NICOLO’ CARNESI – ESTRATTO DI RASSEGNA STAMPA DEL NUOVO DISCO “BELLISSIMA NOIA”

“BELLISSIMA NOIA” – NICOLO’ CARNESI
Carnesi ha presentato il disco “Bellissima Noia”, con live e intervista, in programmi radio di qualità come Radio 1 Music Club, Radio 2 Mu, Radio 3 La Lingua Batte, Radio Deejay Tropical Pizza e Radio 7 Live Era Ora, Radio Popolare MiniSonica e, in televisione:
nel programma Splendor, in onda su Iris
https://www.facebook.com/bigtimeroma/posts/1590467927928473
nel programma Save The Date di Rai 5, in replica su Rai 3
http://www.raiplay.it/video/2016/11/Save-the-Date-1d29ddcc-6611-4bf1-8505-f2d4ab791041.html
“Bellissima Noia”, inoltre, è stato recensito da importanti testate nazionali.
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“Il disco è, sopra ogni cosa, elegante. Vanta la finezza di chi armeggia la parola scritta con grazia, riuscendo a portarla fuori dai limiti del calendario, così che ognuno possa metterci dentro cosa preferisce.“
Il Fatto Quotidiano, recensione di Diletta Parlangeli del 30 settembre 2016
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“Tra i nomi più interessanti del cantautorato pop italiano. […] Accostamenti virtuosi sia nel titolo che nelle scelte musicali, acustica certo ma anche molta elettronica. […] Bellissima noia è un album giocato sulle tensioni e sui contrasti”
Il Manifesto, intervista di Stefano Crippa del 26 ottobre 2016
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“Tra i nomi più interessanti del cantautorato italiano, Nicolò Carnesi aveva già dimostrato la sua abilità nell’unire un pop moderno, infarcito di synth, a suggestioni retrò […]. Nei suoi brani, echi di Dalla e Battiato, ma non manca la personalità […]”
Mucchio, recensione di Giovanni Linke – ottobre 2016
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“Leggero e quasi scanzonato sul piano strettamente musicale, Carnesi slude il rischio della banalità con una scrittura poetica assai ispirata e per nulla verbosa, un valore aggiunto a canzoni che scorrono sempre molto fluide e accattivanti, quasi fossero state concepite come altrettanti singoli.”
Rockerilla, recensione di Elio Bussolino – ottobre 2016
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“Possibile non apprezzarne le strutture sonore dense e qua e là kitsch dove l’elettricità interagisce con un’elettronica che sa di vintage, gli echi e gli ammiccamenti Eighties di indole psichedelica, la vena eccentrica dei testi – peraltro acuti – o i toni morbidamente evocativi di un canto che può far pensare a Battiato, Gazzè o Colapesce, ma questa terza prova adulta dell’artista palermitano […] vanta tra le sue qualità ispirazione, equilibrio e coerenza d’insieme.”
BlowUp, recensione di Federico Guglielmi – ottobre 2016
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“Carnesi è ipnotico e profondo, ti cattura con tracce che sembrano nascere da un’immaginazione fuori dal normale e ti trascina dentro a testi splendidamente cinici. […]”
Rolling Stone, recensione di Michele Primi – ottobre 2016
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“Il cantautore palermitano torna con un terzo album in cui il carattere si è rinforzato, i lineamenti sono delineati, e può planare con il suo timbro dissonante e disinvolto sulle composizioni.”
Rumore, recensione di Barbara Santi – ottobre 2016
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“Eleganza è forse la sintesi più esatta del tutto. Sia quando il pezzo è improntato all’ottimismo, sia quando prevale la rassegnazione, c’è sempre della morbidezza, come se in fondo il concetto forse “d’altra parte è così”, la tipica frase che chiude qualunque discorso nel bene e nel male.”
Repubblica.it, recensione di Luigi Bolognini del 19 ottobre 2016
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“La bellissima noia cantata in questo disco è la linea di partenza di un osservatore esterno, la finestra dove si affaccia per vedere le vite, l’amore, i giochi di parole, e dove misura ogni giorno la distanza degli altri da sé, dando a quella distanza ogni volta un nome nuovo. La voce racconta, con la solita leggerezza che incanta come favole narrate da un amabile conversatore, di fotografie del quotidiano, di quello che leggiamo o guardiamo passarci vicino, del tutto intorno che spesso è in aperto conflitto con ciò che ci portiamo dentro, e la musica è una miscela dreamy di note pescate da passeggiate sul lungomare, dalle notti stellate, dal pensiero infinito di un cuore che inciampa senza cadere mai.”
Rockit.it, recensione di Margherita G. Di Fiore dell’11 ottobre 2016
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“Carnesi è un cantautore di talento che, nel corso del tempo, ha saputo raffinare il suo modo di scrivere e di comporre. “Bellissima noia” in questo senso è effettivamente il suo disco più riuscito, più adulto, capace di concentrare nei nove pezzi in scaletta diverse buone idee sia dal punto di vista della forma, un pop cantautorale debitore agli anni Sessanta e agli Ottanta italiani tanto quanto all’elettronica contemporanea, che del contenuto.”
Rockol.it, recensione di Marco Jeannin del 4 ottobre 2016
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“Bellissima noia è un momento importante nella carriera musicale di un Carnesi che giunge alla piena maturità stilistica dopo il brillante esordio con Gli eroi non escono il sabato e la conferma del secondo disco Ho una galassia nell’armadio. […] Carnesi è una penna preziosa e in costante crescita, si muove disinvolto fra nostalgiche visioni d’infanzia e stralunati amori. Il terzo disco del giovane palermitano coniuga perfettamente la canzone d’autore italiana del miglior Bersani con strumentazioni più elettroniche, fino a cenni di psichedelia soffusa. “
Sentireascoltare.com, recensione di Beatrice Pagni del 15 ottobre 2016
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“Gli ingredienti più o meno sono sempre gli stessi: melodie, afflato pop, sapori retrò, archi, fiati, cori, ecc. Ma è l’amalgama a fare la differenza, e i rimandi alla grandeur della musica nostrana, da Battisti (Lo Scherzo Infinito) a Battiato (Lo Spazio Vuoto) a Dalla (la title-track), diventano punti di forza invece che ovvi approdi. La farina del suo sacco, invece, Carnesi la mette attingendo dentro di sè, tra pop song come Lettera A Un Figlio e ballad evocative che brillano per intensità dell’interpretazione (Fotografia) e per profondità dell’introspezione (Il Lato Migliore).“
Xtm.it, recensione di Valerio Di Marco del 18 ottobre 2016
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“Noi comunichiamo male e non ci ascoltiamo mai.Lo dice il cantautore palermitano che nella sua galassia custodita nell’armadio continua ad osservare la vita e gli esseri umani tirandone fuori sempre attente e personalissime riflessioni che spesso celano profondi momenti di introspezione.“
Sherwood.it, recensione di Aria del 18 ottobre 2016