BARI IN JAZZ 2019

12 Giugno 2019

bari-in-jazz

Programma – BARI IN JAZZ 2019

29 giugno – Polignano a Mare, Cala Paura – Erica Mou, Andrea Motis Quintet

05 luglio – Sammichele di Bari, Castello Caracciolo – Amaro Freitas

07 luglio – Monopoli, Sagrato della Basilica di Maria Santissima della Madia – Progetto Italo-Malgache “New Generation Connection” con Kekko Fornarelli

10 luglio – Conversano, Piazza Castello – BIM (Benin International Musical)

13 luglio – Alberobello, Hyper Club – Akutuk duo ft. Gaetano Partipilo in “Tempo d’Eau – Bare-handed aquatic percussions in the Gulf of Guinea”

16 luglio – Acquaviva – Radicanto in “Le indie di quaggiù: viaggio sonoro per mare e altri approdi”

21 luglio – Fasano, Piazza Ciaia – Francesco De Gregori & Gaga Symphony Orchestra in “Greatest Hits Live”

22 luglio – Fasano, Piazza Ciaia – Caetano Veloso in “Ofertorio” con Moreno, Zeca, Tom Veloso

25 luglio – Conversano, Giardino dei limoni, San Benedetto – Zara McFarlane – esclusiva Sud Italia

26 luglio – Conversano, Giardino dei limoni, San Benedetto – Sarathy Korwar in “More Arriving”

27 luglio – Giovinazzo, Piazza Duomo – Lucia De Carvalho

30 luglio – Gravina, Piazza Duomo – Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura ft. Jaques Morelenbaum

07 agosto – Selva di Fasano, Minareto – Kekko Fornarelli, Gregory Hutchinson, Giorgio Distante in “Land-Scapes”

08 agosto – Selva di Fasano, Minareto – CousCousMusic – Viaggio tra suoni e profumi del mediterraneo

09 agosto – Selva di Fasano, Minareto – Vitor Araujo – esclusiva nazionale

10 agosto – Selva di Fasano, Minareto – Farlibe duo (Mirko Signorile & Giovanna Carone) ft. Daniele Sepe

13 agosto – Selva di Fasano, Minareto – Faraj Suleiman – esclusiva nazionale

14 agosto – Selva di Fasano, Minareto – Nicola Conte & Spiritual Galaxy ft. Kareyce Fotso in “New Africa”

16 agosto – Selva di Fasano, Minareto – progetto Yaraka Ensemble

17 agosto – Alberobello – Piazzale Biagio Miraglia – Paola Turci

18 agosto – Selva di Fasano, Minareto – Aziza Ibrahim – esclusiva nazionale

19 agosto – Selva di Fasano, Minareto – Redi Hasa & Michel Godard

20 agosto – Selva di Fasano, Minareto – The Dinner Party – progetto speciale

29 giugno

Cala Paura – Polignano a mare

Ore 21.30

ANDREA MOTIS QUINTET

ANDREA MOTIS, tromba, voce

IGNASI TERRAZA, pianoforte

JOSEP TRAVER, chitarra

MARTIN LEITON, contrabbasso

ESTEVE PI VENTURA, batteria

Se il mondo del jazz non fosse così dannatamente lento nel riconoscere il talento, nel 2017 sarebbe bastata l’uscita di “Emotional Dance”, il suo primo disco da leader per la Impulse!,a proiettare Andrea Motis nella stratosfera. Il grande Quincy Jones aveva visto giusto quando l’aveva invitata, non ancora diciassettenne, sul palco del Barcelona Festival. Oggi i suoi estimatori sono ben più numerosi degli happy few di un tempo e il disco nuovo di zecca “Do Outro Lado Do Azul” è qui a dimostrare che Andrea Motis è una stella luminosa del jazz contemporaneo e che ascoltarla è come aprire una finestra sulla primavera.

29 giugno

Cala Paura – Polignano a mare

Ore 20.00 

ERICA MOU TRIO

La cantautrice pugliese Erica Mou torna in Puglia per ripercorrere dal vivo i principali momenti della sua carriera artistica iniziata a Bari. Nel concerto a Polignano, in trio con Antonio Iammarino (rhodes e pianoforte) e Flavia Massimo (violoncello), Erica concede ampio spazio alla sperimentazione, attitudine scoperta e sviluppata con la loop station, attraverso cui amplifica e moltiplica le sonorità della sua chitarra acustica e della sua incantevole voce. Erica Mou insieme ai suoi eccellenti musicisti incontra il gusto dell’improvvisazione jazz, in piena sintonia con l’ispirazione di chi è capace di perdersi sempre tra le note musicali, come in nuovi luoghi da esplorare, senza mai dimenticare le sue radici che affondano in terra come nel mare della Puglia.

