HANNO SCRITTO DI “EREMO” DI LEPRE
Pubblicato il 19 gennaio 2024, Lepre ha presentato il suo secondo album, “Eremo”, con interviste e minilive, in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali. Tra queste, Radio 2 Social Club, in onda su Rai2 e Radio2, Luce Social Club di Sky Arte e Un giorno da renna di Rai Radio 1. Inoltre, hanno parlato del disco, attraverso speciali e interviste, emittenti come Radio Rock, Radio Popolare, Radio Cusano, Radio Venere, Radio Magenta, Radio Beckwith, Novaradio Città Futura, Radio Città Fujiko e molte altre.
Inoltre, “Eremo” ha ottenuto ottimi riscontri da parte della critica e della stampa, che gli hanno dedicato interviste, recensioni e approfondimenti sulle pagine di magazine come Robinson di Repubblica, Rumore, Raropiù, Il Messaggero, La Nazione, Corriere della Sera (ed. Roma), Il Resto del Carlino, Brescia Oggi, Il Giorno, Rockit, Exitwell, Off Topic, Sound36, Indie For Bunnies, Ondalternativa, OndaRock e Concertionline.
I singoli estratti dall’album, “Acufene”, “Vieni a prendermi” e “Regole”, sono stati trasmessi da emittenti nazionali, come Rai Radio1 e Rai Radio2, e da una moltitudine di radio regionali.
“Uscire dalla narrazione contemporanea, un po’ omologata per temi e arrangiamenti, è sempre un merito. Lepre […] racconta storie di vita, spaziando tra cantautorato e azzardi compositivi non banali. Fuori dal coro ma non dal mondo.”
Robinson di Repubblica, recensione di Andrea Silenzi, 21 gennaio 24
“Costruzioni interessanti e scelte musicali originali, insieme a una personalità ben marcata, creano uno stile estremamente personale e riconoscibile che fanno di Eremo una bella e non così inaspettata scoperta.”
Rumore, recensione di Simona Ventrella, febbraio 2024
“Le voci distorte, i suoni sporchi, i toni acidi rendono questo album interessante e invitante per chi non si ferma alla superficie delle cose e non si accontenta di melodie banali, rigide, sempre uguali a loro stesse.”
Vinile, recensione di Imma I. del 1° maggio 2024
“Eremo segue una sua traiettoria imperscrutabile ed morale, senza voler lisciare pateticamente il pelo a un pubblico”
Brescia Oggi, recensione del 25 gennaio 2024
“Il disco è caratterizzato da arrangiamenti strumentali che si spingono verso la sperimentazione. I brani sono veri e propri punti di fuga, uscite di emergenza emotive che l’artista offre a sé stesso e all’ascoltatore.“
Corriere della sera (Ed. Roma), articolo del 27 gennaio 2024
“Il riparo anti-pop di Lepre diviene così lo stordimento estroso di un processo di elaborazione tra rabbia ed entusiasmo.“
SentireAscoltare, recensione del 18 gennaio 2024
“L’album è ricco di stimoli e situazioni estemporanee che hanno trovato dimensione in studio e non si accontentano della canonica struttura della canzone, ma si muovono in territori di sperimentazione sonora conservando una naturale leggerezza pop. Grande merito di Lepre, cantautore e strumentista già di lungo corso con svariate esperienze alle spalle.”
Raropiù, recensione di Tonino Merolli, febbraio 2024
“Il secondo album di Lepre vive stratificazioni che sono specchio delle singole realtà personali. Una proposta vivace e convincente, spinta dall’istinto e voglia di miscelare generi e stili.”
Rockit, recensione di Giandomenico Piccolo, del 7 marzo 2024
“Acufene riflette sull’arte della rinuncia e, attraverso arpeggi di chitarra distorte e la ritmica incisiva, si trasforma in un invito ad accettare la vita”
La Nazione, articolo di Giovanni Ballerini del 23 gennaio 2024
““Eremo” è davvero un disco in grado di portarci lontano, almeno con la mente. C’è tutto: parola, musica, frenesia, emotività e tutta quella voglia di chi la musica non si limita a suonarla, ma la fa e la vive da anni, sentendola davvero fino in fondo dentro sé.”
ExitWell, recensione di Roberto Callipari, del 19 gennaio 2024
“Iniziare un album mentre si è in tour potrebbe sembrare azzardato, e forse lo è. Ma se quelle tracce diventano un posto sicuro, un luogo in cui isolarsi e stare bene – un eremo, appunto – allora forse si tratta di qualcosa di speciale. […] È un album pieno di energia, che emerge già dagli accordi di chitarra del primo brano, Vieni a prendermi, una ricerca di compagnia che si traduce in una richiesta di essere portato via proprio da quell’eremo da cui il cantante sta “nascosto da un po’”, per sfuggire alla solitudine.”
Off Topic, recensione di Elena Colombo del 24 gennaio 2024
““Vieni A Prendermi”, prima traccia del disco, è una dichiarazione d’amore al mondo busker, un pop d’autore dove cassa e rullante sono la parte predominante. […] “Secondo Me” e“ Calcinacci” sono due esempi della bravura che ha l’artista nel divincolarsi tra ispirate esplorazioni sperimentali e la ricercartezza dell’indie.”
Sound36, recensione di Giovanni Panebianco del 29 gennaio 2024
“Suoni, rumori, spoken word, brani grintosi in stile “Secondo me” o “Muro”, riflessivi come “Calcinacci”, le immancabili chitarre suonate da Michele Mariola e Condemi, vanno a formare armonie imprevedibili e distorte, oblique e tirate come in “Capannone” versione full band dove Lemme si scatena al suo strumento d’elezione, la batteria. […] Minimalismo, lo – fi, immediatezza dunque, ma anche il sound acustico, intimo, confidenziale di “Candela” e “Limite” che rivelano la crescita di Lepre in un disco dai molti volti.”
Indie For Bunnies, recensione di Valentina Natale del 2 febbraio 2024
“Le tracce di Eremo raccolgono l’eredità della scuola alternative italiana degli ultimi due decenni, declinandola in una maniera personalissima, tra liriche cariche di energia e schiettezza, sonorità elettriche e graffianti che danno un tono a tratti quasi-punk come in Muro, divertenti ed istrionici intermezzi che portano a fasi del disco più intime.”
Ondalternativa, recensione di Davide Capuano del 25 gennaio 2024
““Eremo” è un disco schietto, intrepido e stuzzicante, in alcuni frangenti grezzo e in altri più corposo, che non scende mai a compromessi. Lepre mostra muscoli e ragione, un connubio che non sempre viaggia a braccetto: qui accade, in modalità alquanto convincente.”
OndaRock, recensione di Cristiano Orlando del 30 gennaio 2024
““Eremo” è uno sfogo, un’invocazione, una preghiera: in una vita frenetica in cui siamo sempre a rincorrere un orologio (immaginario o reale che sia) e un appuntamento da non mancare, Lepre cerca di ricavarsi il suo tempo e il suo spazio e lo fa a suon di musica, con le canzoni stesse che diventano il suo eremo mentre le compone, il suo buen retiro dalla vita frenetica di ogni giorno.”
Concertionline, recensione di Alessio Gallorini del 19 gennaio 2024