MOTTA E BENVEGNU’ IL 25 LUGLIO A ROMA PER VILLA ADA INCONTRA IL MONDO. UNICA DATA ESTIVA DI MOTTA IN FULL BAND

13 Luglio 2017

MOTTA e PAOLO BENVEGNU’ tornano a Roma per un importante appuntamento: martedì 25 luglio si esibiranno, entrambi in full band, in uno straordinario concerto per il Festival Villa Ada Incontra il Mondo.

 

Per Motta, che porterà i brani de “La fine dei vent’anni” che l’hanno reso famoso, sarà l’unico appuntamento estivo, dopo il sold out del concerto di fine tour all’Alcatraz di Milano, la partecipazione al Concerto del Primo Maggio di San Giovanni e il concerto al Biografilm Festival di Bologna.

 

Paolo Benvegnù, invece, presenterà “H3+”, il nuovo album di inediti dedicato allo spazio interstellare, premiato ampiamente dalla critica.

 

 

Martedì 25 luglio 2017

Paolo Benvegnù live- Inizio ore 21.30

Motta in concerto – Inizio ore 22.30

 

Villa Ada Incontra il Mondo,

via di Ponte Salario – ROMA

Ingresso: 15 euro

 

Col suo esordio discografico da solista “La fine dei vent’anni” (Sugar), MOTTA ha conquistato critica e pubblico: ha vinto importanti riconoscimenti, come la Targa Tenco 2016 per il Miglior Album d’Esordio e il Premio Speciale PIMI 2016 del MEI, si è posizionato nei primi posti di tutte le classifiche per il miglior album 2016, ha ricevuto recensioni entusiaste e ha visto crescere il suo pubblico, di concerto in concerto, riempiendo le platee di oltre 100 location, tra live club, teatri e festival, quasi tutti sold out.

 

Chitarrista, cantante e fondatore degli Scisma, uno dei gruppi pop-rock più significativi degli anni ’90, Paolo Benvegnù vanta produzioni, dischi di successo e importanti collaborazioni. Le sue canzoni sono state reinterpretate da grandi artisti, come Mina (“Io e Te”), Irene Grandi (“E’ solo un sogno”), Giusy Ferreri, Marina Rei (“Il mare verticale”). “H3+” conclude la trilogia iniziata da “Hermann” e “Earth Hotel”: un viaggio a tre tappe all’interno dell’anima.

 

 

 

 

MOTTA – “LA FINE DEI VENT’ANNI”  (Etichetta SUGAR 2016)

 

C’è scritto “ FINE ”, ma in realtà è l’inizio. Di una nuova prospettiva artistica, di una nuova visione, musicale certamente, ma anche di se stesso. “La fine dei vent’anni” è il primo disco di MOTTA, ma non di Francesco, una delle anime e la penna che ha vergato le parole con cui i CRIMINAL JOKERS, in due dischi, hanno espresso in maniera elettrica e vitale l’urgenza dei propri vent’anni.

 

Poi il tempo scorre, le esperienze si accumulano, i punti di vista si spostano, leggermente, e fanno emergere altri suoni, altre parole, adeguate al momento artistico ed umano vissuto da questo straordinario musicista.

 

La versatilità è cosa che non gli manca. MOTTA è un polistrumentista prezioso che ha prestato negli anni la propria capacità a una Signora del Rock come NADA (con lei al basso, alla chitarra e ai cori), ai PAN DEL DIAVOLO (qui alla batteria, e in piedi), agli ZEN CIRCUS (come tecnico del suono) e a GIOVANNI TRUPPI (alla chitarra e alla tastiera).

 

Su “La fine dei vent’anni” decide finalmente di metterci la faccia e il cuore. Non solo il cognome.

 

Per questo cambio radicale di direzione – non di intensità – MOTTA chiama a sé Riccardo Sinigallia, tra i migliori produttori ed autori italiani (già con Niccolò Fabi, Max Gazzè, Tiromancino, Luca Carboni, Filippo Gatti, Coez), persona dalla sensibilità e dalla visione adatta ad un disco vario ed eclettico come questo.