5 luglio

Castello Caracciolo – Sammichele di Bari

Ore 21.00

AMARO FREITAS 

Prodigioso, giovane pianista brasiliano è l’astro nascente del jazz carioca e internazionale. Originario delle favelas di Recife, abbandona il conservatorio per difficoltà economiche ma, grazie ad un talento e ad una caparbietà straordinarie, a soli 22 anni si impone all’attenzione della scena jazz brasiliana, divenendone uno dei pionieri. Dal maracatu afro-brasiliano ai ritmi carnevaleschi ad alta intensità di frevo e baião, il suo stile pianistico percussivo trae origine da queste sonorità tradizionali del Pernambuco, tuttavia con un approccio di sperimentazione e rinnovamento. Il secondo album di Amaro Freitas è, infatti, un flusso musicale senza frontiere che collega, con naturalezza, tradizione ritmica e musicale brasiliana a nomi d’avanguardia come Vijay Iyer, Craig Taborn, Thelonious Monk e i maestri Moacir Santos e Hermeto Pascoal, verso orizzonti di fulminanti e elettrizzanti sperimentazioni jazz. Amaro suona nel classico formato trio, ma non ripete le norme. Accanto a Jean Elton (basso acustico), Hugo Medeiros (batteria) e il musicista ospite Henrique Albino (flauto, sassofono, clarinetto basso), Amaro esplora le capacità percussive del pianoforte in complessi schemi matematici che creano ritmi imprevedibili e ipnotici.

7 luglio

Sagrato della Basilica di Maria Santissima della Madia – Monopoli

Ore 21.00

NEW GENERATION CONNECTION MALGACHE progetto speciale

Kekko Fornarelli piano

Rakoto David Livanantenaina batteria

Andriambelo Haritianiaina basso

Guest Tsanta Randriamhajasoa tromba

La proposta per il Comune di Monopoli è il concerto nato nell’ambito del progetto speciale italo-malgascio New Generation Connection. Il Festival Metropolitano Bari in jazz e il Nosy Be Jazz Festival Internazionale del Madagascar hanno ricercato, infatti, uno spazio di collaborazione culturale che si è sviluppato nel mese di aprile in Madagascar e proseguirà nel mese di giugno in Italia, con due residenze artistiche. Un quartetto italo-malgascio, creato per l’occasione, composto dai giovani musicisti del Madagascar – Rakoto David Livanantenaina alla batteria, Andriambelo Haritianiaina al basso, feat. Tsanta Randriamhajasoa alla tromba ed il musicista professionista dall’Italia Kekko Fornarelli –  si esibisce in entrambi i festival: il Festival Metropolitano Bari in jazz e il Nosy Be Jazz Festival Internazionale del Madagascar.

Un incontro nel segno del jazz e della libera improvvisazione musicale con la partecipazione di alcuni fra i migliori studenti dei corsi di jazz del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli e delle scuole di musica malgasce. Il progetto speciale New Generation Connection intreccia e esplora storie, culture, universi e repertori in un mix esplosivo e poetico, in cui le radici del jazz incontrano la grande tradizione melodica araba attraverso le inquietudini e i rituali ancestrali delle sonorità africane.

10 luglio

Piazza Castello – Conversano

Ore 21.00

BIM

Jimmyl Tchegnon aka Jimmy Belah // canto, batteria, percussioni (Sacla, Gons, Gangan)

Brigitte KITI aka Amessiamey // canto, nacchere

Yelouassi Nadège aka Nayel Hoxo // canto, nacchere

Jean Gbètognon aka Yewhe Yeton // canto, percussioni (Gon, Alèklé)

Boni Obinti aka Lionel // basso, voce, percussioni (Agomê)

Totin Emile aka Resnikpa // percussioni (Kpezin, Sacla, Kpahlè, Ogbon, Gangan)

Yaovi Emmanuel Atcho // chitarra, canto

BENIN INTERNATIONAL MUSICAL (BIM) è un progetto musicale e radiofonico in collaborazione con Radio France ORTB, EBU, Rolling Stone Magazine e TV5Monde. Riappropriarsi dei ritmi voodoo e delle canzoni tradizionali beninesi attraverso il trip-hop, il pop-rock e i suoni elettronici, è questa la sfida del collettivo di artisti del BIM. Tra il transe gospel di Teùn Teùn, il funk groove di Destiny, l’afrobeat di Allons danser e i ritmi voodoo di Benin Atmosphere, il BIM ha il proprio modo di raccontare il continente africano mentre getta luce sulla cultura voodoo che, al di là dei luoghi comuni, predica un atteggiamento positivo verso la terra e l’umanità, allontanando il paese dalle deviazioni fondamentaliste. ll Benin è alla radice delle maggiori correnti musicali del XX secolo e il riferimento ultimo per le grandi band attuali come gli Arcade Fire, Franz Ferdinand, Talking Heads, Gorillaz… Dal gospel al blues, passando per il jazz e il rock fino al rap, tutti questi stili musicali cosiddetti “moderni” sono nati nella città di Ouidah, sulla strada degli schiavi. Creare una band che raccontasse questo patrimonio e offrisse al Benin l’influenza internazionale che merita sono stati i punti di partenza della creazione del BIM. Gli artisti del BIM animeranno gli incontri con i bambini e i giovani di Conversano. I bambini dai 6 anni potranno praticare i ritmi voodoo attraverso la danza, le canzoni tradizionali e gli evangeli del Benin, immergendosi in questa ricca cultura. In programma anche un piccolo concerto acustico per genitori-bambini sotto i 6 anni di 30 minuti.

