FABRIZIO SAVINO


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Fabrizio Savino è un chitarrista di grande potenzialità, che fa della passione e della ricerca i suoi fondamenti culturali, oltre che stilistici. E’ affamato di suoni, di contrappunti, di cambi di passo ritmico e melodico, ma allo stesso tempo è capace di misura e pieno controllo dinamico, unito ad un completo affiatamento con il resto del quartetto.



BIOGRAFIA

Nato a Bari il 1 Aprile 1981, si dedica professionalmente allo strumento dal 1998. Studia e si diploma presso la Percentomusica (Roma) sotto la guida di: Fabio Zeppetella, