ROBERTO ANGELINI – RECENSIONE SU JAM
“Attorniato da un’incredibile quantità di strumenti, il nostro è l’unico artefice dei suoni dello spettacolo (da qui ill titolo) e si divide tra tastiere, theremin, chitarre, microfoni e quant’altro, sacrificando parte del calore degli arrangiamenti acustici incisi su supporto in favore di sequenze elettroniche, la cui freddezza dei timbri è però mitigata dall’interpretazione e dallo stile dell’artista romano.” Elisa Orlandotti su Jam di maggio.