13 luglio

Hyper Club – Alberobello

Ore 21.00

AKUTUK duo

Feat. GAETANO PARTIPILO

TEMPO D’EAU

Bare-handed aquatic percussions in the Gulf of Guinea

Direzione artistica Binda Ngazolo

Lois Zongo – Akutuk, voce, flauti d’acqua

Odile Barlier – Akutuk, voce, flauti d’acqua

Originario del Camerun, l’Akutuk è una tecnica di percussione acquatica a mani nude, un gioco tra aria, acqua e corpo. Negli spettacoli questa straordinaria tecnica è sublimata da Lois Zongo. Iniziata fin dalla prima infanzia in Camerun dalla madre, ci offre un’ispirazione originale e innovativa. Originariamente Akutuk è un know-how ancestrale che rende omaggio ai benefici degli elementi della natura. Un’attività strettamente femminile trasmessa per generazioni da donna a donna nella foresta camerunese.”Il primo incontro con i suoni di Akutuk è sempre una rivelazione! Fino a quando i nostri occhi non lo confermano sarà difficile convincerci che bassi rotondi, sordi e potenti, o che il suono, gli applausi melodici e variegati non sono prodotti da una pelle tesa su un tamburo, ma da una mano che colpisce l’acqua! Un momento di sonorità unica e visione poetica”.

16 luglio

Acquaviva

Ore 21.00

RADICANTO

Le indie di quaggiù: viaggio sonoro per mare e altri approdi.

Maria Giaquinto (canto, voce recitante)

Giuseppe De Trizio (chitarra classica, mandolino)

Giorgia Santoro (flauto traverso, bansouri, xiao, ney)

Adolfo La Volpe (chitarra elettrica, chitarra portoghese, oud)

Francesco De Palma (tar, bendir, riqq, zarb, cajon)

Ricerca, rielaborazione e dedizione verso le tradizioni popolari “vive” di tutto il mediterraneo: ciò che ha fatto dei Radicanto, nel corso dell’ultimo decennio, una delle più interessanti realtà musicali in Italia. Le Indie di Quaggiù è un progetto speciale che nasce dalla voglia di esplorare attraverso la forma “canzone” in chiave d’autore e acustica la musica del mediterraneo. Dall’Africa, al jazz, dalla tradizione dei Sud del mondo, agli echi dell’est. Il progetto propone un approccio tutt’altro che filologico alle forme della world music progressiva, basato più sulle suggestioni che essa suscita all’ascolto odierno, arricchito d’influenze e sonorità contemporanee, d’improvvisazione e fusion mediterranea. La sensibilità di musicisti provenienti da differenti tradizioni musicali, dà vita a un’interpretazione non convenzionale dei canti d’amore e maternità, di lotta e di libertà, di fede e ritualità. Il marchio di fabbrica dei Radicanto riluce nelle venature vocali di Maria Giaquinto, sorrette dai timbri percussivi di Francesco De Palma, dalle corde intrecciate di Giuseppe De Trizio e Adolfo La Volpe. L’ascolto della musica è ascolto interiore, ascolto dell’altro: luogo del dialogo e del confronto interculturale. Il risultato è una performance musicale d’impatto, votata al ritmo, alla melodia e alla memoria. I Radicanto, nel loro percorso artistico, vantano collaborazioni con alcuni tra i massimi esponenti della musica di tradizione, di quella antica, ma anche d’autore e jazz, sia in contesti cinematografici che in quelli live e discografici (Teresa De Sio, Raiz, Lucilla Galeazzi, Roberto Saviano, Rita Marcotulli, Mauro Pagani). 

21 luglio

Piazza Ciaia – Fasano

Ore 21.00

FRANCESCO DE GREGORI

GREATEST HITS LIVE

Gaga Symphony Orchestra, diretta da Simone Tonin

Gnu Quartet (Raffaele Rebaudengo alla viola, Francesca Rapetti al flauto, Roberto Izzo al violino e Stefano Cabrera al violoncello)

Francesco De Gregori, accompagnato da una grande orchestra, presenterà per la prima volta in un contesto sinfonico, i suoi più grandi successi in piazza Ciaia a Fasano, unica data in Puglia. La Gaga Symphony Orchestra, diretta da Simone Tonin e composta da quaranta elementi, avrà come nucleo centrale il quartetto degli Gnu Quartet (Raffaele Rebaudengo alla viola, Francesca Rapetti al flauto, Roberto Izzo al violino e Stefano Cabrera al violoncello) oltre alla band che accompagna De Gregori ormai da lungo tempo.

