HANNO SCRITTO DI “CORNUCOPIA” DI CARMELO PIPITONE

23 Luglio 2019

“CORNUCOPIA”

CARMELO PIPITONE

ESTRATTO DI RASSEGNA STAMPA

Carmelo Pipitone ha presentato l’album “Cornucopia”, il suo primo disco solista, con intervista e minilive a Rai Radio 1 Music Club e nella trasmissione Webnotte di Giorno su Repubblica.it ospite di Ernesto Assante. È stato inoltre intervistato dal Gr Rai.

Hanno scritto di “Cornucopia” numerosi quotidiani come Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Resto del Carlino, Il Messaggero, La Nazione. Anche molti periodici generalisti e di settore hanno recensito l’album, tra cui Internazionale, Rumore, Blow Up, Vinile, Raropiù, Exitwell.

Oltre 200 testate web hanno parlato del disco “Cornucopia”.

HANNO SCRITTO DI “CORNUCOPIA”

“Fa un certo effetto ascoltare dal vivo un talentuoso cantautore siciliano che, dopo anni di militanza e centinaia di concerti in giro per l’Italia, dopo un festival di Sanremo con la band Marta sui Tubi, dopo altre recenti esperienze artistiche, ha deciso di svuotare (il suo) sacco”.

Corriere della Sera, intervista di Andrea Croxatto del 24/11/2018

“Un protagonista della musica indie italiana”.

La Stampa, articolo di Valentina Fassio del 21/12/2018

“Un viaggio allucinato in cui il chitarrista dà sfogo alla creatività visionaria e per la prima volta mette in primo piano la propria vocalità”.

Corriere del Trentino, intervista di Fabio Nappi del 08/11/2018

“E qui si sprofonda in mezzo a qualche mesta processione in un’indefinita suburra di vicoli, “puzza di amari e piscio”, “bancali e merci in stallo” eccetera: come le città sanno essere non accoglienti. E come sa essere cupa ed energica la musica di Carmelo Pipitone da Marsala. […] E’ un viaggio molto dark folk, tra i torti del nostro tempo”.

Internazionale, recensione di Pier Andrea Canei del 16/11/2018

Il Marta sui Tubi Carmelo Pipitone ci chiede per un attimo attenzione con questi 8 gioiellini elettro-acustici dai testi personalissimi, dagli arrangiamenti sottilmente elaborati, insieme garbati e pericolosi, anche orgogliosi della propria matrice sicula”.

Blow up, recensione di Piergiorgio Pardo del 01/11/2018

“E’ un concept visionario, il diario di un viaggio in cui il nostro percorre le strade di una città e parallelamente dà sfogo all’immaginazione parafrasando la realtà, idealizzandola e fantasticando”.

Rumore, recensione di Barbara Santi del 01/11/2018

“Si tratta di un iniziale e breve, ma riuscito, saggio dell’universo musicale e letterario più intimo dell’artista siciliano […] espresso anche attraverso coinvolgente ritmicità”.

Raropiù, recensione di Tonino Merolli del 01/01/2019

Viaggio onirico tra lo stile moderno della musica elettronica e la tradizione che rievoca l’Africa Nera, scorci di Medio Oriente e antichi rituali pagani. […] Chitarre arabescanti, minacciate da distorsioni che si amalgamano perfettamente con il verismo dei testi.

Vinile, recensione di Angelo Barraco del 01/01/2019

“Musica da non consumare, canzoni che della forma canzone ne fanno stracci, creatività e intelligenza, passione e tecnica, in un fuoco d’artificio musicale che non vuole sorprendere ma giocare con la meraviglia”.

Repubblica.it – Webnotte, intervista di Ernesto Assante del 12/11/2018

“Dalla cornucopia di Carmelo Pipitone non vengono fuori solo fiori, frutti e simboli di abbondanza e prosperità. La cornucopia di Carmelo Pipitone, più che da un quadro idilliaco popolato di mitologiche figure che danzano in un mondo dove scorrono latte e miele col favore degli dei, pare venire da una rappresentazione sì classicheggiante e mitologica, ma anche sporca, umana, tribale, affollata, rumorosa, contraddittoria”.

Rockit, recensione di Letizia Bognanni del 30/11/2018

“E’ il disco d’esordio da solista di una colonna portante di un gruppo basilare ma qui Carmelo oltre a tutta la composizione, per la prima volta esibisce, la totale presenza della sua voce. E ci rendiamo conto che regge”.

Tuttorock, recensione di Pasquale Paz Scevola del 05/02/2019

“Quello che risalta subito al primo ascolto è una grande energia, impeto e passione. “Vertigini a cuore aperto”, singolo che ha anticipato l’album è l’emblema dell’intero lavoro: la parola cuore aperto rende l’idea dell’immediatezza e della spontaneità del messaggio di Carmelo e vertigini di quella instabilità che è descritta nei testi dell’album”.

Piuomenopop, recensione del 16/11/2018

“Si tratta di otto tracce che narrano il viaggio di un uomo tra i vicoli sporchi di una città. Il disco dura meno di mezz’ora, ma sono minuti densi di vertigini sonore che attingono dalle radici del folk e della mitologia per raccontare di camminate frenetiche e tribali per strade caotiche e minacciose. Verrete introdotti dolcemente da “Talè” all’interno del concept album per poi essere travolti da “Vertigini a cuore aperto”, un incalzante ipnotico rimbalzare di chitarre e racconti interrotti da cori gitani che trattano della decadenza che circonda il nostro protagonista”.

