HANNO SCRITTO DI “GRAZIOSA UTOPIA” DI EDDA

15 Maggio 2017

EDDA

“GRAZIOSA UTOPIA”

 

ESTRATTO DI RASSEGNA STAMPA

 

Il disco è stato trasmesso in anteprima da Radio 1 Music Club. Anche alcuni programmi di Radio 2 hanno trasmesso i brani di “Graziosa Utopia”, come Rock’n’Roll Circus e MU.

 

Il disco è stato presentato con intervista e minilive in programmi radio di qualità, come:

Radio 1 Music Club il 26 febbario 2017

http://www.radio1.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-d546dd86-f6b8-4c27-aa50-ecb5fb8da7a9.html

Radio 3 “La Lingua Batte”, il 2 aprile 2017

http://www.lalinguabatte.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-7f07b649-145f-4741-b296-4234c69b391c.html

Radio 24 La prima volta, il 12 febbraio 2017

http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/prima-volta/edda-171201-gSLAIuC8CC

Minisonica – Radio Popolare il 27 febbraio 2017

 

e nel Gr di Radio2, il 22 febbraio 2017

http://www.rai.it/dl/grr/edizioni/ContentItem-814fe3ca-cf4a-4c98-bfcd-0a25feb7d6ca.html

 

Domenica 14 maggio 2017 il TG 3 nazionale ha dedicato un ampio servizio a Edda, con intervista, nella Rubrica “Persone”.

 

A solo due settimane dall’uscita, “Graziosa Utopia” ha trovato il favore delle principali testate nazionali.

 

“[…] l’album sa regalarci più di quanto potremmo immaginare, perché è un disco bellissimo.”

Rolling Stone, recensione di Veronica Raimo – febbraio 2017

 

“ […] Uno degli artisti più liberi, lirici e viscerali del nostro paese. […] Tutto sta sempre in quella luce inconfondibile che rende Edda una figura unica, preziosa.”

BlowUp, recensione di Christian Zingales – febbraio 2017

 

“Un gran bel disco, pieno di belle canzoni, che conferma il talento di Edda e non mancherà di incrementare ulteriormente il suo pubblico.”

Cantautori, recensione di Federico Fiume – febbraio 2017

 

“L’artista milanese non può rinunciare alle deviazioni destabilizzanti, a un’intensità squisitamente urticante: vivaddio, o chi per lui.[…] Che tu sia sempre benedetto, Edda.”

Mucchio, recensione di Elena Raugei – febbraio 2017

 

“Edda è e resta nervi e sangue, carne e viscere. E’ provocazione, ansia, tormento, ma è il suo modo di cantare l’amore. Quell’amore cui ci s’abbandona sperando ci possa salvare, e per questo delude. E’ candido, nonostante la forma.[…] Qui gli arrangiamenti virano verso il pop e trovano spazio anche i singoli e i ritornelli contagiosi.”

Rumore, recensione di Barbara Santi – febbraio 2017

 

“Un album composto da dieci brani […] con ottime orchestrazioni e arrangiamenti raffinati.”

Il Fatto Quotidiano, intervista di Paquale Rinaldis del 7 aprile 2017

 

“Un po’ come Luigi Tenco che ti strappa tutti i sensi e ti insegna il privilegio della malinconia, che è più inquietudine che tristezza. […] Raccontarlo come struggente non basterebbe perché dentro c’è tanta maestria […]”

L’Unità, intervista di Francesca Fradelloni del 10 maggio 2017

 

La fragilità di ogni uomo/donna sembrano calate nella musica di Edda, capace di trasfigurare le proprie contraddizioni in vortici esistenziali collettivi. […] Graziosa Utopia è il suo quarto disco da solista, pregno di pop rock ma con la forza espressiva del cantautorato e che si potrebbe riassumere con una serie infinita di ossimori: dolce-amaro, leggero-pesante, sereno. Per dire che la sua complessità sta paradossalmente nella spontaneità, sorgente di sensibilità che incontra la roggia stilistica.”

