HANNO SCRITTO DI “PER ESSERE FELICI” DI MARINA REI

22 Settembre 2020

“Per essere felici” è stato presentato con interviste e recensioni sui principali quotidiani e riviste tra cui Il Messaggero, La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Giorno, Il Fatto Quotidiano, Il Manifesto, Il Giornale, Vinile, Blow Up, Raro Più, Tv Sorrisi e Canzoni, Intimità. Oltre 200 siti, inoltre, hanno parlato di Marina Rei, recensendo positivamente il nuovo album: tra questi Vanity Fair, Gq Italia, Rockol, Rockit, Timgate, All Music Italia, Artwave, Ondarock, Oaplus e moltissimi altri.

L’album inoltre è stato presentato con interviste e minilive in numerose trasmissioni televisive di qualità, come Rai1 Storie Italiane, Rai1 Settenote, Rai2 Stracult, Rai3 Lui è peggio di me, Rai5 Save The Date, Sky Arte Luce Social Club. Anche i principali telegiornali nazionali hanno intervistato più volte l’artista in occasione dell’uscita del disco e per l’uscita dei videoclip, tra cui il Tg1, il Tg2, il Tg3, il Tg5, Rainews24 e Sky TG24.

“Per essere felici”, inoltre, è stato presentato con interventi in moltissime trasmissioni radiofoniche, tra cui Rai Radio1 Music Club, Rai Radio1 In Viva Voce, Rai Radio1 Un giorno da Gambero, Rai Radio1 Sette su Sette, Rai Radio1 Musica, Rai Radio2 Rock and Roll Circus, Rai Radio2 Back To Back, Rai Radio2 Prendila Così, Rai Radio2 Le Lunatiche, Rai Radio2 Viva Sanremo, Rai Radio3 La Lingua Batte, Gr1 Rai, Gr2 Rai, Radio Lattemiele, Radio24, e in numerose altre in frequenza regionale e locale.

Hanno scritto di “Per essere felici” di Marina Rei:

“‘Per essere felici’. Un album che porta la ricerca musicale di Marina Rei verso un nuovo scenario, più personale, più intimo, più intenso, dove la voce prende la scena con una forza inedita e nuova, in canzoni che mettono insieme le molte e diverse passioni sonore della bravissima cantante e autrice romana.”

La Repubblica – intervista di Ernesto Assante dell’8 luglio 2020

“Un pezzo scritto con l’anima. Con quel senso di spigolosa presenza-assenza che carezza le corde più intime di Marina Rei. “Comunque tu” […] in fondo parla di lei. Delle sue fragilità, del vissuto che la Signora del ritmo mette in un brano concepito come una dichiarazione d’amore filiale […].”

Il Giorno – intervista di Andrea Spinelli del 21 aprile 2020

“In questo disco, il primo da sei anni di questa artista romana, c’è una sorta di bilancio artistico e, allo stesso tempo, una introduzione alla Marina Rei prossima ventura. Sarà sempre più una musa della canzone d’autore refrattaria ai compromessi del mercato e alle sirene affabulanti della discografia.”

Il Giornale – recensione di Paolo Giordano del 16 luglio 2020

“L’album si propone come una nuova testimonianza di una fase recente in cui la canzone italiana sembra aver ridato forte spazio al testo e alla parola mentre la musica si sviluppa come cornice ideale per far risaltare il quadro narrativo dei brani.  Semplicemente racconta e cerca un confronto con le emozioni, a cominciare dalla canzone che offre il titolo all’album in cui si mostra ancor più difficile sapere qual è il cammino verso la felicità.”

La Repubblica – recensione di Felice Liperi del 29 giugno 2020

Marina Rei ha avuto l’estremo buonsenso di rivolgere a se stessa una domanda che, se diventasse una prassi, ripulirebbe la scena da un bel po’ di produzioni musicali.

Il Fatto Quotidiano – intervista di Diletta Parlangeli del 14 luglio 2020

Una donna che va dritta per la sua strada, senza voltarsi indietro e rimpiangere il passato: è come si racconta Marina Rei nel nuovo album “Per essere Felici”.

Il Messaggero – intervista di Mattia Marzi del 26 giugno 2020

“Se l’unicità è il sale degli artisti, Marina Rei, è una delle più sapide e sofisticate interpreti del panorama musicale italiano.”

Intimità – intervista di Cristina Chiodi dell’1 luglio 2020

“È un disco intimo e personale con canzoni dirette e sincere, emancipazione di vari stati d’animo. Il tutto puntando su musiche asciutte, raffinate caratterizzate in particolare dal piano e dai sintetizzatori. Le liriche, mature e consapevoli, fanno leva sui sentimenti.”

