JAMES SENESE: ESTRATTO DI RASSEGNA STAMPA DEL NUOVO DISCO “‘O SANGHE”

“‘O SANGHE” – JAMES SENESE NAPOLI CENTRALE
James Senese ha presentato il nuovo disco “‘O Sanghe”:
a Rai 3 Gazebo del 24 aprile 2016
a Rai News 24 il 3 maggio 2016
a Tgcom24 l’11 giugno 2016.
Sky Arte ha realizzato un servizio su di lui che è stato trasmesso all’interno della trasmissione “Radici” del 15 maggio.
James Senese ha presentato “‘O Sanghe” in trasmissioni radio di qualità come:
Radio 1 Music Club il 2 maggio 2016
Radio 3 Zaza l’8 maggio 2016
In più, Radio 1 Music Club gli ha dedicato una puntata monografica il 27 aprile 2016:
http://www.radio1musiclub.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-564bd19b-c4e6-446f-a5fe-e47937d2028f.html
“Era già suo il sax di “Un’ora sola ti vorrei” che con gli Showmen squarciò l’Italia degli anni Sessanta. Suo il sax arrabbiato il cui suono, con e senza i Napoli Centrale, è arrivato fino al Terzo millennio. Ora, a settantuno anni, esce il suo ventesimo disco. Si intitola “O’sanghe”. Lui, nero a metà, uno dei padri del “neapolitan power”, continua a guardare avanti.”
Repubblica (ed.nazionale), intervista di Livio Quagliata del 1 maggio 2016
“La rabbia c’è ancora, ma James Senese, un gigante della musica italiana che non mostra certo i suoi 71 anni, ora preferisce farla implodere in un blues piuttosto che farla esplodere in un urlo del suo sax, in un barrito da neo-honker. Ci sono gli amati John Coltrane, Miles Davis e James Brown nel suo album, “O’sanghe”, c’è la consapevolezza di stare a Napoli come Fela Kuti stava alla Nigeria, di aver inventato (insieme all’amico di sempre Pino Daniele) il neapolitan power proprio come il Black Presidente fece con l’afrobeat.”
Il Mattino, intervista di Federico Vacalebre del 28 aprile 2016
“Nel disco si ritrovano tutti i riferimenti artistici che hanno fatto grande la sua musica, con una rinnovata carica espressiva. Funk, blues, venature jazz, e tanto mediterraneo, tanta Napoli nelle melodie, nelle storie raccontate; vita, lavoro, lotte quotidiane per la sopravvivenza, amore, fede.”
Corriere del Mezzogiorno, intervista di Carmine Aymone del 29 aprile 2016
“Dopo un’infanzia tra tammuriate nere e una vita a miscelare sonorità terrone e africane per la band sua o per Pino Daniele, Gaetano detto James è a buon diritto un gran mogol del blues partenopeo. Nell’ultimo album “O’Sanghe” esercita la sua autorevolezza con classe e amici fidati.”
Internazionale, recensione del 27 maggio 2016
“In “O’Sanghe” c’è la sintesi di tutti i riferimenti artistici che hanno segnato la carriera di Senese, tra blues, soul-funk, jazz, e soprattutto il groove riconoscibile della Napoli più “sporca”, offerti con sanguigna anima popolare. Per la prima volta James interpreta in prima persona le parti vocali con timbro rauco e possente e si avvale di testi semplici ma ricchi di passione e attualità.”
Audio Review, recensione di Luigi Lozzi – giugno 2016
“Il territorio da esplorare è sempre la sua anima. In quelle profondità ritrova ogni volta le sue radici. Un viaggio duro, sofferto, da bluesman. A 70 anni James Senese continua a risalire la foce di un personale Mississippi per rinnovare il canto, il fraseggio del sax. Tutto parte da lì, dal blues, per esplodere in fughe jazz, per un groove funky senza freni, senza età, che dimostra quanto sia energico, vitale, indomabile, mai stanco di guardare in nuove direzioni.”
Repubblica (ed.Napoli), intervista di Pier Luigi Razzano del 28 aprile 2016
“[…] Il messaggio che Senese lancia attraverso il suo inconfondibile mix di rock, funk, jazz e blues mediterraneo è che c’è ancora possibilità di salvezza, ma bisogna jett ‘o sanghe”. Indomito James.”
Rockerilla, recensione di Elio Bussolino – maggio 2016
“Torna il fantastico James in un disco. […] Un lavoro “dedicato agli ultimi”, e quindi “Bon Voyage”, su felpati toni soul, storia di migrazione e dolorose partenze per non morire, il clima di smarrimento, la mancanza di compassione e le colpe dell’Occidente. […] Sempre rispetto infinito a questo eroe.”
Blow Up, recensione di Christian Zingales – maggio 2016
“70 anni e lo spirito ribelle di sempre, il funk jazzista rimette mano al grande amore Napoli Centrale con dieci inediti più fusion e arrotondati che graffianti. La trama sonora è sempre preziosa, brillante nell’intensa prova d’autore Il mondo cambierà, nelle citazioni anche dub di O’Sanghe, nella tensione e nelle accelerazioni di Tutto e niente, che di Napoli Centrale ricorda i tempi migliori.”