Il Manifesto, intervista di Luca Pakarov del 10 marzo 2017

 

“Ci sono artisti che lasciano tracce nel linguaggio contemporaneo senza mai raggiungere la popolarità da classifica. Musicisti che realizzano dischi che, a distanza di anni, continuano a essere riferimenti obbligati per una nuova generazione di creativi.”

Il Resto del Carlino, intervista di Pierfrancesco Pacoda del 23 marzo 2017

 

“Edda è tornato a fare dischi, uno più bello dell’altro.[…] Graziosa utopia è tagliente e morbido, brusche e geniali intuizioni musicali pop rock, raffinate scelte armoniche e testi che raccontano la paura di abbandonarsi, la trascendenza, le piccole contraddizioni della vita quotidiana, con inquietudini sotterranee”

Repubblica , articolo del 17 marzo 2017

 

“Dopo tanti anni e tanti dischi, è una delle voci più incisive, profonde e appassionate del nostro paese.”

Il Mattino, articolo di Emanuele Tirelli del 18 aprile 2017

 

“Stefano “Edda” Rampoldi è una figura unica nel panorama musicale italiano.“

Lastampa.it, intervista di Luca Castelli del 25 febbraio 2017

 

“Punto di riferimento della scena rock tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90 e di tante band, tra cui gli Afterhours, […] Edda ha saputo ricostruirsi un’identità da cantautore che a ogni nuova uscita conquista il plauso della critica.”

Corriere della sera, intervista di Raffaella Oliva del 16 marzo 2017

 

““Il dolore è così facile da esprimere, eppure così difficile da raccontare”, secondo Joni Mitchell. C’è qualcuno nella musica italiana che lo fa con tenerezza e crudeltà: il suo nome è Edda. Il nuovo album, una carezza graziosa, un’utopia a cui aspirare.”

Xl.repubblica.it, intervista di Francesca Ceccarelli del 27 febbraio 2017

“[…] Lascia il segno, come tutto ciò che non è artificioso bensì splendidamente, maledettamente autentico. E l’arma più efficace di “Graziosa utopia” […] è la sua schiettezza suggestiva e assieme deflagrante, il suo equilibrio nient’affatto precario tra forza e fragilità. In giorni come questi, in Italia e non solo, roba da bollino UNESCO.”

AudioReview, recensione di Federico Guglielmi – aprile 2017

 

“Il cambio di verso non è solo nel titolo, ma anche nei pezzi di questo bellissimo quarto album da solista di Edda. […] Le sonorità sono eclettiche e riescono a rievocare contemporaneamente Mina e la nuova leva cantautorale.”

Exitwell, recensione e intervista di Giovanni Flamini dell’11 marzo 2017

 

“Il suo nuovo disco è uno straordinario viaggio introspettivo dove anche la musica ha perso molto della sua originaria asperità. Questo è probabilmente uno dei progetti più riusciti della lunga carriera del cantante milanese.”

Vinile, recensione di Michele Neri – aprile 2017

 

“Ogni disco di Edda va salutato come un dono e “Graziosa utopia” non fa eccezione. Ascoltatelo, riascoltatelo, godetevelo e rigodetevelo.”

Rockol.it, recensione di Paolo Panzeri del 26 febbraio 2017

 

“Un album di canzoni decisamente sopra la media, che ti prendono e ti travolgono. Come chi ha qualcosa da dirti e te lo sbatte in faccia. Senza dimenticare di farti male.”

Rockit.it, recensione di Giuseppe Catani del 13 marzo 2017

 

“In Graziosa utopia sono musica e arrangiamenti a convincere fino in fondo, grazie al lavoro dello stesso Edda ma anche di Fabio Capalbo (produzione artistica e batteria), Luca Bossi (produzione artistica, basso, chitarre, rhodes, sintetizzatori, tastiere, pianoforte), Carlo Sandrini (arrangiamenti archi) e di tutta una serie di valenti musicisti  e ospiti chiamati ad arricchire il suono di un disco cesellato e piuttosto “pensato” dal punto di vista arrangiativo.”