Vinile – recensione di Gianni Gardon dell’1 aprile 2020

“’Per essere felici’ per venticinque anni di carriera vissuti rimanendo sempre se stessa. Anniversario festeggiato attraverso tracce che rispecchiano pienamente quella filosofia di vita, secondo la Rei, ideale per raggiungere poi lo stato mentale e fisico che tutti agogniamo.”

RaroPiù – recensione di Tonino Merolli dell’1 luglio 2020

“[…] Subito tesa ad instaurare un dialogo fluido con chi sta ascoltando, e poi nella costanza di una scaletta emotiva ed essenziale di cui si può dire tendenzialmente per stati d’animo.”

BlowUp – recensione di Christian Zingales dell’1 aprile 2020

“È composto da otto tracce nelle quali Marina Rei prosegue nel suo percorso autoriale impegnato, serio, giustamente ostinato. “Per essere felici” risulta una boccata d’aria fresca e allo stesso tempo un grido d’allarme per tutto ciò che, distratti da social e tv di flusso, ci stiamo perdendo.”

Agi.it – recensione di Gabriele Fazio del 28 giugno 2020

“L’album, registrato a casa dell’artista e concepito quasi come un diario segreto, è come una solida nave di vetro, essenziale, priva di schermanti involucri, che coraggiosamente affronta la tempesta della vita travolta dalle onde del passato ma riemergendo sempre a galla, determinata a raggiungere la consapevolezza di sé e con essa le sponde della felicità.”

Rockit – album della settimana e recensione di Doriana Tozzi del 26 giugno 2020

“Tra riflessioni sugli anni che passano e che ci portano a fare i conti con il presente e analisi del percorso, la cantautrice racconta i suoi anni muovendosi tra sonorità acustiche e testi intimisti e riflessivi, con la grazia e la classe di sempre.”

Rockol – recensione di Mattia Marzi del 13 luglio 2020

“Sincero, vero, noncurante, forte, potente, viscerale, intimo, poetico, complesso, coerente, caleidoscopico: sono solo alcuni degli aggettivi possibili per descrivere quest’ultimo lavoro di Marina Rei, “Per essere felici”.”

Meiweb – recensione di Francesca Amodio del 2 luglio 2020

“L’album più intimo e personale della sua produzione, quello che finalmente afferma a tutti gli effetti la sua personalità dirompente tuttavia troppo spesso passata inosservata, quasi in sordina, all’interno del nostro dinamico e troppo caotico mercato all’italiana. Ci parla d’amore, delle sue suggestioni e delle sue svariate impossibilità, e della complessità della vita con una semplicità talmente disarmante da renderci per forza di cose immediatamente partecipi di quello che è, senza ombra di dubbio, l’album più carico della sua intera carriera.”

Artwave – recensione di Maria Chiara Cionfi del 2 luglio 2020

“In questo gioiellino di otto piccole poesie in italiano, che ha avuto una filiera di registrazione casalinga, alla vecchia maniera, c’è tutto, e nel tutto spicca una scrittura testuale ricercata, accorta ed attenta, in cui la classe di ogni singola sillaba, soppesata, non per questo rinuncia ad un certo qual orecchiabile lirismo il quale, nella sua accezione più nobile, fa sì che le note e le parole risuonino nella testa dell’ascoltatore piacevolmente inerme e spiazzato dalla fruibilità di questo album.”

OaPlus – recensione di Francesca Amodio del 29 giugno 2020

“Marina Rei cesella le parole e le accompagna con le sue straordinarie doti da polistrumentista, facendoci invidiare il suo senso per le armonie e rimanere estasiati dalle sue raffinate scelte stilistiche. Siamo di fronte a una Donna con la D e ad una cantautrice che ha ormai raggiunto la maturità e la piena consapevolezza dei suoi mezzi, mantenendo una freschezza rara.”

Indieoteque – recensione di Alessio Gallorini del 30 giugno 2020

“Ci sono artisti che, durante la loro carriera, sono capaci di cambiare pelle più volte, dare movimento alla loro produzione che così non appare mai statica, mai già sentita. Ci sono tali artisti, è vero, ma lo è altresì anche il fatto che siano pochi a risultare credibili in ognuno di questi cambiamenti e uno di questi artisti è sicuro Marina Rei.”

