IL TRIANGOLO IN TOUR PER PRESENTARE “FACCIO UN CINEMA”, IL NUOVO ALBUM DI INEDITI. I PROSSIMI CONCERTI: 29/02 FIRENZE, 07/03 MILANO, 13/03 BRESCIA, 20/03 BOLOGNA
IL TRIANGOLO è in tour per presentare “FACCIO UN CINEMA”, il nuovo album di inediti.
I CONCERTI
29/02 Montelupo Fiorentino (FI) – Ottobit Art Lab
07/03 Milano – Circolo Ohibò
13/03 Brescia – Latteria Molloy (in apertura a Dente, in acustico)
20/03 Bologna – Locomotiv Club (in apertura a Dente in acustico)
Il duo guidato da Marco Ulcigrai (chitarra, voce) e Thomas Paganini (basso, voce) porta dal vivo i brani del terzo lavoro discografico, appena uscito per Ghost Records, con una primissima serie di date in programma nei club della penisola.
Dopo un silenzio durato 5 anni, la band è tornata con il terzo capitolo del percorso iniziato nel 2012 con “Tutte le canzoni”. Dopo il tuffo nel beat italiano degli anni ’60 del disco d’esordio e il successivo “Un’America” (2014), Il Triangolo riprende il viaggio all’interno della tradizione cantautorale italiana, portando avanti la propria ricerca sonora, in cui ha fatto della commistione tra passato e presente la propria cifra stilistica: chitarre surf e melodie retrò si fondono con arrangiamenti moderni ed un’anima rock’n’roll, dando vita a suono riconoscibile e contemporaneo.
“Faccio un cinema” è il risultato del lavoro di crescita personale e musicale che la band ha compiuto in questi anni: l’amore, l’amicizia, le esperienze della vita non sono più temi raccontati dal punto di vista privilegiato dei vent’anni, ma dagli occhi di chi sta affrontando l’inizio di una nuova fase più matura dell’esistenza.
Le canzoni del disco accompagnano l’ascoltatore in un mondo senza tempo – dalle atmosfere retrò, a tratti malinconiche – che si compone delle tante storie raccontate in ciascuna di esse, come nei classici film “ad episodi” di felliniana memoria.
Le ispirazioni per la scrittura e gli arrangiamenti sono molti: il cantautorato italiano, gli anni ’60, il mondo del cinema, da cui nasce la voglia di raccontare storie. Ma anche il pop contemporaneo, le serie TV e i social, dai quali prendere l’immediatezza del linguaggio.