HUGOLINI – HUGOLINI

“HUGOLINI”
(BMG Rights Management Italy Srl)
DATA USCITA: 12 MAGGIO 2017
“HUGOLINI” è il primo disco solista di Lorenzo Ugolini, prodotto da Enrico “ERRIQUEZ” Greppi dei Bandabardò. Musicista, cantautore e operatore culturale attivo a Firenze, Hugolini si è fatto conoscere sulla scena folk pop nazionale per la sua carriera con il gruppo “Martinicca Boison”, con il quale ha pubblicato quattro album, prodotti sempre da Erriquez, e ha calcato i palchi di tutta Italia per oltre dieci anni.
Le canzoni di “HUGOLINI” nascono dalle immagini, suggestioni ed idee, annotate istintivamente su un’agenda, nel corso della giornata, sotto forma di parole e disegni. Ad accompagnare il tutto, sonorità pop, elettroniche e tropicali tradotte attraverso strumenti acustici (l’ukulele, la chitarra, il cavaquinho, la clavietta e la fisarmonica) ed elettronici (drum machine, sintetizzatori, tastierine Casio Vintage e campionamenti).
Il disco è un viaggio musicale urbano, attraversa città e culture (Bastia, Marsiglia, Firenze, per approdare in Brasile con la particolare interpretazione del brano Acquarello di Toquino), prendendo spunto dai ritmi e dai colori del mondo, legandoli insieme con l’elettronica. E’ questa la trama musicale contemporanea che lo caratterizza maggiormente e di cui si è appropriato, come dimostra nei djset che attualmente sono una parte importante della sua attività artistica .
Hanno preso parte alle registrazioni del disco i Forrò Mior, quartetto italo-brasiliano, oggi residente a Lisbona, famoso in Europa per aver dato vita a un’originale commistione tra il “forrò pè de serra”, ritmo del nordest del Brasile, il jazz e i ritmi afro-latini.
TRACKLIST
- Semaforo
- Leggerezza
- La Java del Pavone
- (La Sua)Rivoluzione
- Damasco
- Musa
- Non andiamo d’accordo
- Alberi Sprecati
- Ritornelli d’Amore
- Acquarello
CREDITI
Produzione artistica: Enrico “Erriquez”Greppi
Pre- produzione e arrangiamenti: Hugolini – Leo Magnolfi
Tutti i brani sono registrati da Leo Magnolfi a El Sop, Sesto Fiorentino, eccetto “Acquarello” registrato da Giovanni Gasparini al SoundClinic Studio @Larione10 di Firenze, assistente Francesco Felcini.
Tutti i brani sono missati da Giovanni Gasparini al SoundClinic Studio @Larione10 di Firenze.
Masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà studio di Tredozio (FC).
Edizioni BMG Rights Management (Italy) Srl/Ph. D. Srl, eccetto “Non andiamo d’accordo” ed. BMG Rights Management (Italy) Srl/Ph. D. Srl/Materiali Sonori e “Acquarello” Parking Ed.Mus./Luci di Scena Srl/Universal Music Publishing Italy Srl/Sugarmusic Spa.
Foto e progetto grafico: Paolo Contaldo
[si ringrazia Alberto Bettinetti (zanzara) per la gentile collaborazione]
Management: Tiziana Sconocchia
Booking: Ph.D. Srl
Ufficio Stampa: Big Time
Hanno suonato:
Hugolini – piano, ukulele, clavietta, synth, programming
Ghiaccioli e Branzini – programming
Frank Cusumano – basso, ukulele, chitarra, synth, cori
Orchestrale Mariani – batteria, synth, cori
Leo Magnolfi – fischio
Alberto Becucci (Forrò Mior) – fisarmonica
Timoteo Grignani (Forrò Mior) – zabumba, pandeiro
Nicolas Farruggia (Forrò Mior) – voce, chitarra, cavaquinho
Niccolò Pacin (Forrò Mior) – triangolo
Valerio Mazzoni (Piaceri Proletari) – tomba, flicorno
Cori: Valentina Corsi, Maddalena Ugolini, Maka Metreveli, Lucia Sargenti
HUGOLINI PARLA DEL DISCO TRACCIA PER TRACCIA
Semaforo
“…lo spazio di un semaforo…” è quel luogo mentale e fisico che ci fa fermare, permettendoci di fantasticare e perderci in un flusso libero e casuale di pensieri, immagini e parole.
Piacevole a tal punto che, appena torna il verde, non si aspetta altro che un altro semaforo rosso, per riprendere tutto là dove si era lasciato.
Leggerezza
Una canzone può aiutare chi l’ascolta a sentirsi più leggero? Puro divertissement, danzabile e scanzonata; è arrangiata con un certo piglio di swing elettronico.
La Java del Pavone
Con il desiderio di scrivere in lingua italiana una particolare tipologia di chanson francaise (la Java), Java del Pavone si ispira a certe letture surrealiste (Boris Vian in primis) nelle quali la fantasia ed il colore esplodono improvvisamente da siparietti di tristezza metropolitana in bianco e nero. E’una storia che ci insegna a non avere paura.