AllMusic Italia – intervista di Fabio Fiume del 4 luglio 2020

“Nelle nuove tracce c’è la sua vita che, grazie a una scrittura sempre ricercata, diventa uno specchio in cui ritrovare anche frammenti della propria esistenza. Un disco molto intimo, ricco di poesia, un bel ritorno per Marina Rei. Nel complesso è un lavoro fuori dagli schemi e dalle logiche di mercato, ma colmo di aspetti che ne esaltano le qualità.”

BitSound – recensione di Fabio Gullo del 5 luglio 2020

“In questo suo voler mostrare e dimostrare che c’è anche qualcosa in più delle hit dimenticabili, Marina canta la parola che è la vera ed autentica protagonista di tutte e 8 le tracce. I testi donano il giusto peso, ma senza scivolare nella noia o nella retorica.”

Shockwave magazine – recensione di Isabella Insolia del 26 giugno 2020

“In questo disco la potenza comunicativa dell’artista si equilibra alla perfezione con le armonie sonore che molto spesso, con crescendi sonori in stile Sigur Ròs, ci abbandonano in un ascolto che coniuga al meglio il momento riflessivo con la piacevolezza dei suoni.”

Inside Music – recensione di Leslie Fadlon del 29 luglio 2020

“In “Per essere felici” c’è la Rei con tutta la sua personalità, che si racconta attraverso una produzione pura nella sua essenza, puntando sulla scrittura delle emozioni. Una prova che germoglia e fiorisce nella parola, sempre calibrata, sempre puntuale.”

Exitwell – recensione di Martina Zaralli del 10 luglio 2020

“La capacità di reinventarsi e seguire il proprio personalissimo percorso. Maturità e consapevolezza. Stile intimo e raccolto per un racconto che si dipana sui percorsi dell’introspezione. Gli affetti, gli amori, le emozioni. Questo è “Per essere felici” il nuovo album di inediti di Marina Rei.”

Metropolitan Magazine – recensione di Angela de Girolamo del 26 giugno 2020

“La scelta stilistica di Marina è quella di riportare al centro della canzone la parola, di usare la musica per costruire la cornice ideale a far risaltare il quadro, di raccontare inequivocabilmente se stessa. Leggere i testi degli 8 brani è come sbirciare nel suo diario, o nel suo animo se volete, accettare di toccare con mano piccole emozioni travolgenti, né più né meno di quelle di ognuno di noi.”

Piuomenopop – recensione di Antonio Bastanza del 26 giugno 2020

“La qualità della scrittura negli anni si è evoluta in modo impressionante sotto tutti i punti di vista e sulla scrittura è incentrato tutto il progetto di questo album. Ogni canzone trasuda sincerità e se c’è del “mestiere” è esclusivamente nella eccellente qualità dell’esecuzione su ogni strumento, voce inclusa.”

Dafenproject – recensione di Antonio Serra del 28 giugno 2020

“A 25 anni dall’uscita del suo primo album in italiano, Marina Rei è tornata con “Per essere felici” un lavoro che non solo ne celebra la carriera ma anche e soprattutto la forza come artista e donna.”

Ondarock – recensione di Francesca Ceccarelli del 5 agosto 2020

“’Per essere felici’ è un disco molto personale che è stato registrato quasi interamente a casa dell’autrice capitolina, caratterizzato da una produzione pulita e tutto concentrato sulla scrittura, per soddisfare quell’esigenza di raccontarsi in maniera totalmente trasparente e sincera, senza giri di parole o sotterfugi.”

OffTopic – recensione di Elena di Tommaso del 13 luglio 2020

“Il tipo di scrittura sviluppata in “Per essere felici” è completamente assorta e asservita al fine ultimo concepito dall’artista: piegare la componente musicale per favorire quella lirica dei testi. Grande valore assumono le parole, che però restano spicciole e fruibili. Ogni canzone mostra in maniera diretta e priva di sofisticazioni il suo messaggio. La vera forza dell’opera.”

Scè – recensione di Mario Aiello del 4 luglio 2020

““Per essere felici” prende vita dalla profonda introspezione dell’artista, che ripercorre il suo vivere più quotidiano tra riflessioni, scelte e debolezze lasciandosi andare ad un libero sfogo emotivo che sa turbare l’equilibrio emozionale dell’ascoltatore.”

Primo Ascolto – recensione di Antonio Contù del 2 luglio 2020

Come ogni disco della cantautrice, anche questo è una diapositiva dei giorni interni. Con la leggerezza di strumenti e la delicatezza della voce, la polistrumentista romana ci racconta una serenità paragonabile ad un assolato pomeriggio accarezzato dalla brezza del mare.

Uberaliendisorder – recensione di Elisa des Dorides del 10 luglio 2020

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