Sentireascoltare.com, recensione di Fabrizio Zampighi del 24 febbraio 2017

 

“E c’è già molto di Edda, nel titolo dell’album. La grazia e l’utopia: nei testi folli, nelle armonie spezzate e negli arrangiamenti ricercati, nella maturità autoriale e nella continua ribellione, nella spinta emotiva, spirituale, onirica. Nella nevrosi irrisolta e nella delicatezza che cuce i dettagli. Nella genuinità e nell’incedere convulso, malinconico, non addomesticato.”

Artribune.com, recensione di Helga Marsala del 13 febbraio 2017

 

“Una vera e propria ventata di freschezza, sia in riferimento alle passate produzione del cantautore milanese, ma soprattutto in riferimento alla scena attuale della musica “leggera” italiana.”

Tuttorock.it, recensione di Francesco Vaccaro del 28 aprile 2017

“Riesce a confezionare un’ opera stratificata ma accessibile, raffinata ma pop(olare), dove tradizione e modernità, dolcezza e spigolosità, fanno il gioco degli opposti che finiscono per sposarsi. Il sound è pieno, corposo, arricchito da archi e fiati, e con quel pizzico di elettronica che ci sta alla perfezione.”

Xtm.it, recensione di Valerio Di Marco del 4 marzo 2017

 

“Graziosa utopia” è un album di canzoni (d’autore) con uno stile riconoscibilissimo e una voglia matta di raccontare storie, con il solito stile criptico di Edda e quel modo di zoomare dentro e fuori se stesso. Le linee melodiche sono spesso seducenti, gli arrangiamenti azzeccati e quasi ogni brano ha una frase, un verso, un concetto o un pensiero che meriterebbe di essere annotato in un quadernetto. Edda ci sa fare, è oggi più che mai un artista completo, in grado di parlare a più generazioni.”

Distopic.it, recensione del 25 marzo 2017

 

“Quarto, bellissimo, disco per l’ex Ritmo Tribale Edda. […] Soprattutto, è un disco di canzoni scritte benissimo, con abilità di artigiano (hook memorabili e ritornelli compresi) prima che come sfogo personale.”

Giornaledellamusica.it, recensione di Jacopo Tomatis del 7 marzo 2017

 

“”Graziosa Utopia” è l’ennesimo capolavoro di Stefano “Edda” Rampoldi”

Grandipalledifuoco.com, recensione di Shake del 24 febbraio 2017

 

“E’ davvero un onore constatare, come un classe 1963 come Stefano “ Edda” Rampoldi, riesca ad essere sempre così attuale e profondo anche verso generazioni che neanche erano nate quando, nei primi anni novanta, gettava le basi per il cantautorato-rock con i Ritmo Tribale.”

Heartofglass.altervista.org, recensione di Poisonheart del 27 febbraio 2017

 

“Graziosa Utopia è un album che stordisce per la ricchezza dei suoni e delle soluzioni stilistiche adottate. […]Se con i precedenti lavori Edda ci aveva conquistati colpendoci dritti in faccia, con Graziosa Utopia il colpo arriva, potente, travolgente e direttamente sotto pelle.”

Indie-roccia.it, recensione di Maria Simona Vetrella del 27 febbraio 2017

 

“Un artista più unico che raro che dobbiamo davvero essere felici di avere di nuovo con noi e, che anche stavolta, ha scelto il modo migliore e più lacerante per ammazzarci.”

Indieforbunnies.com, recensione di Stefano D’Elia del 10 aprile 2017

 

“Un disco da assaporare con le papille gustative dell’anima, per cogliere fragranze e sentori spesso velati dall’ironia, dissimulati dall’umorismo.”

Insidemusic.it, intervista di Sabrina Pellegrini del 27 febbraio 2017

 

“Stefano Rampoldi continua ad esserci ed è un’altra ode alla vita, costellata di epifaniche quasi-utopie, un po’ come sogni infranti nel momento dell’orgasmo. Ogni nota risuona della purezza di ogni disco post Ritmo Tribale, graziosamente sporcate da sanissima voglia di sesso e castità indefinita di

indefinita natura di genere.”