Vivamag, recensione di Gabriele Pavani del 24/04/2019

 “Il disco prende vita sulle note di “Talè”, che ha le sembianze di una preghiera che inebria ed incanta, prima di sfociare nei cori e negli echi di “Vertigini a cuore aperto”, che danza su ritmi degni di un rito legato alla magia nera. La terza traccia ha un titolo importante: ‘Il potere’ e saltella ricordando le cifre stilistiche di Vinicio Capossela”.

Nightguide, recensione di Leslie Fadlon del 23/11/2018

“Un album composto da otto brani brevi, diretti, senza grandi giri di parole. Testi quasi urgenti. […] Per quanto riguarda il sound invece è un ritorno al passato, alle atmosfere dei primi “Marta sui Tubi”, in una mixology di progressive d’avanguardia e folk.”

Inside Music, recensione di Fabiana Criscuolo del 16/01/2019

“Carmelo Pipitone in tutte le avventure musicali che ha intrapreso ha sempre imposto il suo tocco e il suo stile inimitabile, tanto che il suo modo di suonare la chitarra è diventato un marchio di fabbrica a lui strettamente riconducibile. Questo disco d’esordio come solista suscita interesse e attenzione. Gli 8 brani, brevi e intensi, regalano 22 minuti di musica assolutamente di qualità; la musica che ne scaturisce è suonata con passione, concreta e carnale”

Sound36, recensione di Claudio Prandin del 28/01/2019

“A Pipitone interessava lasciare all’ascoltatore un messaggio forte, un’impronta decisa e affilata. C’è riuscito con assoluta naturalezza, brio, estro e quel carisma che da sempre è in grado di emanare”.

IndieForBunnies, recensione di Gianni Gardon del 17/12/2018

“Sublimi trame sonore, un infinito mix di arpeggi impetuosi e di linee melodiche in tempi dispari. Dal punto di vista vocale stupisce la capacità dell’ex chitarrista dei Marta sui tubi di offrire un disegno frastagliato, una sequenza di graffi profondi, un carisma che ricorda i più grandi crooner americani. […] La cornucopia di Pipitone è letteralmente il corno dell’abbondanza perché offre all’ascoltatore una varietà di input, di immagini sonore e di spunti suggestivi che non possono non stupire. I pezzi del disco scivolano via come una meravigliosa cascata”.

Vivalowcost, live report del 21/12/2018

“Ogni singolo brano smuove l’anima dell’ascoltatore immergendolo in un turbine emozionale […]. L’elemento elettronico sopraggiunge quando necessario, senza risultare invasivo, creando un’atmosfera sempre suggestiva. […] Cornucopia è “un’esperienza musicale”, una storia che Pipitone ha voluto raccontare, un microcosmo”.

Nucleo art-zine, recensione di Luigi Marotta del 03/12/2018

“Cornucopia è un disco intenso, originale e per niente monotono, sia nei testi che nel sound si evince da subito il suo essere viscerale e sanguigno: folk, rock e prog coesi e tenuti insieme da una voce ruvida e profonda. In tutto il disco la chitarra di Pipitone affianca e sorregge la profonda intimità del cantato. Cornucopia è […] un concept album in cui Pipitone rivela la sua visione senza veli e si rivela un artista completo”.

Underground, recensione di Marcella Muglia del 08/05/2019

“Un tocco di chitarra unico, che riconosci fin dal primo arpeggio e pensi: questo è Carmelo Pipitone. È esattamente questo il primo pensiero che viene in mente ascoltando Cornucopia, un lavoro che rispecchia in pieno chi lo ha composto”.

Shiver, recensione del 19/02/2019

“Carmelo Pipitone si conferma in questo primo tour in solitaria un grande performer, complice la sua straordinaria bravura come chitarrista”.

Rock and More, live report di Valeria Carletti del 04/12/2018

“Come per ogni album da solista, viene spontaneo chiedersi: “Ce n’era proprio bisogno?”. La risposta è sì, perché Pipitone è riuscito a trovare uno stile personale e convincente, mantenendo gli aspetti che lo avevano fatto apprezzare nei Marta sui Tubi e negli altri suoi progetti, su tutti l’abilità e la creatività chitarristiche. In sintesi, un disco strano, originale, intenso”.

Blunotemusic, recensione di Gabriele Rota del 08/01/2019

“E’ un disco “esplicito” quello di Pipitone, che non nasconde vibrazioni e storture, che mette in piazza lo sporco della mente, come farebbe un Capossela ma in modo decisamente più incazzato, anche a livello sonoro”.

Tracks, recensione di Fabio Alcini del 14/01/2019

“Cornucopia è attualità, è critica, è consapevolezza del mondo in cui ci troviamo. All’interno vi sono temi sociali, politici e religiosi, tutti insieme: il bene e il male in unico vaso, la Cornucopia. È il racconto di un condannato a morte, che vaga tra otto brani legati tra di loro attraverso un filo comune; insomma, una sorta di concept album. Un personaggio bipolare, che salta da un testo all’altro e che per ognuno cambia umore restando sempre negativo. A testimonianza della realtà che troviamo ogni giorno e che dobbiamo affrontare. Una critica al potere, a chi strumentalizza l’immigrazione per fini propri e una singolare visione della religione”.

Blunotemusic, intervista di Manuel Vieni del 29/01/2019

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