HANNO SCRITTO DI “996 – LE CANZONI DI G. G. BELLI” di ARDECORE

10 Novembre 2022

996 – LE CANZONI DI G. G. BELLI

ARDECORE

ESTRATTO DI RASSEGNA STAMPA

Con “996 – Le canzoni di G.G. Belli” gli Ardecore sono stati ospiti in diversi programmi nazionali, presentando il nuovo disco con intervista e minilive in molteplici occasioni a Rai Radio1 Music ClubRai Radio2 Social Club, in onda su Radio 2 e su Rai 2Save the Date in onda su Rai 5Rai Radio3 La Lingua batte e all’interno di Metropolis in diretta streaming su La Repubblica. Il progetto è stato presentato anche con puntate monografiche su Radio Popolare Network, che lo ha eletto disco della settimana, Rai Radio Live Setlist e con interviste in moltissime altre emittenti in frequenza regionale e locale, oltre che su diversi telegiornali tra cui Rainews24TGR Lazio e nel tg di TV2000.

“996 – Le canzoni di G.G. Belli” ha ottenuto ampi consensi e riscontri da parte delle principali testate nazionali e di settore con interviste e recensioni entusiaste sulle pagine de Il Venerdì de La RepubblicaIl MessaggeroIl ManifestoIl GiornoBlow Up, Buscadero, RollingStoneSentireascoltare, Tuttorock, Ondarock , The Wom , Mescalina, Rockit, e moltissime altre.


Hanno scritto di “996 – Le canzoni di G.G. Belli” (doppio album e libro) di Ardecore

Le storie scelte dagli Ardecore riportano a una Roma papalina, popolare, che ancora non ha visto le mutazioni arrivate dopo Porta Pia. Storie di miseria, di ribellione e di sottomissione forse inconsapevole, di superstizioni e di dignità, di morte e religione, che risuonano come premonizioni di un futuro in cui tutto cambia e, in fondo, non cambia quasi nulla.

Vinile – recensione del 31 gennaio 2023

” […] Un vero e proprio laboratorio creativo, una fucina di idee e di invenzioni che hanno come tema portante la rielaborazione e l’attualizzazione della romanità in tutte le sue forme, incrociandola con sonorità inconsuete”

Il Venerdì La Repubblica – intervista di Andrea Silenzi del 13 maggio 2022

La superband capitana dal cantante e chitarrista Giampaolo Felici […] negli anni ha dato spessore e importanza culturale alla musica popolare capitolina.

Il Messaggero – Edizione Nazionale – intervista di Mattia Marzi del 3 giugno 2022

Il risultato è esaltante, un folk blues suonato e arrangiato in maniera sublime. Un perfetto omaggio a un “mutamento” della Roma “perduta”.

Il Manifesto – Alias – recensione dell’11 giugno 2022


Nel primo volume di 996 musica 16 dei suoi sonetti, trovando a questi racconti di un quotidiano immutabile nel tempo una cornice sonora visionaria e di grande lirismo, messa a punto con una seria di musicisti di primissimo livello […] Ne è venuto fuori un affresco policromo.

Buscadero – recensione di Lino Brunetti dell’1 giugno 2022

[…] Il trattamento in chiave personale effettuato con competenza, sensibilità e autentica passione ne esalta l’essenza più pura e profonda, con risultati di straordinario spessore.

Blow Up – recensione di Federico Guglielmi dell’1 giugno 2022

Gioachino “996” Belli (1791 – 1863) nobilitò il vernacolo romanesco e lo rese lingua.

A questa lingua gli Ardecore di Giampaolo Felici, depositari modernissimi della tradizione musicale romanesca, hanno prestato la loro musica, il loro dark folk fatto di oscurità, ballate di western capitolina.

Rumore – recensione di Andrea Prevignano dell’1 giugno 2022

[…] Alle sedici canzoni/poesie del primo volume, il secondo ne aggiunge altre dodici, formando infine un affresco poetico e musicale di valore artistico.

Buscadero – recensione di Lino Brunetti dell’1 novembre 2022

[…] Una città come Roma sembra voler sempre fare a meno di una sua spiritualità, religiosa o laica che sia. Probabilmente non c’è mai stata nella storia della musica un’operazione del genere dedicata al suono di una città.

Rolling Stone – intervista di Giovanni De Stefano del 9 giugno 2022

Gioachino Belli ha modellato la cultura romana ed italiana con i suoi sonetti, una figura modernissima che teneva assieme turpiloquio, timor di Dio e satira alla Monicelli. Gli Ardecore gli hanno dato una nuova veste, perché abbiamo ancora bisogno di lui.

Rockit – recensione e intervista di Giorgio Moltisanti dell’8 giugno 2022

Un disco riuscito non solo, ovviamente, per le parole, ma anche per l’apporto fondamentale della musica e degli arrangiamenti, che confermano la band romana come la seminale fautrice del recupero e rivisitazione della tradizione popolare romanesca in chiave riattualizzante: una capacità di utilizzare la tradizione con profondo rispetto ma per andare oltre di essa e farla brillare di nuova vitalità.
Sentireascoltare – recensione di Massimo Onza del 14 giugno 2022

 
[…] Un lavoro fuori dal tempo, un quadro di una Roma che non c’è più che vede musicati magistralmente sonetti in lingua romanesca venuti al mondo sì nel diciannovesimo secolo ma dall’inquietante attualità, in primis “Er negoziante fallito”. L’essere riusciti a dare un volto musicale a liriche dialettali senza snaturarle fa di questo progetto una perla da conservare negli annali della cultura non solo romana ma di tutto il nostro Paese.

