. Con il loro sound che ha tutte le carte per essere un bel viaggio psichedelico.[…] Da ascoltare accompagnata a quel video a fumetti con i due gattini che viaggiano su una Vespa. Inutile dire che mi ha conquistata.”
Metropolitan Magazine, recensione di Arianna Lomuscio del 26 Gennaio 2019

“C’è l’elogio della città di Pordenone, la paura che condiziona le relazioni umane, la libertà femminile e col potere delle parole si può creare un paesaggio postbellico come in “Bengala”[…]dulcis in fundo: un applauso anche alla copertina del disco che raffigura tre gattini in ceramica con la tipica maschera disegnata da Toffolo. Creatività e classe.”
Cheap Sound, recensione di Francesco Pirillo del 28 Gennaio 2019

“Il gruppo mascherato più amato d’Italia è tornato sulla scena musicale con un progetto discografico che per suoni e per testi è la versione migliore della poetica, dello stile e del sound dei Tre Allegri Ragazzi Morti (TARM).”
Social Up recensione di Sandy Sciuto del 28 Gennaio 2019

“Le canzoni del disco nuovo dei TARM sembrano voler tornare a una semplicità tutta pop (e poco cumbia) anche quando i suoni virano verso destinazioni più indurite. E’ un tuffo all’indietro piuttosto salutare per il gruppo di Pordenone, che sicuramente troverà il plauso dei fan, ma senza deludere di una virgola la critica.”
Musictrak, recensione di Fabio Alcini del 29 Gennaio 2019

“ I Tre Allegri Ragazzi Morti mettono da parte le sonorità più dub di quest’ultimo lavoro per fondere psichedelia pop e rock sin dal titolo.”
Mescalina, recensione Arianna Marsico del 29 Gennaio 2019

“Ascoltando Sindacato dei sogni vieni trasportato in un mondo parallelo dove, se non sei più adolescente, ritorni piacevolmente ad esserlo, proprio come quando li assapori dal vivo.”
Offtopic magazine, recensione di Cinzia D’Agostino del 1 Febbraio 2019

“Il terzetto ha ancora forza e voglia di innestare elementi inediti al proprio sound. Giunta all’ottava prova, una delle realtà più importanti della scena alternativa italiana torna ispirata, e senza stravolgere la propria identità sonda nuove vie con buoni esiti.” Ondarock, recensione di Alessio Belli del 2 Febbraio 2019

“Una spontanea e pregevole vena poetica fluttuante  che non dà modo di  imbattersi in inutili metafore che vogliono assurgere a scontate perle di saggezza per adolescenti in cerca di profeti da appendere in formato poster sulla parete della propria stanza, ma garantendo sicuramente una rottura dalla monotonia e provando a trasformare la coerenza musicale in forma d’arte.”
Tutto rock, recensione di Claudio Carpentieri del 10 Marzo 2019

“Dieci tracce che ci ricordano chi sono i TARM, artisti senza compromessi, con il rock nelle vene e deviazioni psichedeliche.[…] Una boccata d’aria fresca per il nostro panorama italiano di questi ultimi anni che ci fa ascoltare canzoni musicalmente piatte e noiosamente uguali.”
Loudvision, recensione di Fahimeh Fakhravi del 30 Aprile 2019

“Rock minimale, indie, reggae, punk, fino alla psichedelia, c’è stato spazio per tutto quello che la band ha offerto durante oltre 20 anni di carriera, compresi i riferimenti alla tanto cara cumbia. Indossando la maschera d’ordinanza e con Davide Toffolo perfetto regista della serata, i tre hanno regalato un concerto potente ed euforico in pieno stile TARM.”
Bitsrebel, live report del 17 Aprile 2019

“Si capisce bene che il ritorno alle origini nei suoni è solo apparente, psichedelia, beat anni ’60, wave anni ’80, digressioni prog e rock squisitamente poetico si fondono alla perfezione. Prova che i Tre Allegri Ragazzi Morti restano “un laboratorio di comunicazione” che  ricerca nuove forme e ha sempre lo sguardo rivolto al futuro.”
Indie for bunnies, live report di Camilla Bisi del 17 Aprile 2019

“La simpatia ed energia di Toffolo e l’atmosfera punk psichedelica caratterizzata dai loro caratteristici gatti con il volto da teschio e la copertina dell’album “Sindacato dei sogni” hanno reso la serata ancora più piacevole – insieme al loro gruppo spalla, i Mariachi Santa Maria del Rosario.”
Recovery Magazine, live report di Gabriella Marku del 29 Febbraio 2019

“Le maschere non sono solo sui volti dei tre idoli, ma anche su quelli del pubblico, che grida le parole delle canzoni più famose, ma anche di quelle tratte dall’ultimo disco.[…] Era effettivamente tanto tempo che non vedevamo i TARM ed il calore labronico li ha accolti come di dovere.”
Relics Controsuoni, live report di Margherita Bandini del 10 Marzo 2019

“Andare a un concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti è come uscire a cena con un gruppo di amici che non vedi da un po’ di tempo, ma con i quali, appena ti siedi a tavola, ti senti subito a casa, in famiglia e completamente a tuo agio. Come se tutto quel tempo non fosse mai passato. E capisci quanto ne avessi sentito la mancanza.”
Indie Zone, live report di Mariangela Santella del 17 Aprile 2019

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