GIORGIO MORETTI – QUASI MAI

23 Febbraio 2021

“QUASI MAI”

(Camarilla / distr. Believe)

È IL DISCO D’ESORDIO DI

GIORGIO MORETTI

data di uscita: 19 febbraio 2021

È uscito il 19 febbraio 2021 “QUASI MAI” il disco d’esordio di GIORGIO MORETTI.

L’album vede la direzione artistica e la produzione musicale di Meiden, eclettico musicista romano, con una carriera avviata nel mondo della EDM e già produttore di alcuni brani contenuti nel disco “Musica per bambini” di Rancore.

“Quasi mai” è stato anticipato dai singoli “Serio?!” e “Radical Love”, brano con cui, lo scorso dicembre, l’artista è stato selezionato tra le nuove voci che hanno trovato spazio nel programma Esordi su Rai Radio2.

Link al videoclip “Radical Love” su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=0AfVqx2Peu4

Ventiquattro anni, Giorgio Moretti è uno dei nuovi nomi della fucina autoriale romana. Canta la propria età in maniera lucida e lineare, con tutti i sogni e le speranze ma anche con le amarezze proprie della sua generazione. Tre anni a Torino a studiare scrittura creativa e sceneggiatura gli conferisce la ricchezza di immagini con cui costruisce le proprie storie fatte di testi diretti e mai banali. Il resto lo fa una formazione musicale ampia che si concretizza in nove brani con un gusto per la melodia, dai sapori contemporanei, contaminati di elettronica gentile, chitarre a disegnare contrappunti e una ritmica essenziale.

GIORGIO MORETTI PARLA DEL DISCO “QUASI MAI”

Ero al mare, un giorno di giugno, quando ho visto un bambino passeggiare da solo sul bagnasciuga al tramonto. Non avevo con me una macchinetta fotografica, allora ho preso il mio telefono e ho deciso di immortalare quel momento. Ancora non lo sapevo, ma quella foto, rivista qualche mese dopo, sarebbe diventata la copertina dell’album “Quasi mai”, il mio primo disco composto da nove tracce, che ho iniziato a comporre durante la quarantena. E forse quell’immagine descrive meglio di qualsiasi altra parola il senso che ho cercato di dare a questo lungo lavoro: è l’idea di abbandonare quell’età dell’innocenza, pura e senza tempo, per affacciarsi ad un mondo in cui le cose hanno una fine e possono tramontare.

“Quasi mai” è in uscita per Camarilla, nuova realtà indipendente romana, factory che raccoglie non solo nuove proposte del panorama musicale attuale, ma anche produttori musicali e creativi di vario genere, in un sinergico team a sostegno dei propri artisti.

TRACKLIST “QUASI MAI”

1 – Alba

2 – Lolita

3 – Manuale per giovani astronauti

4 – Radical Love

5 – Napoli

6 – Serio?!


7 – 16:9


8 – Ptr


9 – Ucciderci

Label: Camarilla

Distribuzione: Believe

Ufficio Stampa e Promozione: Big Time

Edizioni Musicali: Big Time Edimusica

CREDITS ALBUM

Testi e voce: Giorgio Moretti
Produzione Musicale: Mattia Crescini “Meiden”
Rec, Mix and Master: Matteo Piantini “mixedbynom”
Chitarrista addizionale sui brani Alba, Lolita, Napoli, Serio?!, Ptr: Alessandro Dell’Olio

GIORGIO MORETTI PARLA DEL DISCO BRANO PER BRANO

01_ALBA

Questo album, ma più in generale questa storia, nasce dall’alba: quel momento in cui, dopo il buio, riesci a vedere i primi contorni delle cose. La luce, quella che emana il sole come quella che può emanare una persona, disegna gli oggetti e li rende finalmente visibili per poterli raccontare.

02_LOLITA

“Lolita” è nata dopo aver conosciuto da vicino una vicenda che poi è diventata un fatto di cronaca nazionale. Nel giocare con il doppio nome Lola e Lolita, ho cercato di raccontare cosa può significare, in un certo momento della propria vita, vivere in due universi così distanti e in contrasto tra loro.

03_MANUALE PER GIOVANI ASTRONAUTI

Pensavo ad una ninnananna quando ho scritto questa canzone. Una ninnananna pronunciata da un padre a un figlio che sta crescendo senza poterlo comprendere. La strumentale prevalentemente acustica mira a creare questa atmosfera di semplicità, che serve a dare maggior peso alla promessa contenuta nel testo: quella di proteggere, anche da lontano, un sogno e far sì che possa avverarsi nel futuro.

04_RADICAL LOVE

“Radical Love” è un pezzo nato e finito in un secondo nella mia testa, come nascono e muoiono quelle storie d’amore per una passante che cammina da sola sull’altro lato della strada e che, per un momento, ci lascia immaginare un futuro diverso insieme a lei. Eppure, alla fine, quella strada non l’attraversiamo mai. E non perché ci manchi il coraggio, ma perché, a volte, preferiamo viaggiare con l’immaginazione. 

05_NAPOLI

Nelle prime due parole del testo è contenuto il titolo dell’album, “Quasi mai”. Sono due parole che quando mi sono venute in mente hanno avuto un grande effetto su di me e attraverso questa canzone ho cercato di dare loro significato. “Napoli” parla, quindi, di delusioni e disillusioni e di come tutto il mondo sembri spegnersi quando proviamo queste sensazioni. Ma parla anche di come questi momenti facciano nascere nuove consapevolezze.

06_SERIO?!

‘Serio?!’ è e vuole essere una canzone ambigua, come ambiguo è il suo titolo. È un testo malinconico, ma su una base dance, che prende spunto dalla disco music e dal funky.

È un pezzo dance, ma in un momento in cui nessuno può ballare, se non a casa propria. È la relazione di opposti e contraddizioni tipici di chi ha 23 anni e inizia a capire di avere un passato e ancora non sa di che colore è il futuro.

07_16:9

Oltre alla musica, un’altra mia grande passione è quella per il cinema. “16:9” vuole essere, infatti, una canzone cinematografica, che parla di quelle emozioni così forti che hanno il potere di trasformarsi in immagini, proprio come accade al cinema. È anche un desiderio, forse: quello di riuscire a osservare il mondo in un “formato” diverso.

08_PTR

È il pezzo più vecchio dell’album e forse anche quello più diretto. Se rileggo il testo mi sembra infatti di leggere una vera e propria confessione a quello che è il mio migliore amico. E quello che questa confessione vuole esprimere è che possiamo pensare al sentimento d’amore in infinite declinazioni, perché, come è scritto nel testo, si può “amare anche senza baci sulle labbra”.

09_UCCIDERCI

Questo brano è un esperimento musicale: insieme al mio produttore Meiden abbiamo provato a creare un’atmosfera lo-fi, che rispettasse il modo sincero ma scanzonato con cui parlo di una storia d’amore ormai finita. Insieme a “16:9” è, forse, la strumentale su cui abbiamo sperimentato di più. Il titolo, così come tutta la canzone, mi sembrava il modo giusto per la conclusione di questo lungo racconto contenuto nell’album: è la consapevolezza della fine di un capitolo, che riletto guardando indietro mi aiuta a capire meglio quello che accadrà d’ora in poi.

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