Kalporz.com, recensione di Giampaolo Cristofaro del 6 marzo 2017

“Chapeau a una delle più belle sorprese della nostra musica degli ultimi anni, con una potenzialità infinita e idee avanti anni luce. “

Lascena.it, recensione di Paolo Bartaletti del 17 marzo 2017

 

“La voce non cede di un passo a quella grandiosità acida e malsana che la caratterizza, come se fosse dotata di una carica espressionista da primi del novecento, sorprende, se mai è possibile dopo così tanto tempo, il modo con cui Edda è capace di darsi al suo pubblico con quel misto di sfrontatezza e timidezza, di grazia e impudicizia che sa di oratori e adolescenze mancate.”

Lindipendente.it, recensione di Fabio Mastroserio del 24 febbraio 2017

 

“Un amore intimo e feroce, umano e personale. Quel tipo di amore che tutti dovrebbero avere la fortuna di provare almeno una volta nella propria vita e rimpiangere per tutto il resto del tempo.”

Lundici.it, recensione di Giorgio Collini dell’11 marzo 2017

 

“Probabilmente nessuno in Italia è testualmente capace di articolare l’ingenuità e il candore così come fa questo straordinario e puro artista nelle sue canzoni che sono piccole poesie, nude e avide, che vanno a comporre un disco magistrale, scuro e bellissimo.”

Meiweb.it, recensione di Francesca Amodio del 1 marzo 2017

 

“Sentimenti schietti, un volersi aprire incondizionatamente a chi ascolta, un vissuto intenso che ci viene sbattuto in faccia con prepotenza, senza chiedere il permesso, senza filtri. Quelle canzoni oneste, senza timore. Quelle canzoni di una volta.”

Musiccoasttocoast.it, recensione di Federica Noviello del 26 febbraio 2017

 

“Un album pop/rock che racchiude dieci bellissime canzoni d’amore che, tuttavia, emozionano e danno forza attraverso un linguaggio crudo e diretto come solo l’ex Ritmo Tribale riesce a fare.”

Musicletter.it, recensione di Luca D’Ambrosio del 10 aprile 2017

 

“Uno dei dischi più intensi che si possano ascoltare in questo paese.”

Nevermind-magazine.com, recensione di Raffaele Calvanese del 23 marzo 2017

 

““Graziosa Utopia” giunge dopo sei album con i Ritmo Tribale e quattro dischi da solista ed è un lavoro da cui emerge la maturità di un’artista che affronta nelle proprie canzoni temi di ogni genere, in maniera forte e disperata, colmando i testi di suggestioni, spiritualità, provocazioni e della pienezza del concetto di amore incondizionato.”

Nightguide.it, recensione di Leslie Fadlon del 24 febbraio 2017

 

“Le dieci tracce che compongono il disco sono tutte meravigliose, gli arrangiamenti a cura di Fabio Capalbo e Luca Bossi sono fluidi, semplici e potenti, mentre i testi sono intrisi di immagini dove strazi e gioie hanno imparato a convivere.”

Offtopicmagazine.net, recensione di Eleonora Montesanti del  10 marzo 2017

 

“Edda Rampoldi è tornato, a tre anni di distanza dal precedente disco “Stavolta come mi ammazzerai”, con un lavoro che è, senza perderci in troppe chiacchiere, un disco pazzesco.”

Piuomenopop.it, recensione di Renata Rossi del 7 marzo 2017

 

“Quota quattro, poker pieno per Edda. […]Le armonie sono raddrizzate da repentine intuizioni che solo un fuoriclasse come lui può sfornare. “

Rockgarage.it, recensione di Giuseppe Celano del 6 marzo 2017

 

“Graziosa Utopia è un disco da premiare con più ascolti: un disco “giusto”, che non poteva essere diverso da così.”

Rocklab.it, recensione di Giulia Rossi del 24 febbraio 2017

 

“La voce di Edda è la voce di un angelo caduto, di un diavolo santo o di qualcuno che gli assomiglia molto e che comunque ha tanta dimestichezza con la rovina e con il fango.”

Thenewnoise.it, intervista e articolo di  Nazim Comunale del 15 aprile 2017


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