22 luglio

Piazza Ciaia – Fasano

Ore 21.00

CAETANO VELOSO

OFERTORIO – Caetano, Moreno, Zeca, Tom Veloso

Bari in Jazz annuncia per il 22 luglio 2019 il concerto del grande CAETANO VELOSO. L’artista brasiliano ha scelto Fasano per chiudere il suo breve tour italiano nel quale presenterà il suo progetto “OFERTORIO” – Caetano, Moreno, Zeca, Tom Veloso”.

Il concerto, uno degli appuntamenti di punta del festival pugliese, vedrà Veloso riproporre il suo repertorio, in un concerto “intimo e familiare” che metterà in risalto, qualora ce ne fosse ancora bisogno dopo oltre 50 anni di musica e quasi altrettanti dischi, la sconfinata poetica di un artista che ha attraversato le epoche, gli stili, le rivoluzioni culturali, rimanendo negli anni un punto di riferimento imprescindibile della musica mondiale.

In questo nuovo show CaetanoVeloso&Family eseguiranno canzoni impossibili da dimenticare, come “Un angolo Afoxé per il blocco Ilê”, “Hinterland”, “O Leãozinho” e “Reconvexo”. “Ofertorio” sarà uno spettacolo completamente in acustico: Caetano suonerà la sua amata chitarra, mentre Moreno, Zeca e Tom si alterneranno con vari strumenti. Si tratterà di uno show che permetterà di ripercorrere il repertorio di Veloso.

“È uno show per famiglie, nato dal mio desiderio di trasmettere felicità. Avere dei figli è la cosa più importante nella mia vita adulta. Quello che ho imparato dalla nascita di Moreno – e confermato con gli arrivi di Zeca e Tom – non ha un nome e non ha un prezzo. Credo, veramente, che la nostra non sia una famiglia di musicisti qualunque: c’è un carattere genetico dedicato alla musica”, ha concluso Caetano Veloso.

25 luglio

Giardino dei limoni, San Benedetto – Conversano

Ore 21.00

ZARA MCFARLANE esclusiva sud Italia

Binker Golding – Sax

Zara McFarlane – vox

Kishon Khan – keys

Max Luthert- Bass

George Bird – Drums

Sulle tracce dell’eredità musicale dei Caraibi, Zara McFarlane esplora la sua interconnessa visione della diaspora e realizza un album da capogiro con cui ritorna protagonista all’interno di una scena jazz britannica che in questo frangente si dimostra ancora una volta particolarmente vivace. Con l’album “Arise” (2017) la McFarlane esplora tutte le combinazioni possibili tra l’identità british e le origini jamaicane, in uno scambio culturale figlio dell’attuale climax musicale londinese. “Arise” è il suo terzo album ed esce, come i precedenti, per la Brownswood Recordings di Gilles Peterson. In quest’occasione ha lavorato con Moses Boyd, batterista e produttore molto influente con cui ha condiviso il percorso del programma Tomorrow’s Warriors, una scuola di perfezionamento che sta contribuendo a sviluppare nuove avanguardie in una fervente scena jazz live che sta raccogliendo grandi risultati tra i giovani nella capitale britannica.

26 luglio

Giardino dei limoni, San Benedetto – Conversano

Ore 21.00

SARATHY KORWAR

MORE ARRIVING

Viviamo in tempi che dividono. Il multiculturalismo cresce di pari passo con le tensioni razziali ed i politici sembrano incapaci di avvicinare le persone al loro contorto messaggio. È tempo di una prospettiva diversa. Nel suo secondo album “More Arriving” Sarathy Korwar fa esplodere la sua vibrante e variegata miscela di parole che tutti possono ascoltare. Questo non è necessariamente un disco legato al concetto di unità, è invece un onesto riflesso dell’esperienza di Sarathy, del suo essere indiano e britannico, che incorpora le scene rap di Mumbai e New Delhi con la sua strumentazione indiana classica ispirata al jazz. Si tratta di un disco nato dal confronto, o meglio: per i nostri tempi di confronto.

Registrato per oltre due anni e mezzo in India e nel Regno Unito, “More Arriving” attinge alla nascente scena rap di Mumbai e presenta molti dei suoi artisti più interessanti, nonchè poeti ed interpreti.

Con questo album, Korwar espande la sua narrazione politicizzata per abbracciare l’intera diaspora definita brown: “Questo è un moderno disco brown. Il tipo di disco che un indiano contemporaneo che vive nel Regno Unito da 10 anni farebbe”, dice Korwar. “Questo è ciò che mi sembra possa essere la musica indiana in questo momento e questo significa incorporare più voci brown”.

27 luglio

Piazza Duomo – Giovinazzo

Ore 21.00

LUCIA DE CARVALHO

Lúcia de Carvalho, autrice, compositrice e interprete, è tornata in prima linea nella scena con la sua seconda opera intitolata KUZOLA, che significa «Amorevole» in kimbundu, la lingua madre angolana di sua madre. Rilasciato a ottobre 2016, l’album Kuzola è stato registrato per tutto il 2015 in Brasile, Francia e Angola. Più di 20 musicisti locali dei tre paesi hanno preso parte a questa incredibile avventura musicale e umana.

