LEPRE IN CONCERTO A ROMA PER PRESENTARE IL DISCO D’ESORDIO “MALATO”
LEPRE atteso in concerto a Roma il prossimo 4 novembre all’Asino che Vola.
Live in trio, accompagnato da Giorgio Maria Condemi al basso e Daniele Borsato alla chitarra, Lepre, all’anagrafe Lorenzo Lemme, cantante e batterista romano, presenterà il disco d’esordio “Malato” con un set esplosivo ad esprimere lo spirito sonoro di questo suo progetto solista.
Il concerto all’Asino che Vola sarà l’occasione per proporre dal vivo l’essenza musicale dei brani che compongono l’album “Malato”: un lavoro dal gusto audace, dalle connotazioni ‘anti-pop’, in cui le melodie si lasciano consapevolmente contaminare da parti più sperimentali che riescono a svincolare la musica di Lepre dal bisogno di definirsi in un unico genere.
Quello di Lepre non è un volto nuovo nel panorama musicale. Già noto nella scena romana con il progetto LeSigarette e al fianco di Lucio Leoni sin dal 2016 come batterista e membro stabile della band, Lorenzo Lemme, sotto lo pseudonimo Lepre, ha dato vita a un progetto solista che racchiude in sé tutta la sua formazione da musicista e le sue esperienze, con uno slancio consapevole verso la ricerca di suoni.
Rilasciato a maggio, l’album di debutto “Malato” è stato anticipato dai brani “Mio Marito” e “Mezzo scemo”, seguiti dall’ultimo estratto “Ambulanza”.
Link al videoclip di “Mio Marito” su YouTube: https://youtu.be/6ToZ3pjahmQ
Link al videoclip di “Mezzo scemo” su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=5pQE3Req4NM
Link al videoclip del brano “Ambulanza”: https://www.youtube.com/watch?v=-DAwKQKoryE
IL CONCERTO
04 Novembre 2022, ore 22.30
Roma @ L’Asino che Vola
Ingresso 10 euro con consumazione
*è consigliata la prenotazione per la cena
Lepre live in trio
Lepre, voce e batteria
Giorgio Maria Condemi, basso
Daniele Borsato, chitarra
LEPRE PARLA DEL DISCO “MALATO”
Questa idea del Malato mi affascina molto.
Innanzitutto ha a che fare con il dolore e io credo che il dolore vada affrontato, esplorato, sdoganato, trattato come un aspetto fondamentale del percorso di ogni individuo.
Ci riguarda tutti, non si scappa.
La malattia spesso crea una condizione che può comportare isolamento e solitudine, due presupposti della creazione artistica.
Che si tratti di una fase passeggera o di una irreversibile, in ogni caso ci si pone di fronte ad una verità che bisogna accettare se ci riesce.
Utilizzare l’espressione Malato fa anche paura… Può essere pericoloso, può offendere, può ferire, può discriminare, può isolare… È una parola che ha tanti significati e interpretazioni.
C’è molto di autobiografico in questo album e per me, come per tutti, c’è stato dolore e disagio nel mio percorso. Siamo sicuri che moriremo e che soffriremo, che piangeremo, tutti quanti nessuno escluso, quello che invece è molto personale è il modo in cui passeremo attraverso questi momenti.
Io nel mio primo disco parlo di alcuni passaggi difficili, dolorosi, pieni d’amore, di luce… Spesso mi sono sentito guarito.
Mi sembra di essermi salvato per ora, un po’ per fortuna un po’ per merito mio.