 

“La fine dei vent’anni” è la scoperta dell’età adulta. Il racconto della crescita umana e musicale di uno dei più talentuosi artisti italiani.

 

MOTTA, finalmente, accetta di mettersi a  nudo e raccontare se stesso, i suoi affetti, la sua vita e quella della sua famiglia. Lo fa utilizzando un tappeto di suoni e colori vastissimi, impossibili da racchiudere in una definizione.

 

È canzone d’autore, sì, ma è anche pop. Non rinuncia all’impatto e alle asperità del rock, ma guarda in direzioni e mondi diversi.

 

Non segue un modello preciso, non cerca di rifarsi a una tradizione, preferisce mischiare con orgoglio tutte le sonorità con cui è cresciuto e dare vita a un insieme per certi versi unico e fresco.

 

La produzione di Riccardo Sinigallia (anche co-autore di alcuni brani) enfatizza e al tempo stesso addolcisce le asperità vocali di MOTTA che nel disco suona, sparsi nei brani, chitarra, basso, batteria, tastiere. A lui, in studio, si aggiungono alcuni dei migliori musicisti su cui una produzione possa contare: Cesare Petulicchio (BSBE – Bud Spencer Blues Explosion), Andrea Ruggiero (Operaja Criminale e mille altri), Laura Arzilli, Lello Arzilli, Andrea Pesce, una leggenda come Giorgio Canali, Maurizio Loffredo, Guglielmo Ridolfo Gagliano (Paolo Benvegnù, Negrita) e Alessandro Alosi (Pan del diavolo).

 

Un disco solista, quindi, ma tutt’altro che realizzato in isolamento. “La fine dei vent’anni” è il collettivo che si mette a servizio del singolo e dell’arte. Come dovrebbe accadere sempre quando si scopre che diventare adulti è in realtà molto diverso dall’invecchiare.

 

“La fine dei vent’anni” è stato recensito dalle principali testate nazionali (Il Venerdì di Repubblica, Sette de Il Corriere della Sera, L’Espresso, Vanity Fair,  Il Fatto Quotidiano, Internazionale, La Stampa, L’Unità, Il Manifesto, e da tutte le riviste specializzate) ed è stato presentato, con intervista e minilive, in trasmissioni radio di qualità, come Radio 2 Caterpillar, Radio 3 Alza Il Volume, Radio 3 Fahrenheit, Radio 2 Social Club, Radio 2 Rock’n’Roll Circus, Radio 1 King Kong, Radio Popolare Mini Sonica. Il TG3 nazionale ha dedicato a Motta un ampio servizio ed un’intervista, in occasione della presentazione al Quirinetta di Roma.

 

Per consultare un estratto di rassegna stampa (premi, radio e tv):

http://www.bigtimeweb.it/news/147-francesco-motta/5072-qla-fine-dei-ventanniq-estratto-dirassegna-stampa-premi-radio-e-tv

 

Per consultare un estratto di rassegna stampa (stampa e web):

http://www.bigtimeweb.it/news/147-francesco-motta/3918-hanno-scritto-di-qla-fine-dei-ventanniq-di-motta

 

MOTTA – LA FINE DEI VENT’ANNI

PRODOTTO DA RICCARDO SINIGALLIA

 

REGISTRATO presso “Gli Artigiani Studio”

da Maurizio Loffredo – assistente di studio Pietro Paroletti

e presso “Flamingo Studio” da Francesco Motta

Mixato da Riccardo Sinigallia presso “Studio Rosso”

Masterizzato da Daniele Sinigallia presso “Gli Artigiani Studio”

Foto di Claudia Pajewski

Artwork : Iacopo Gradassi per Woodworm

 

 

 

ETICHETTA: SUGAR   www.sugarmusic.com

 

MANAGEMENT: WOODWORM – http://www.woodworm-music.com

 

BOOKING: LOCUSTA – http://www.locusta.net

 

UFFICIO STAMPA E PROMOZIONE: BIG TIME – www.bigtimeweb.it

 

 

MOTTA BIOGRAFIA

MOTTA è cantante, polistrumentista e autore di testi. Nasce artisticamente nel 2006, a soli venti anni, con i Criminal Jokers, band pisana con cui incide due dischi, “This was supposed to be the future” (2009) e “Bestie” (2012). In questo periodo compie anche altre importanti esperienze musicali: mette a frutto la propria versatilità collaborando con NADA (con cui suona basso, tastiere chitarra e cori), PAN DEL DIAVOLO (batteria), ZEN CIRCUS (tecnico del suono per il tour di “Andate tutti affanculo”) e GIOVANNI TRUPPI (chitarra e tastiera).

Nel 2013 studia Composizione per film presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sotto la direzione artistica di Ludovic Bource (premio Oscar nel 2012 per la colonna sonora di The Artist) e compone le colonne sonore di “Pororoca” (2013) di Martina Di Tommaso, “DOLLHOUSE” (2014, Canada) di Edward Balli, “THE TELL TALE HEART” (2014, Inghilterra) di Andy Kelleher e del documentario di Simone Manetti “Good bye darlin i’m off to fight”, in uscita nel 2016.

Il 18 marzo 2016 esce “LA FINE DEI VENT’ANNI”, il suo primo disco solista, di cui compone testi, musiche e arrangiamenti. Alcuni dei brani sono scritti a quattro mani con Riccardo Sinigallia, produttore artistico dell’album. L’album incontra fin da subito un’enorme favore da parte della critica e del pubblico.

“La fine dei vent’anni” viene recensito dalle principali testate nazionali (Venerdì di Repubblica, Sette de Il Corriere della Sera, L’Espresso, Il Fatto Quotidiano, Internazionale, La Stampa, L’Unità, Il Manifesto, e da tutte le riviste specializzate) e viene presentato, con intervista e minilive, in trasmissioni radio di qualità, come Radio 2 Caterpillar, Radio 3 Alza Il Volume, Radio 3 Fahrenheit, Radio 2 Social Club, Radio 2 Rock’n’Roll Circus, Radio 1 King Kong, Radio Popolare Mini Sonica. Il TG3 nazionale dedica a Motta un ampio servizio e un’intervista, in occasione della presentazione al Quirinetta di Roma.

I primi due singoli estratti vengono suonati da oltre cento radio sul territorio nazionale, tra cui Radio 1 e Radio 2.

Ad aprile 2016 inizia il tour di presentazione nazionale del disco: di data cresce e si consolida il suo pubblico, portandolo a suonare, come headliner, in alcuni tra i principali festival italiani e a collezionare in pochi mesi oltre 50 live. Tra i festival a cui Motta ha preso parte nel tour estivo, il MIAMI, il Siren Fest di Vasto, lo Sherwood Festival, l’Indiegeno Festival , Il TOdays festival di Torino e Villa Ada – Roma incontra il Mondo.

A settembre 2016 ritira il premio del MEI PIMI SPECIALE 2016, come artista indipendente italiano ritenuto nel complesso più rilevante per l’attività svolta nella stagione discografica 2015/2016.

MOTTA si aggiudica la Targa Tenco 2016, per la miglior “Opera Prima”.

 

 

 

PAOLO BENVEGNU’

“H3+”

IL NUOVO DISCO DI INEDITI

(Woodworm Label / distr. Audioglobe)

 

Link al video di “SE QUESTO SONO IO” (regia di Fabio Capalbo):

https://youtu.be/m9m9Rl80XrA

 

A tre anni di distanza dal disco “Earth Hotel”, Paolo Benvegnù torna con un nuovo album di inediti, “H3+”, dedicato allo spazio interstellare. Un racconto futuristico, nel quale ogni canzone corrisponde a un capitolo e il protagonista è il misterioso esploratore Victor Neuer.

“H3+”, infatti, è lo ione triatomico d’idrogeno, la particella che riempie le regioni vuote dell’Universo e, vista la sua anzianità, ha di sicuro assistito alla nascita del mondo. Benvegnù usa questa, o meglio lo spazio più profondo, come scenografia per elaborare una narrazione musicale incantevole: una prova di squisito cantautorato accompagnata da raffinati arrangiamenti che dal pop sconfinano nel jazz e nel rock.