Hugo Bachelet, documentarista dall’agenzia parigina Couac Productions, ha seguito Lúcia de Carvalho durante i suoi viaggi di registrazione e ha trasformato in immagini il viaggio verso la fonte. Il film documentario “Kuzola, Songs of the roots” ci regala un viaggio commovente e stimolante intriso di allegria. Ci spinge a viaggiare per il mondo, oltre i nostri confini, alla ricerca della nostra identità, con la musica come nostro passaporto.

Lucia ha un fascino scintillante e una presenza scenica umanizzante. Canta, balla, suona le percussioni. La sua voce è saldamente radicata e tuttavia calda e delicata. I ritmi delle sue composizioni si collegano alla terra e le armonie ariose portano il pubblico ad una maggiore gioia di sé.

La nuova line-up è incredibile. Oltre alla chitarra e al coro, Lucia de Carvalho ha aggiunto un violoncello e un tamburo di cajon che rendono la sua musica molto più varia. Il giubilo dello spettacolo, legato alle sue origini, ma aperto a nuovi orizzonti, è inevitabilmente contagioso, delizia ogni tipo di pubblico.

30 luglio

Piazza Duomo – Gravina

Ore 21.00

PAOLO FRESU & DANIELE DI BONAVENTURA WITH JAQUES MORELENBAUM

Paolo Fresu: tromba, flicorno, effetti

Daniele di Bonaventura: bandoneon, effetti

Jaques Morelenbaum: violoncello

Paolo Fresu è attivo sulla scena di questi ultimi anni con diversi “duo”. Uno di questi è lo “strano incontro” fra tromba e bandoneon: un dialogo in musica nel segno di strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei che sta lasciando un segno distintivo. Protagonisti insieme alle voci corse del coro “A Filetta” del riuscito progetto “Mistico Mediterraneo” e dell’omonimo disco pubblicato da ECM, Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura vivono ormai da anni la dimensione di un duo davvero particolare che fa incontrare due strumenti così apparentemente dissimili quali la tromba e la “fisarmonica argentina”. Un incontro, quello fra il trombettista sardo e il bandoneonista marchigiano, ormai ben rodato attraverso tanti concerti e che viene veicolato con intelligenza attraverso un concerto di grande effetto ricco di poesia, intimismo e di quelle piccole cose capaci di raccontare i colori dell’universo musicale contemporaneo. Da un’altra parte del cielo vive invece l’incontro del trombettista di Berchidda con un autentico maestro del suono, della musica evocativa e del mondo armonico tout-court qual è il violoncellista carioca Jaques Morelenbaum, vero “must” della musica brasiliana contemporanea, ben noto in Italia specialmente per le tante importanti frequentazioni con l’importante nome di Caetano Veloso. Le sonorità fondamentali sono ovviamente quelle che si appoggiano sull’immenso patrimonio sonoro brasiliano, “filtrato” dalle lenti mediterranee e dalla ricerca del peculiare suono di Paolo.

7 agosto

Minareto – Selva di Fasano

Ore 21.00

KEKKO FORNELLI FT. GREGORY HUTCHINSON E GIORGIO DISTANTE

LAND-SCAPES
Kekko Fornarelli, pianoforte/sintetizzatori/elettronica

Gregory Hutchinson, batteria

Giorgio Distante, tromba HY-E.T. – Hybrid Electroacoustic Trumpet

Uscire fuori dagli schemi è ormai il marchio di fabbrica della produzione dell’eclettico musicista e produttore pugliese Kekko Fornarelli, pioniere di una nuova forma di “Jazz Crossover” che negli ultimi anni lo ha portato alla ribalta in tutto il mondo. Vero curioso ed amante della musica a 360 gradi, torna al Bari in Jazz 2019 con una nuova premiére, Land-Scapes, affiancato da altri due straordinari musicisti: Gregory Hutchinson, “Hutch”, iconico batterista New Yorkese già sideman di gran parte degli dei dell’olimpo del jazz statunitense, e Giorgio Distante, puro talento musicale e genio nostrano, inventore di un nuovo strumento unico al mondo, l’HY-E.T. (Hybrid Electroacoustic Trumpet). Una miscela unica, nuova, dove caldi paesaggi e tessuti armonici mediterranei si fonderanno al soffio dei venti del nord, dove l’ancestrale ritmo tribale si mescolerà con le ritmiche urbane più moderne, dove l’acustico e l’elettronica si scontreranno per creare un unico, armonico, paesaggio sonoro.

8 agosto

Minareto – Selva di Fasano

Ore 21.00

COUSCOUSMUSIC

Viaggio tra suoni e profumi del mediterraneo.