(La Sua)Rivoluzione
Descrive un cambiamento intimo e rivoluzionario: dentro di noi avvengono infatti rivoluzioni grandi e potenti che sono e rimarranno però solo nostre, riguardando le piccole grandi cose della nostra vita.
Damasco
Questo brano è parlato, di solito nei live è il primo brano della scaletta. Con il suo testo immerge l’ascoltatore in un’atmosfera rarefatta costruita su ricordi accennati e spesso disordinati, per terminare con un beat elettronico, dance e liberatorio
Musa
Racconta i sentimenti di un pittore per la sua Musa: inizialmente semplici, descrivibili e armoniosi diventano a poco a poco, con il crescere della passione, dirompenti, complessi e ingovernabili, difficili dunque da dipingere.
Non andiamo d’accordo
Qui si descrive come le sensibilità di un uomo e di una donna possano essere tanto diverse tra loro: mentre una ragazza, fuori da un locale, parla sconsolata al suo compagno dei loro problemi di coppia, lui l’ascolta con un orecchio ma con l’altro viene distratto dalla musica proveniente dal concerto di cui ha i biglietti in tasca, ma che si sta perdendo.
Alberi Sprecati
Racconta la vita notturna di un musicista lontano dal suo amore: si rivolge a lei quando descrive la bellezza di una città che dorme, sconosciuta alla maggior parte delle persone e invece così familiare a chi fa musica. A un certo punto però la notte mostra il suo volto più oscuro: sopraggiunge timore e senso di pericolo.
Ritornelli d’Amore
Così intima, è una specie di dichiarazione di intenti del disco: “…non cerco ritornelli d’amore, ma una musica per farti ballare e mi imbarazzo se la faccio proseguire, solamente per farti divertire…”
C’era voglia di fare un disco energetico e ballabile e così forse è stato
Acquarello
Una bellissima cover di Toquinho del 1984, è nella scaletta del disco per farsi riscoprire in una veste più contemporanea e per fare da collante alle diverse anime del disco; un disco di cantautorato contemporaneo: pop, elettronico e tropicale.
HUGOLINI BIOGRAFIA
Lorenzo Ugolini (in arte Hugolini), classe 1982, è un musicista e un cantautore fiorentino.
Fin da bambino inizia ad avvicinarsi alla musica, studiando pianoforte e componendo le prime canzoni.
Durante gli anni del liceo, dopo un breve percorso dedicato alla musica irlandese, fonda nel 2002 la band Martinicca Boison, di cui è cantante, autore e compositore.
In dieci anni, dal 2002 al 2013, i Martinicca Boison pubblicano quattro album grazie all’etichetta indipendente Materiali Sonori, con la produzione artistica di Enrico “Erriquez” Greppi (Bandabardò). La band realizza, così, numerosi tour nazionali, accedendo in seguito a vari festival internazionali (Jazz&joy Festival di Worms, Ulmerzelt di Ulm, ecc).
Sono gli anni in cui Lorenzo si iscrive alla Facoltà di Scienze Politiche (Classe Media e Giornalismo), fondando inoltre l’associazione culturale La Scena Muta, tutt’oggi attiva, che si occupa di cultura e musica (www.lascenamuta.com).
Grazie anche a questa esperienza si appassiona al ruolo di Deejay e all’elettronica, portando la sua console a diventare molto apprezzata nei club della sua città.
Interprete della musica anche, e soprattutto, come veicolo di comunicazione sociale, le radici della sua espressione musicale affondano nella profonda conoscenza della materia, una passione iniziata ascoltando cantautorato italiano, world music per arrivare all’elettronica.
Dal 2006 insegna pianoforte e coordina le attività all’interno della Scuola di Musica di Settignano, in provincia di Firenze.
Terminata l’esperienza musicale con i Martinicca Boison, Hugolini inizia la sua carriera da solista, affondando le sue radici nel pop, nell’elettronica e nel tropicalismo. In particolare, condisce la propria musica con ritmi dell’America del Sud, quali samba, forrò e cumbia.
Nei testi delle sue canzoni riesce ad essere nel contempo leggero e impegnato.
In modo intimo, racconta il suo modo di guardare il mondo e la contemporaneità. E lo fa con gli occhi di uno spettatore sognante, ma inaspettatamente lucido.
Osservando, cataloga immagini mentali: fotografa, cioè, spaccati di vita, non senza ironia, e con il preciso scopo di veicolare dei messaggi ben definiti.
Non rinuncia quindi al dialogo, volutamente semplice e personale, per affrontare temi delicati ed importanti, quali l’inquinamento globale, la violenza sulle donne o la sensazione generale di paura, ombra opprimente sulla nostra attualità.
Il prossimo 12 maggio esce il suo primo disco da solista, “HUGOLINI”.