Chitarrista, cantante e fondatore degli Scisma, uno dei gruppi pop-rock più significativi degli anni ’90, Paolo Benvegnù vanta produzioni, dischi di successo e importanti collaborazioni. Le sue canzoni sono state reinterpretate da grandi artisti, come Mina (“Io e Te”), Irene Grandi (“E’ solo un sogno”), Giusy Ferreri, Marina Rei (“Il mare verticale”).

H3+” conclude la trilogia iniziata da “Hermann” e “Earth Hotel”: un viaggio a tre tappe all’interno dell’anima.

“H3+” ha incontrato subito il favore della critica ed è stato recensito da Rolling Stone, Left, BlowUp, Mucchio, Rockerilla, Rumore ed Exitwell. Inoltre, ne hanno parlato Il Fatto Quotidiano, L’Unità, Il Manifesto, Il Giornale, Vanity Fair, Repubblica e Il Resto del Carlino.

Le canzoni dell’album “H3+” sono state trasmesse in anteprima a King Kong Radio 1. Il disco è stato presentato in programmi radio di qualità come King Kong Radio 1, La Lingua Batte Radio 3, Radio 24 “La prima volta” e nel GR di Radio 3.  In televisione, il disco è stato presentato a Rai News 24 e a “Splendor” di Iris TV.

Paolo Benvegnù ha presentato dal vivo il disco “H3+” dalla Fiera dell’Editoria “TEMPO DI LIBRI” di Milano, in diretta su Rai Radio 3, come ospite musicale esclusivo dei programmi “L’Idealista” e “Fahreneit”.

 

Per leggere un estratto di rassegna stampa:

http://www.bigtimeweb.it/news/10-news-paolo-benvegnu/5306-hanno-scritto-di-qh3q-di-paolo-benvegnu

 

 

TRACKLIST

1. Victor Neuer

2. Macchine

3. Goodbye Planet Earth

4. Olovisione In Parte Terza

5. Se Questo Sono Io

6. Quattrocentoquattromila

7. Boxes

8. Slow Parsec Slow

9. Astrobar Sinatra

10. No Drinks No Food

 

 

CREDITI

 

PAOLO BENVEGNÙ: voce e programmazioni

LUCA “ROCCIA” BALDINI: basso

ANDREA FRANCHI: chitarre, percussioni

MARCO LAZZERI: pianoforte, tastiere, continuum

CIRO FIORUCCI: batteria, programmazioni

 

Con la preziosa partecipazione di

MR. STEVEN BROWN: sax soprano, sax alto in “Slow Parsec Slow”

 

 

Hanno inoltre collaborato:

MARTA LAZZERI: violino

GIOVANNI PORAZZINI: viola

NICOLÒ DEGL’INNOCENTI: violoncello

SAVERIO ZACCHEI: trombone

IVAN ELEFANTE: flicorno, tromba

FILIPPO MAZZINI: tromba

MICHELE MANDRELLI: percussioni

 

 

Registrato in presa diretta presso Studio Jork di Villa Dekani (SLO)

Mixato presso Jam Recordings di Città di Castello

 

Registrazione, mixaggio e produzione artistica a cura di Michele Pazzaglia

Assistente alle registrazioni Michele Mandrelli

 

Masterizzato presso “La Maestà” da Giovanni Versari

 

Arrangiamenti archi su “Victor Neuer” e “No Drinks No Food” di Marco Lazzeri

Arrangiamento fiati “Se questo sono io” di Luca Baldini

 

Etichetta: Woodworm Label –  www.woodworm-music.com – woodwormusic@gmail.com

Booking: Locusta – www.locusta.net – mail@locusta.net

Ufficio Stampa e Promozione: Big Time – www.bigtimeweb.it – pressoff@bigtimeweb.mywp.it

 

PAOLO BENVEGNU‘ BIOGRAFIA

Paolo Benvegnù è uno dei migliori autori del nostro paese, un vero artista della parola suonata. Anche Mina, ha reinterpretato una sua canzone “io e Te”; i suoi brani sono stati cantati anche da Irene Grandi (E’ solo un sogno), Giusy Ferreri, Marina Rei (Il mare verticale).