Giovannangelo de Gennaro canto, viella, aulofoni

Nicola Nesta oud, saze, chitarra acustica

Peppe Leone percussioni

COUSCOUSMUSIC è il risultato di una ricerca fatta di suoni e ingredienti lontani che, nota dopo nota, si avvicinano per comporre un piatto dedito al nutrimento non soltanto fisico. Profumi profughi che dialogano prendendo corpo, come il genio della lampada, dallo strofino. Momenti di musiche migranti, inserti di improvvisazione e cucina che monta, ispirata all’area di provenienza dei brani. Cinque sensi all’opera, l’essenziale. In scena, un tavolo con ciotole e ciotoline berbere con le raselhanut, cannella, chiodi di garofano, cumino, coriandolo, noce moscata, semi di finocchio greco, paprika dolce e verdure grigliate.

La pioggia di semola dorata si posa in una grande coppa. Le verdure saltano in padella, i ceci si trasformano in crema e il semolino pian piano si grana prendendo forma in couscous magrebino. Viene offerto a chi ascolta, annusa e partecipa. Tutti insieme per una condivisione sensoriale.

Giovannangelo è innanzitutto un musicista, specializzato in musica medievale. Per amore della musica viaggia in tutta Europa e nel mondo, scoprendo la ricchezza delle culture, assimilando i suoni, le voci, i gusti: da quelli celtici a quelli antichi spagnoli fino a quelli magrebini. Lo spettatore è rapito e affascinato da questi suoni inconsueti, suggestivi e dal profumo delle preparazioni culinarie godute dall’attesa, prima dagli occhi e poi dal palato.

9 agosto

Minareto – Selva di Fasano

Ore 21.00

VITOR ARAUJO esclusiva nazionale

Dopo essersi presentato al pubblico all’età di 18 anni come pianista e interprete non convenzionale della musica classica brasiliana con “TOC” e con il suo debutto come compositore e primo album in studio “A/B”, Vitor allarga radicalmente i suoi orizzonti artistici con il doppio album “Levaguiã Terê”. Il disco si presenta come uno studio del “brasiliano” dal punto di vista culturale ed estetico. Vitor esplora i paesaggi sonori del Brasile attraverso grandi orchestrazioni, cariche di sessioni ritmiche, delicati arrangiamenti vocali, rumori diversi e rodata conoscenza del suono. Un lavoro complesso e ambizioso, ma pienamente giustificato dal suo obiettivo finale: quello di presentare, attraverso la musica, il Brasile del XXI secolo, con le sue tradizioni storiche, il suo folklore, le sue radici, ma anche con il suo posto importante nell’universo delle informazioni su scala globale. Facendo il suo debutto come compositore/arrangiatore per una grande orchestra, Vitor elabora un linguaggio sinfonico che, pur nutrendosi dalle infinite fonti della tradizione ereditata da Villa-Lobos e Tom Jobim, porta anche informazioni sonore, colore e sfumature della musica di avanguardia del XX secolo, sia quelle delle scuole erudite come l’elettro-acustica e il minimalismo, che quelle della musica popolare (artisti alternativi/sperimentali degli ultimi anni e l’elettronica anti-pop). Oltre ai più di 30 musicisti dell’orchestra, il disco conta della collaborazioni di diversi artisti, provenienti da band come Cordel do Fogo Encantado, Abayomy Afrobeat Orchestra, Ventre, Rua e Baleia.

10 agosto

Minareto – Selva di Fasano

Ore 21.00

FARLIBE DUO

GIOVANNA CARONE MIRKO SIGNORILE

feat. DANIELE SEPE

Il duo composto da Giovanna Carone e Mirko Signorile nasce dal caso, lui jazzista, lei cantante barocca, si incontrano su un terreno altro, quello della canzone d’autore in lingua yiddish, ed in questo territorio straniero trovano una poetica ed un suono comune. Il live è il loro luogo d’elezione, la musica yiddish è rivisitata in modo originale, non filologico. I temperamenti solari, mediterranei e meditativi dei due dipingono di colori nuovi le musiche della straordinaria tradizione Ashkenazita e si divertono attraverso musiche e testi originali ad inventare una nuova canzone d’autore in lingua Yiddish. Al loro attivo due cd: Betàm Soul e Far Libe. Due musicisti profondamente diversi per formazione e carattere che in questo percorso di riscoperta musicale hanno rivelato un’incredibile affinità artistica e poetica, in uno stile che va oltre il pop, il classico, il jazz e l’etnico.

13 agosto

Minareto – Selva di Fasano

Ore 21.00

FARAJ SULEIMAN esclusiva nazionale

Faraj Suleiman (1984) compositore e pianista. Ha studiato composizione musicale sotto la direzione del Maestro Arik Shapira e suona per lo più composizioni originali, che sono fortemente influenzate dalla musica araba e dai ritmi orientali. E’ anche influenzato dalle tradizioni del tango e del jazz.

