HANNO SCRITTO DE “LA MEJO MEDICINA”

13 Gennaio 2025

“La Mejo Medicina” è stato presentato con servizi, approfondimenti e interviste in programmi televisivi come “Musica Mia” in onda su Rai 2, “TGR Buongiorno Regione” in onda su Rai 3 e One Tv NBC, e in telegiornali come il TGR Lazio Rai e il TG di TeleAmbiente.

Trasmissioni radiofoniche nazionali e regionali hanno dedicato servizi e interviste, tra cui Rai Radio1 – La nota del giorno, Rai Radio 3 – La lingua batte, Rai Isoradio, Rai Radio1 Sport, il GR di Radio1 e Radio2, e numerose altre emittenti, come Radio Rock, Radio Magenta, Radio Roma Sound, Radio Pianeta, Radio Città Aperta, Radio Radio, ADMR Rock, Radio Smile, Radio RID 96.8.

Il disco è stato accolto con calore anche dalla stampa specializzata, da agenzie e da siti, che hanno pubblicato interviste, recensioni, articoli e approfondimenti. Tra questi, Internazionale, il Manifesto – Alias, Askanews, Adnkronos, Rainews.it, Rumore, Vinile, BlowUp, Rockerilla, Buscadero, Mescalina, Blogfoolk, Insidemusic, OffTopic, ExitWell, MEIweb, Le Rane, Extra! Music Magazine, Ondalternativa, Spettakolo.it, The Hollywood Reporter, Musica Dal Palco, Music Attitude, iMusicFun e molte altre.

HANNO SCRITTO DE “LA MEJO MEDICINA” DE IL MURO DEL CANTO:

“Chitarre morriconiane che ruggiscono su cadenze da musica popolare, patchanke slabbrate, la voce profonda di sempre a raccontare briciole di umanità offesa, ma non umiliata.”
Il Manifesto – Alias recensione di Guido Festinese del 15 febbraio 2025

“Il gruppo ha confermato una cantabilità fatta di suoni pieni e di musica solare, fra chitarre epiche, fisarmoniche rampanti, voci ora scanzonate ora drammatiche, in osmosi con la poesia e, certo, con il teatro.”
Buscadero, recensione di Francesco Caltagirone del 6 novembre 2024

“(…) una produzione più “luminosa” e sfaccettata. Rimangono i brani vivaci e trascinanti, le ballate intense, il pezzo popolaresco quasi da osteria e quello “spoken” (…)
BlowUp, recensione di Federico Guglielmi del 1° novembre 2024

“Canzoni che uniscono resistenza, fragilità e speranza, e in cui non manca mai l’amore: come quello di chi è costretto ad allontanarsi e a trovarsi Sotto N’Antro Cielo: oppure quello per le proprie origini, come nella scanzonata Come L’Antichi.”
Rumore, recensione di Maria Stocchi del 1° ottobre 2024

“Roma è ancora una volta nel cuore e nel sangue di questa band, anche se non tutte le dieci tracce sono in dialetto, come ad esempio la bellissima Aprile o l’omaggio a Pierangelo Bertoli nella cover di Eppure soffia. Ma, se ci fosse bisogno di dissipare ogni dubbio sull’appartenenza geografica e culturale di quest lavoro, basterebbe la partecipazione di Bianca “La Jorona” Giovannini che duetta con Daniele nel brano Sotto n’artro cielo. Commozione pura.”
Vinile, recensione di Alberto Menenti del 31 ottobre 2024

“Nuova linfa vitale per un sound ormai collaudato che nell’intenso La mejo medicina trova completa realizzazione (…)”
Raro Più, recensione di Tonino Merolli del 1° novembre 2024

“(…) Folk, rock, musica d’autore e canto popolare si compenetrano creando uno stile originale e fuori dai canoni. Ne La Mejo Medicina la voce di Daniele Coccia Paifelman (…) ci prende per mano per accompagnarci in un viaggio dove malinconia, rabbia, ironia e dolore vanno alla ricerca di una cura per ritrovare dignità e libertà ormai perdute.”
Rockerilla, recensione di Hengel Tappa del 1° dicembre 2024

“Al centro canzoni che inneggiano alla resistenza e all’amore, alla ribellione e alla ricerca di liberà, con la gioia di suonare per il gusto di farlo. Poetica malinconica e stile crudo tipico della band folk rock capitolina si sposano con sonorità dalle influenze elettroniche, rock e chitarroni in stile western.”
Corriere della Sera (ed.Roma), intervista di Paola Medori del 5 novembre 2024

“I nuovi filari hanno un corso tutto loro e nuovi colori, fedeli e insieme originali rispetto al passato. (…) Un disco forte e vivo, che sa di voglia di non mollare. (…) La Mejo Medicina è stata proprio non chiudersi nel proprio smarrimento e continuare ad aprirsi al mondo, alle sue storie e alle sue voci. Non perdeteli live, per un bagno di vita e pienezza.”
Mescalina, recensione di Arianna Marsico dell’8 novembre 2024

“Il Muro del canto, attraverso “La Mejo Medicina” ha riscoperto le proprie radici con un rinnovato slancio creativo, senza tralasciare quella che è sempre stata la sua forza: dare voce alla parte più autentica e pulsante della cultura popolare romana affrontando, seppur con dolore, la ricerca di dignità e libertà.”
Insidemusic, intervista di Alessia Andreon del 3 novembre 2024

“Un sound travolgente, che si muove tra folk rock e influenze nuove, mantenendo uno stile crudo e diretto. (…) Quest’opera intensa non deluderà i fan della band, e conferma Il Muro del Canto come una delle voci più originali e potenti del panorama musicale italiano.”
OffTopic, recensione di Sabrina Tolve del 15 novembre 2024

“Un album che racconta, in maniera trasparente ma non autoreferenziale, il dolore e i diversi modi di reagire ad una sofferenza. Dopo aver “messo a nudo” per molti anni i protagonisti delle proprie storie, Il Muro del Canto “razzola bene” predicando il proprio insaziabile desiderio di autenticità e i rimedi alle proprie pene. L’amore si trasforma così, in nome e fatto, ne La mejo medicina che, una volta condivisa, da rimedio personale, si trasforma in un analgesico per una collettività.”
ExitWell, intervista di Lucia Tamburello del 13 dicembre 2024

“La cultura popolare incontra la poesia, le parole delle canzoni raccontano il dolore e altre forti emozioni, ma al tempo stesso lasciano spazio alla speranza. Un album perfettamente in linea con la tradizione musicale del gruppo, un disco onesto e sincero che aprirà al Muro del Canto le porte verso un pubblico ancora più vasto. Da ascoltare ad alto volume.”
Extra! Music Magazine, recensione di Giancarlo De Chirico del 4 novembre 2024

“(…) con i vari brani di questo nuovo album, forse vogliono curarci da tutto quello che affligge il mondo, ovvero con “La Mejo Medicina”, che è la loro musica e la musica in generale. (…) La band de Il Muro Del Canto conferma la propria particolarità ed originalità, fondendo rock e folk in una maniera molto personale e portano la ‘romanità’ in tutta Italia.”
TuttoRock, recensione di Fabio Loffredo del 16 dicembre 2024

“(…) un affresco di umanità e di belle cose, che non guardano indietro perché non sono nostalgiche. Queste canzoni paradossalmente mi fanno venire una “nostalgia del presente”, perché se volessimo potremmo vivere adesso con questa visione sognante, per non soccombere alle brutture e al grigiore che ci è imposto per sopravvivere.”
MusicMap, recensione di Gilberto Ongaro del 13 gennaio 2025

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