Paolo Benvegnù è stato il chitarrista-cantante fondatore degli Scisma, imprescindibile gruppo alternative-rock italiano ormai sciolto, con cui ha registrato, prodotto e composto tre dischi  su etichetta Parlophone-EMI. Dal 1996 al 2000 la band gardesana e’ stata vincitrice di Arezzo Wave, e unica band italiana prescelta per i Festival europei “Europa connection”, “Le primtemps de Bourges” (Francia), ha vinto il Premio Ciampi 1998,  e svolto centinaia di concerti in Italia e in Europa.

Dopo lo scioglimento degli Scisma, Benvegnù si trasferisce a Firenze per collaborare con Marco Parente finendo per suonare nell’album dell’artista fiorentino “Trasparente”, uscito per Mescal/Sony.

Paolo Benvegnù diventa anche uno dei quattro cantanti del Presepe Vivente (cantante), spettacolo di e con David Riondino e Stefano Bollani.

Instaurato presto un forte legame con tutta la scena artistica contemporanea di Firenze, Benvegnù costruisce un proprio studio di registrazione a Prato, e parallelamente alla nuova carriera solista, inizia quella di produttore artistico con tantissimi album lavorati, tra i quali Perturbazione, Terje Nordgarden e Brychan.

Il brano di Paolo “E’ solo un sogno” viene inserito da Irene Grandi nel suo album del 2003, ed è stato anche incluso nel successivo “Best Of” di Irene in una versione live registrata con Stefano Bollani.

Nello stesso periodo Paolo Benvegnù stringe un accordo con le label toscane Santeria e Stoutmusic che pubblicano il suo primo album solista “Piccoli Fragilissimi Film”. Il disco diventa immediatamente un “classico” del panorama indipendente, ricevendo un ottimo riscontro di pubblico, recensioni entusiastiche e piazzandosi tra i migliori album del 2004.

L’album viene seguito da un lungo tour di oltre 150 date, che riceve il premio come “Miglior Tour 2004” al MEI e si conclude ad ottobre 2005 a Firenze, con un ambizioso spettacolo intitolato “Piccoli Fragilissimi Sport”.

Tra il 2006 ed il 2007 c’è il coinvolgimento di Paolo come artista e come produttore al disco “Cime Domestiche” (RadioFandango/Edel): una riuscita reinterpretazione di brani folk del Trentino in compagnia di Petra Magoni e Ares Tavolazzi.

A fine 2007 Paolo Benvegnù da alle stampe un nuovo EP sulla propria nuovissima etichetta  “La Pioggia Dischi”, intitolato “14-19”, il disco crea grande attesa per il nuovo album “Le Labbra”, che esce a febbraio 2008 con distribuzione Venus.

L’album viene accolto immediatamente come uno dei migliori dischi italiani degli ultimi anni e viene accompagnato dal singolo de “il Nemico”, presentato live anche a Scalo76 su RAI2. A inizio 2009, Benvegnù prende parte al progetto/compilation “Il Paese è Reale” degli Afterhours, con il brano Io e il mio Amore;

Il 3 aprile  esce l’ EP di Paolo Benvegnù intitolato “500” e lanciato dal singolo “Nel Silenzio”, prodotto da Fabrizio Barbacci (Ligabue, Roy Paci) ed il tour porta Paolo al Primo Maggio a Roma, sul main stage di Italia Wave per concludersi a dicembre 2009 al Circolo degli Artisti di Roma, con Dissolution, il memorabile concerto divenuto nel giugno 2010 un disco dal vivo omonimo che ha dato luogo a un fortunato tour nazionale di oltre venti date nelle principali città italiane.