14 agosto

Minareto – Selva di Fasano

Ore 21.00

NICOLA CONTE & SPIRITUAL GALAXY

“NEW AFRICA feat. KAREYCE FOTSO” with CAROLINA BUBBICO, LUCA ALEMANNO, SIMON MULLIER, DARIO CONGEDO, SIMONE PADOVANI

Nicola Conte (guitar)

Carolina Bubbico (keys & vocals)

Simon Mullier (vibraphone, keys, percussions)

Luca Alemanno (double bass & fender bass)

Simone Padovani (percussions)

Dario Congedo (drums)

“New Africa” è un progetto speciale realizzato per il festival Bari in Jazz. In dimensione tribale/futurista, echi della tradizione musicale legate alla cultura dell’Africa Occidentale e Centrale si reinventano in chiave contemporanea, fondendo jazz ed elettronica, 70’s afro funk e canzone di protesta. Elementi tratti dal repertorio della cantante e songwriter Kareyce Fotso si rigenerano nel sound del collettivo Spiritual Galaxy, mentre le atmosfere dell’album “Let Your Light Shine On” della Spiritual Galaxy si vestono di nuovi colori attraverso la voce ed il feeling di Kareyce. In questa versione di Spiritual Galaxy, oltre a Nicola Conte, saranno protagonisti l’arrangiatrice, cantante e pianista Carolina Bubbico, il bassista Luca Alemanno, il vibrafonista Simon Mullier, il batterista Dario Congedo ed il percussionista Simone Padovani.

16 agosto

Minareto – Selva di Fasano

Ore 21.00

PROGETTO YARAKA ENSEMBLE

Yarákä (musica brasiliana contaminata) nasce nel 2015 dall’idea del chitarrista Gianni Sciambarruto, di voler realizzare un processo di ricerca atto a trovare un punto di incontro tra le culture musicali del mondo, dalle atmosfere tropicali amazzoniche fino alle sonorità mediterranee amalgamate dai ritmi di origine africana. Seppur giovane, il progetto ha avuto modo di esibirsi in numerose realtà locali e non, riscuotendo ottime critiche, soprattutto per l’originalità e la qualità musicale proposta e nel 2018 è uscito il loro primo disco autoprodotto dal titolo “Invocaçao”, distribuito in digitale da “Love University Records”.

17 agosto

Piazzale Biagio Miraglia – Alberobello

Ore 21.00

PAOLA TURCI

In attesa del tour teatrale che la vedrà impegnata in tutta Italia, è in programma ad Alberobello l’imperdibile concerto di Paola Turci per presentare “Viva da Morire”, il nuovo album.

Il nuovo lavoro discografico contiene il brano presentato al Festival di Sanremo “L’ultimo ostacolo” e il singolo scritto dal rapper Pula+, che dà il titolo al disco e rappresenta un inno alla vita ricco di energia. Dieci sono le tracce dell’album, prodotto da Luca Chiaravalli, e hanno ognuna un arrangiamento musicale proprio, in cui è racchiuso il passato, il presente, il futuro. Paola Turci adolescente sulla vespa 50, Paola Turci sospesa nel passato e viva nel presente, ricca di desideri per il futuro. Molti gli autori importanti che hanno collaborato con lei, da Shade con cui duetta nel brano “Le olimpiadi tutti i giorni”, a Nek, Federica Abbate, Giulia Anania, Andrea Bonomo, Davide Simonetta, Gianluigi Fazio e molti altri. Il 12 novembre partirà da Torino il tour teatrale che toccherà le principali città italiane.

18 agosto

Minareto – Selva di Fasano

Ore 21.00

AZIZA IBRAHIM esclusiva nazionale

Aziza Brahim (Voix, Tabal)

Guillem Aguilar Nolis (Bass)

Ignasi Cusso Ruis (Guitare)

Nicolas Roca Gomez (drums)

Con profonda passione e grazia, la musica di Aziza Brahim percorre abilmente la distanza tra le sue radici del Sahara Occidentale e Barcellona, dove ora vive. Aziza è al tempo stesso poetessa dal suono contemporaneo e ed eloquente portavoce di rilievo del popolo Saharawi e della sua incessante lotta per il riconoscimento e la giustizia.

Nata e cresciuta nei campi profughi del Saharawi lungo la frontiera tra l’Algeria e il Sahara occidentale, si è trasferita in Spagna nel 2000. Qui ha fondato l’eclettica band saharawi/spagnola Gulili Mankoo con la quale ha pubblicato due dischi autoprodotti: l’EP “Mi Canto” (2008) e un album “Mabruk” (2012) entrambi per Reaktion, un’etichetta francese specializzata in musica sahariana. Negli ultimi anni Aziza si è esibito in importanti festival e locali tra cui WOMAD Cáceres (2012) e Queen Elizabeth Hall di Londra (2009).

Il nuovo album di Aziza “Soutak” (“Your Voice”), suo debutto per l’etichetta Glitterbeat, è la prima registrazione che si focalizza prevalentemente sulla cadenza della sua voce maestosa e sulla critica appassionata dei suoi testi.