Rumore, recensione di Paolo Ferrari – maggio 2016
“All’interno del disco tutti i riferimenti artistici che hanno fatto grande la sua musica, con una rinnovata carica espressiva. Funk, blues, venature jazz, e tanto Mediterraneo, tanta Napoli nelle melodie, nelle storie raccontate: vita, lavoro, lotte quotidiane per la sopravvivenza, amore, fede.”
La Sicilia, intervista di Giuseppe Attardi del 28 aprile 2016
“Bastano il nome e il cognome: James Senese. Oltre 50 di carriera, di amici con cui creare nuove tendenze e influenze musicali partendo da Miano per arrivare a suonare in tutto il mondo. Si chiama “O’Sanghe” il ventesimo album di James Senese e dei Napoli Centrale, il disco dei settant’anni compiuti, che lo conferma come un artista senza tempo, con una riconoscibilità immediata ed un cuore intatto, che parla agli ultimi ma soprattutto degli ultimi.”
Il Roma, intervista di Gigi Avolio del 3 maggio 2016
“La musica di James Senese conferma classe e carisma del suo autore, che d’altronde oltre che con Pino Daniele ha collaborato anche con “miti” del calibro di Miles Davis e Weather Report.”
Sorrisi.com, recensione di Lorenzo Di Palma del 1 maggio 2016
“Senza di lui Napoli sarebbe un’altra città. Perché il sassofono di James Senese è la vera musica napoletana, perché James Senese ha scoperto Pino Daniele. Insieme hanno rivoluzionato gli stilemi della canzone partenopea”.
Sky Mag, intervista di Fabrizio Basso del 13 maggio 2016
“Un lavoro intenso. Bellissimo. Pieno di passione. Dove il suono del suo sax ci rapisce. I testi sono di una profondità che vorremmo ritrovare più spesso nei dischi in uscita.”
Blogdellamusica.eu, intervista del 29 maggio 2016
“Sentimenti perduti, sofferenza e religione. Fotogrammi di ordinaria quotidianità assumono una propria materializzazione attraverso liriche semplici -rigorosamente in napulitano- e una timbrica vocale roca e tormentata, garbatamente avvolta nelle calde spire del sax e di una osmosi sonora sospesa tra soul, blues e jazz-rock che profuma di vento mediterraneo. […]
Un musicista dall’anima d’oro come le note che partorisce il suo sax; una magia dispensabile esclusivamente da un inimitabile nero a metà. Lunga vita caro Jé.”
Distorsioni.net, recensione di Alessandro Freschi del 6 maggio 2016
“”O’Sanghe” è un disco pieno di forza e passione, un disco dedicato alle storie degli ultimi, di chi soffre, di chi lotta quotidianamente per la dignità e per una vita migliore. In questo album la voce di James Senese è per la prima volta sotto i riflettori, ma con lo sguardo alto, a disegnare un orizzonte che va sempre oltre le difficoltà quotidiane…”
Indentitainsorgenti.com, recensione di Lucilla Parlato del 19 aprile 2016
“Era il ’64 quando il sax di James Senese ha esordito sui palchi che contano, e a oltre 50 anni da allora il sassofonista, simbolo indiscusso con Pino Daniele del neapolitan power degli anni ’70-80 (e di quel meltin’ pot fatto di fibrillazioni sociali e contaminazioni culturali e musicali), continua a innovare e reinterpretare la musica partenopea, pur rivolgendosi direttamente a un’icona della tradizione popolare come San Gennaro.”
Livenet.it, recensione di Enrico Parolisi del 2 maggio 2016
“‘O sanghe che scorre tra miracolo e preghiera, tra la voglia di riscatto e la capacità di resistere; tra le battaglie vinte e quelle perse, raccontate dalle cicatrici del sax.”
Musicaintorno.it, intervista di Gino Morabito e Giuseppe Sanalitro del 19 maggio 2016
“”O Sanghe” un album in pieno stile-Senese, forte, duro e come sempre proiettato verso i drammi che affliggono i popoli con la povertà in prima linea e con la richiesta stavolta di aiuto a Dio.”
Press67.it, intervista del 1 maggio 2016
“A quattro anni di distanza dal suo ultimo album da solista l’instancabile James Senese ritorna alla ribalta con ‘O Sanghe’, in collaborazione con i Napoli Centrale, per ridare lustro ad un glorioso passato, ad uno stile inossidabile e mai contaminato da logiche estranee all’amore per la musica, mai genuflesso ai dettami di mercato.”
Puntoagronews.it, intervista di Luigi Ciamburro del 2 maggio 2016
“L’album di James Senese è la testimonianza che si può guardare al passato, che ha fatto grande il suo gruppo Napoli Centrale, con riferimenti jazz – prog – funk – blues (vedi i Weather Report), con uno sguardo nuovo, mai fermo due volte nello stesso posto: tra tradizione e funambolia sonora.”
Vivalowcost.com, recensione di Marco Panrex del 15 aprile 2016