STRADAROLO

13 Settembre 2019

Dopo 4 anni di assenza torna Stradarolo, uno degli eventi più creativi ed originali che si siano mai affacciati alle porte di Roma.

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STRADAROLO 2019

“Plastic Free”

 

Tre giorni di musica, teatro, danza, cinema, parole con

GIOBBE COVATTA, ULDERICO PESCE, NADA, ASCANIO CELESTINI, ROCCO PAPALEO, MARCO TARDELLI, GIUSEPPE CEDERNA, PEPPONE CALABRESE, TETES DE BOIS……

 

VEN 13, SAB 14, DOM 15 SETTEMBRE 2019

Zagarolo (Roma)

 

Ingresso Gratuito

(Per le Corriere “stili di vita” e il Pranzo Popolare è necessaria la prenotazione: 0695769313)

 

Direzione artistica: Andrea Satta (Têtes de Bois)

 

Dopo 4 anni di assenza torna Stradarolo, uno degli eventi più creativi ed originali che si siano mai affacciati alle porte di Roma. Festival multidisciplinare per vocazione, Stradarolo propone decine di performance artistiche, dal teatro alla danza alla musica alle semplici parole, utilizzando il parametro artistico come elemento di catalizzazione di impegno, passione, cultura.

Il Festival è alla sua ventesima edizione, nato nel 1997. Qui è passato tanto teatro, la danza, le canzoni e il circo e stupefacenti performer, grandi nomi e spiazzanti acrobati, annate a tema, segni del tempo.

Da sempre l’attenzione è stata centrata sui pendolari che costituiscono il modo e il moto perpetuo di chi vive alle porte di una metropoli.

Andrea Satta, direttore artistico visionario, sempre in bilico tra la professione di pediatra e la passione della musica con i Têtes de Bois e mille altri progetti cui ha dato vita negli anni, ha costruito un percorso artistico strabiliante, riuscendo a fare di Marco Tardelli, calciatore ed eroe-mundial che tutti conoscono, un capo-comico su una corriera; mettere Giobbe Covatta in un incontro con i ragazzi di Friday For Future; parcheggiare Ulderico Pesce in una stazione di servizio a parlare di petrolio e di ambiente, Ascanio Celestini partecipare al dibattito sul caso cinematografico italiano dell’anno “Selfie” insieme all’autore Agostino Ferrente, ascoltare Nada parlare – e suonare – ad un incontro sulla musica d’autore o vedere Rocco Papaleo partecipare al sentito omaggio a Francesco Di Giacomo. Ma questo è solo un assaggio di cosa avverrà nei tre giorni a Zagarolo.

Stradarolo è il Festival della lettura dei percorsi, delle idee, della interpretazione degli spazi. Corriere che sono teatri ambulanti, spettacoli di fronte alle pompe di benzina, pianoforti agli svincoli stradali, danza contemporanea sul sagrato della chiesa, interviste a popolari voci della musica leggera affacciati ad un balcone in piazza del Genio a Zagarolo, un film straordinario proiettato fra i vicoli e disegni giganti sui muri di un palazzo principesco, un pranzo popolare con bicchieri di vetro, piatti di coccio e forchette di metallo che ogni commensale si porta da casa per una tavolata lunga centinaia di metri la domenica a pranzo e la necessità di parlare di urgenze ambientali e ascoltare ragazzi di 17 anni che si battono per il futuro del pianeta.

Stradarolo non assomiglia a niente altro. In fondo è il bello della differenza, in un’epoca nella quale si cerca di rendere inutile il pensiero, offuscando, quando non cancellando, la Memoria. Noi non possiamo tornare indietro dalla linea di civiltà che con vissuto drammatico i nostri padri sono riusciti a scrivere.

Ora tutti quanti abbiamo paura della retorica, così tanta paura che viviamo fuori da ogni pathos, senza più il coraggio di rivendicare un odore, un sapore, un colore, un amore.

Paralizzati dal rischio, abitiamo la quotidianità nel pragmatismo, smantellando con un moto beffardo ogni mozione appassionata.

Non possiamo tornare indietro dal diritto di cercare la felicità, di comprendere gli altri, dall’accogliere e desiderare il bello della differenza e la ricchezza delle altre culture, per dare ai nostri figli un pianeta possibile da vivere.