Il gruppo che ha scelto e selezionato per l’album è composto dagli spagnoli Nico Roca (percussioni) & Guillem Aguilar (basso), Malian Kalilou Sangare (chitarra acustica principale), Badra Abdallahe (voce di accompagnamento), e oltre a cantare, Aziza contribuisce con la chitarra ritmica acustica e il tabal, il tradizionale tamburo a mano dei Saharawi. La musica in “Soutak” è una miscela potente e sfumata di culture musicali e presenta motivi maliani, spagnoli, cubani e anglo-europei contemporanei, il tutto tenuto insieme dalla profonda e radicata conoscenza della canzone e del suono tradizionale Saharawi da parte di Aziza. Con “Soutak” Aziza Brahim ha dato vita ad un potente volo verso la libertà; un mondo alternativo dove la speranza è imminente e la danza è giustificata.

 19 agosto

Minareto – Selva di Fasano

Ore 21.00 

REDI HASA & MICHEL GODARD

Redi Hasa: Violoncello

Michel Godard: Tuba, Serpentone

Redi Hasa è il violoncello più creativo nell’area della musica adriatica, tra le sponde italiche e balcaniche. Predilige, fin da ragazzo, l’ibridazione tra generi musicali differenti, fondendo in particolare il rigore della formazione classica con l’immediatezza delle tradizioni popolari e sviluppando un approccio al suono liquido e meticcio, che lo caratterizza negli anni. Già pilastro della Bandadriatica, ora stretto collaboratore di Ludovico Einaudi, Redi costruisce sul suo violoncello una “polifonia monostrumentale” nelle sfumature folk e in quelle più ardite della reinvenzione della tradizione. Nel corso di un carriera ventennale ha suonato tra gli altri con l’Orchestra popolare italiana, King Naat Veliov, Kocani Orkestra, Mauro Pagani, Rita Marcotulli, Pacifico: musica diversa per provenienza, generi, ispirazioni da cui Hasa ama lasciarsi contaminare. Attualmente in tour come solista dell’ensemble del pianista Ludovico Einaudi, compare anche nell’ultimo disco di Robert Plant “Carry Fire”.

Michel Godard è un musicista e compositore francese, suonatore di tuba e di serpentone. È uno dei pochissimi solisti di tuba e probabilmente l’unico solista di serpentone. Questo strumento non aveva mai goduto di un repertorio solistico. Godard, con il suo enorme talento tecnico, vi esegue un repertorio che va dalla musica del XVI secolo al jazz ed alla musica improvvisata. Come solista di musica classica, ha suonato e registrato con l’Orchestre Philharmonique de Radio France, con l’Orchestre National de France, con l’ensemble Musique Vivante, con l’Ensemble La Fenice di Parigi, con XVIII-21 Musique des lumières, con l’Ensemble Jacques Moderne. Nell’ambito del jazz, ha suonato, con Rabih Abou-Khalil, Christof Lauer, Luciano Biondini, Linda Bsiri, Michel Portal, Louis Sclavis, Henry Texier, Enrico Rava, Michael Riessler, Kenny Wheeler, Ray Anderson, Sylvie Courvoisier, Klaus König, Simon Nabatov, Wolfgang Puschnig, Linda Sharrock, Misha Mengelberg, Maria Pia De Vito, Willem Breuker, Herbert Joos, Dave Bargeron, Steve Swallow, Roberto Martinelli. Come compositore, ha scritto brani per Radio France, per la Südwestrundfunk e per il Ministero della Cultura francese.

20 agosto

Minareto – Selva di Fasano

Ore 21.00

THE DINNER PARTY progetto speciale

Vladimir Miller, piano

Pierpaolo Martino, double‐bass

Adrian Northover, saxophones

The Dinner Party è il nome di un trio di libera improvvisazione attivo negli ultimi anni sulla scena jazz londinese e europea, composto dal pianista anglo-russo Vladimir Miller (Moscow Composers Orchestra), dal contrabbassista italiano Pierpaolo Martino, fondatore di ensemble avant-jazz quali Mondegreen, Howl e Machine3, e dal sassofonista inglese Adrian Northover, noto in quanto membro di The Remote Viewers e della London Improvisers Orchestra. A differenza di molti ensemble di ‘improv’ il trio predilige un approccio melodico e meditativo all’improvvisazione in cui il silenzio, i sussurri e la specifica grana di ciascun strumento assumono una rilevanza assoluta. In questo senso, le composizioni istantanee dei Dinner Party diventano spazi dialogici in cui voci dal background culturale molto diverso si interrogano a vicenda, stabilendo un affasciante dialogo con il passato, in grado di eccedere i confini della musica stessa. Lo sperimentalismo letterario di Virginia Woolf, il patrimonio folk russo (e inglese), il cinema e la poesia di Pasolini diventano affascinanti risorse in grado di nutrire uno spazio sonoro ossia un “party” conversativo in grado di ridefinirsi di continuo.

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