Tuttorock – recensione di Marco Pritoni del 27 ottobre 2022


I sonetti vengono cantati nella loro integrità, verso per verso, da Felici, senza essere stravolti ai fini della forma canzone, a supportarli è un’impalcatura musicale prevalentemente acustica, in cui si avvicendano scene più movimentate (il ciclo dei tre componimenti “Er zagrifizzio d’Abbramo”), distorsioni (“Er decoro”, “La carità”) e processioni folk tra i vicoli trasteverini (“L’aribbartato”, “Uno mejo dell’antro”).

Ondarock – recensione di Alessio Belli del 6 giugno 2022


A band conferma ancora una volta una definitiva maturità, che prende forma in un eclettismo ed equilibrio sonoro non comuni. Le diverse matrici e provenienze artistiche dei musicisti si compenetrano e si amalgamano in una ricetta in cui gli ingredienti possiedono personalità e identità riconoscibili e contribuiscono alla resa sonora dell’evento.

Ocanerarock – live report di Giulio Marino del 9 ottobre 2022

La voce di Felici interpreta alla perfezione lo spirito di un popolo romano, dolente e acuto, resistente e indomito, viscerale e riflessivo, come nell’originale mix di indie e folk

Mescalina – recensione di Laura Bianchi del 27 luglio 2022

Gli Ardecore sono riusciti nella straordinaria impresa di lasciare inalterati i 16 sonetti scelti per il loro primo disco. Li hanno musicati in una forma che tiene rispetto della struttura metrica ed è lontana da quella della musica italiana tradizionale

The Wom – intervista di Pietro Cerniglia del 4 luglio 2022

[…] A suggellare la “romanità” non è solo la fonte di ispirazione dei brani di tutto il repertorio Ardecore. È quella noncuranza sorniona e ironica con cui Giampaolo presenta ogni canzone tra un’accordatura e un’altra. È quel riuscire a scherzare su tutto, d’altro canto Roma è la città delle Pasquinate, le satire sui potenti appese alla statua di Pasquino che non guardavano in faccia nessuno

Mescalina – live report di Arianna Marsico dell’8 giugno 2022 

La fedeltà filologica dell’operazione (ricordiamolo: i sonetti non vengono adattati e ricomposti per una forma canzone, bensì riproposti riga per riga nella forma originale e integrale) non rende monotono l’ascolto, che tra la marcia de “La providenza”, le tinte spagnoleggianti di “Er coronaro” e l’omaggio deragliato in “Er vino” saprà come allietare l’ascoltatore.

Ondarock – recensione di Alessio Belli del 12 ottobre 2022

I brani scorrono potenti e intimi e la bravura di tutti e 8 i membri della formazione fa volare via i tre quarti d’ora concessi al gruppo romano con molto piacere.

Extramusic Magazine – live report di Marco Andreoni del 3 agosto 2022

 
Teatrale, solenne, profondo non solo nei testi, ma nella ricerca di un’unione fra musica e parole. L’operazione di dare valore a delle parole non proprie è se si vuole ancor più difficile, perché è necessario adattarsi, valorizzare e farsi valorizzare. “996 – Le Canzoni di G. G. Belli – Vol. 1” ci riesce benissimo.

The Soundcheck – recensione di Nicolò Angel Mendoza del 3 giugno 2022


Gli abiti che gli Ardecore costruiscono intorno a testi letterari e della tradizione sono originali invenzioni pensate per valorizzare forme e caratteristiche di chi li indossa, aggiungendo musica alla musica e stimolando sia l’ascolto che una curiosa lettura di approfondimento.

Rocknation – recensione di Marco Zanchetta del 28 giugno 2022 

Affrontare il corpus di Gioacchino Belli e donargli nuova linfa è un’impresa non da tutti, ma Felici riesce nell’arduo compito circondandosi di musicisti dalle influenze più disparate, ma che funzionano come una vera e propria orchestra.

Lester Roma – recensione di Angelo D’Elia del 17 luglio 2022

Rock bonariamente psichedelico, folk, blues (“Caino” in particolare) echi western si rincorrono brano dopo brano in versioni sincere, cantate col cuore in mano e la passione di chi queste storie le vive sulla propria pelle. […] Progetto pregevole quello degli Ardecore, che merita un ascolto attento.

Indieforbunnies – recensione di Valentina Natale del 14 ottobre 2022

La monumentale operazione di Giampaolo Felici & soci, oltre a costituire un ulteriore, importante tassello del coerente percorso di ricerca musicale e culturale dell’ensemble, ha il merito di mostrare la straordinaria attualità di un poeta come Belli, autore di versi immortali perché risultano tuttora, nel ventunesimo secolo, pungenti, cinici e disincantati.

Impattosonoro – recensione di Maria Macchia del 3 Novembre 2022

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