Il festival ha sempre avuto a cuore le tematiche ambientali. Quest’anno il tema è “Plastic Free”. Quindici anni fa, un’edizione fu dedicata alla raccolta differenziata, un’altra alle ciclabili che sognate in luogo della dismessa tratta ferroviaria Roma-Fiuggi. In altre occasioni il festival si è articolato sulla velocità lenta con percorsi montani che raggiungevano paesi vicini, ma, a piedi, con bivacchi in quota e attrazioni d’arte notturne.

Stradarolo 2019 sarà il luogo dell’incontro, il vero assente di questi anni. Nella stagione della connessione permanente, trionfa la solitudine. Siamo così tanto connessi che siamo soli. Tutti concentrati sul proprio display, singolarmente tutti e la somma di tutti non fa un insieme.

Fisicità poca, righe e rughe da mostrare e da leggere ancora meno.

Molti fanno domande, pochi hanno voglia di ascoltare le risposte. Molti di quelli che danno risposte non hanno elementi e competenze per argomentare il proprio punto di vista.

Il territorio del Festival è tagliato a metà da antichi percorsi; il più significativo è la via Francigena che in parte corrisponde al basolato romano della antica via Prenestina. L’itinerario attraversa belle e lussureggianti vallate, s’intrufola sotto il cavalcavia della bretella autostradale, sfiora discariche, si appisola sotto i pini della campagna romana.

Dalle porte autostradali che aprono all’Abruzzo a quella di San Cesareo che da Roma punta al sud comprendendo oltre a Zagarolo i comuni di Gallicano e, appunto San Cesareo. Sono questi i riferimenti geografici.

LE GIORNATE DI STRADAROLO 2019

Venerdì 13 settembre dalle 20.00

Il festival aprirà con Giobbe Covatta nel suo spettacolo “Sei gradi” e a seguire, ancora con lui, l’incontro con i ragazzi di Friday for Future che stanno rinnovando e svecchiando il pigro modo di immaginare il futuro, rivendicando il diritto ad un pianeta pulito. Ai ragazzi di FFF I Têtes de Bois hanno prestato il Palco a Pedali in piazza del Popolo, a Roma, lo scorso 19 aprile, in occasione della presenza in Italia di Greta Thumberg.

Sabato 14 settembre – dalle 15.00

La seconda azione andrà in scena il sabato. Nel 1998 Stradarolo si fece sulle corriere e fu un gran successo. Venti anni dopo si tornerà sulle corriere. Saranno come piccoli teatri ambulanti in viaggio fra i paesi di Zagarolo, Gallicano e San Cesareo verso i caselli autostradali di Tivoli e San Cesareo. Tre corriere in cammino con sopra spettatori (bisogna prenotarsi per tempo al n: 0695769313 o via mail segreteria.stradarolo@gmail.com) per ribaltare il viaggio, quello dei pendolari, spesso fatto di noia e automazione, di fatica e rassegnazione. Per un’area suburbana ex paesana come quella che racconta Stradarolo, il viaggio del pendolare è la cosa da cui non puoi prescindere. In quel viaggio è il ritmo del giorno e della settimana, della stagione e della vita, su quelle corriere si dorme, ci si dispera, ci si addormenta, ci si sfinisce, ci si conosce (sempre meno), qualche volta ci si innamora. Un tempo si rubava l’occhio al giornale del vicino, ora si consulta assiduamente lo smartphone, purtroppo. A Stradarolo le corriere saranno spazi artistici.

Capocomici delle corriere saranno Giuseppe Cederna attore e camminatore, nonché figlio di Antonio, il padre dell’ambientalismo italiano; Peppone Calabrese che ci ospiterà sulla sua corriera gastronomica, allestita con uno chef e prodotti locali a chilometro zero; Marco Tardelli, certo per tutti “l’eroe mundial”, ma anche uomo profondo e appassionato. Sarà con sua figlia, Sara Tardelli, a raccontarsi attraverso il suo libro “Tutto o niente. La mia storia”. Sulle corriere e durante il festival ci saranno le incursioni musicali dei Têtes de Bois.

Domenica 15 settembre – dalle 11.00

Il Pranzo Popolare, è già stato sperimentato in occasione della edizione Stradarolo Big del 2015, dedicata all’amico, l’indimenticabile Francesco Di Giacomo, che a Zagarolo viveva. Anche quest’anno ci sarà una tavolata lunghissima, attraverso il centro storico di Zagarolo in via Fabrini, con artisti, pubblico, suoni improvvisati, bambini e altre mille occasioni. Sarà necessario portarsi da casa il patto di coccio, il bicchiere di vetro e la forchetta di metallo. (per info e prenotazioni: 0695769313)

Al termine del pranzo, l’azione artistica prenderà la strada di un’area di servizio e lì sarà possibile assistere a “Petrolio”, lo spettacolo-denuncia di Ulderico Pesce dedicato a tutto quello che è successo in Basilicata in questi ultimi anni di furiose estrazioni petrolifere, e vedere “Sefie” di Agostino Ferrente, caso cinematografico dell’anno; a parlarne con l’autore ci sarà, tra gli altri, Ascanio Celestini.