Nel maggio 2010 Mina esce con il suo nuovo cd “Caramella” nel quale reinterpreta un brano di Benvegnu’ “ io e te” contenuto nel primo disco da solista “ Piccoli fragilissimi film”.

Il video de “Io e il mio amore”, singolo inedito del cd “Dissolution” (2010) , vince il Premio Miglior Fotografia al PIVI 2010 , e come miglior brano indipendente 2010  nel concorso TOP INDIES 2010 indetto dal MEI. Sempre nel 2010 Benvegnu’  gira l’Italia con il suo “Dissolution Tour”  con il quale partecipa a moltissimi Festival come la Woodstock a cinque stelle organizzata da Beppe Grillo, e La città Aromatica di Mauro  Pagani;

Nel febbraio 2011 esce Hermann ( la pioggia dischi / venus),  il disco viene recensito con favore dai maggiori quotidiani e magazine nazionali, oltre che dalla stampa specializzata e viene presentato in molte trasmissioni di qualità come “ Parla con me” di Rai 3”  e “Linea Notte” e in numerose trasmissioni radiofoniche di Radio 1 ( come Start , Steronotte, Suoni d’estate) di Radio 2 ( Radio 2 live, Moby dick, Twilight, Radio 2 Social Club )  e Radio 3  ( Alza il volume , Fahrenheit , Zazà) , di Isoradio ( ZTL e Concerti in Sicurezza) e di Radio Popolare network .

L’autunno 2011 è una stagione ricca di soddisfazioni per Paolo Benvegnu’,  che riceve il Premio Radioindie Music Like,  come artista più trasmesso dal circuito radiofonico che determina la classifica Indie Music Like.

Hermann si classifica secondo alle Targhe Tenco 2011, nella categoria miglior disco in assoluto dell’anno.  Inoltre Paolo Benvegnu’ riceve al MEI il premio come miglior solista dell’anno,  Premio Italiano Musica Indipendente 2011 (PIMI) .

Paolo Benvegnù con il suo Hermann Tour partecipa a numerosi eventi di grande prestigio: La Repubblica delle idee a Bologna, Sherwood Festival , Italia Wave love festival , Auditorium Parco della Musica di Roma, Suo.na a Napoli al Maschio Angioino, “Roma Rock” in apertura ai Cure,  Fortezza da Basso a Firenze , partecipa come ospite anche al Premio Tenco al Teatro Ariston di Sanremo  e al Premio PIMI al Teatro Kismet di Bari.

Nel 2012 collabora con Marina Rei come coautore e cantante nel brano “I fiori infranti “, contenuto nel disco della cantante romana e partecipa alla compilation Tributo a Ivan Graziani con la canzone “Olanda”.

Nell’Ottobre  2014 esce Earth Hotel per l’etichetta Woodworm Music, distribuito da Audioglobe.

Nel 2015 firma, con Michele Pazzaglia, la sigla del programma “DECANTER” di Radio2.

Sempre nel 2015 pubblica, con gli Scisma, l’EP di inediti “Mr.Newman” (Woodworm Label), a cui segue un minitour di quattro date, tutte sold out.

Il 3 marzo 2017 esce il suo nuovo disco, “H3+”.

 

 

DISCOGRAFIA

 

ALBUM

2004 – Piccoli fragilissimi film (Stoutmusic/Santeria/Audioglobe)

2008 – Le labbra   (La Pioggia Dischi/Venus)

2010 – Dissolution   (La Pioggia Dischi/Venus) _ Album live.

2011 – Hermann  (La Pioggia Dischi/Venus);

2014 – “Earth Hotel” (Woodworm – distr. Audioglobe)

2017 – H3+ (Woodworm – distr. Audioglobe)

 

EP

2005 – Cerchi nell’acqua (Stoutmusic/Santeria/Audioglobe)

2007 – 14-19 (La Pioggia Dischi/Venus)

2009 – 500 (La Pioggia Dischi/Venus)

 

 

ALBUM CON GLI SCISMA

1995 – Bombardano Cortina

1997 – Rosemary Plexiglas

1999 – Armstrong

2015 – Mr. Newman

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