Certo, avremo la “Piazza Big” (il 15 domenica) come ogni anno dedicata a Francesco Di Giacomo, che tutti ricordano come meravigliosa voce del Banco del Mutuo Soccorso, invece è stato autore, anzi cantautore e creativo operatore culturale. Tutta “La parte mancante” di Francesco (come il titolo del suo album solista pubblicato di recente) sarà protagonista a Stradarolo. Qualunque sia il rinnovamento del Festival, a Stradarolo ci sarà sempre una piazza per Francesco che aveva scelto di abitare a Zagarolo da moltissimi anni. In questa piazza si alterneranno gli amici di Francesco, tra cui Rocco Papaleo, Paolo Sentinelli, Cecilia, con musica, testimonianze, performance, documenti filmati e sonori.

La musica si incontrerà in tutte le piazza con Nada, Mariella Nava, Stefano Saletti, Her Pillow, Alessandro D’Alessandro, Daniele Di Bonaventura, Elena Somarè, Raffaella Misiti, Agnese Valle, Cecilia, Carmine Torchia, Valerio Corzani, Carlo Valente, Alessandra Parisi, Aranira, Nora Tigges, Sara Modigliani e il Coro multietnico di Romolo Balzani.

Poi sarà lo Stradarolo che tutti ricordano. I vicoli punteggiati di performance, dodici postazioni nelle sere del sabato e della domenica a partire dal pomeriggio. In piazza San Pietro avremo appuntamenti con la danza contemporanea e nelle altre evocative vie del paese: circo, arte di strada, teatro e musica, cinema d’autore, disegni.

Il festival, come sempre, ospiterà nel primo pomeriggio di sabato e domenica attività dedicate ai bambini con la “caccia al tesoro” di Legambiente, la domenica con il laboratorio musicale sugli strumenti del Mediterraneo con Stefano Saletti, e alle 12 il laboratorio di circo a cura di Circo Maximo e gli spettacoli con gli equilibristi Los Filonautas .

Gli artisti Fabio Magnasciutti e Krayon, dal buio in poi, il sabato e la domenica, realizzeranno e proietteranno in diretta giganti disegni sui muri chiari di Palazzo Rospigliosi al suono di un musicista.

CREDITI

 

STRADAROLO 2019 è…

Per la parte artistica Andrea Satta (Tetes de Bois)

Per la parte organizzativa Carla Cani con Cristina Piedimonte, Gino Sebastianelli, Timisoara Pinto, Irene Subioli, Maura Verginelli

Per la parte tecnica Raniero Terribili

Per la segreteria Rosanna Palazzi, Andrea Brandoni, Mirella Galuppi, Patrizia Novelli, Andrea Brini, Paola Vinattieri

Per le economie Angelo Pelini

Con la collaborazione di Antonella Caspoli, Sandro Vallerotonda, Tullio Berlenghi, Marco Briotti, Maria Morhart, Catia Settimelli, Lorella Pofi, Alessandro Cani

Archivio foto: Franco Pinci, Eugenio Loreti e il corso di fotografia a cura di Officine Creative Italiane con Claudia Ioan e Massimiliano Tuveri, docenti Fiaf

Marta dal Prato grafica e illustrazioni

Un grazie speciale a Lazio Club, Eleonora Varone, il Sindaco Lorenzo Piazzai, l’assessore alla Cultura Emanuela Panzironi, Berenice Marisei, alle associazioni Do Mani, Wiki Hostel, Volta la Carta, Gli Amici di Zagarolo, a tutti i sostenitori e collaboratori di Stradarolo

Stradarolo è realizzato grazie a:

Comune di Zagarolo, Lazio Innova, Regione Lazio, Cotral, Istituzione di Palazzo Rospigliosi, Comunità Montana, Tetes de Bois

Segreteria e informazioni 06 95769313 – www.facebook.com/stradarolo/

Ufficio Stampa – BIG TIME – Fabio Tiriemmi 329.9433332 – Claudia Felici 329.9433329 – pressoff@bigtimeweb.mywp.it

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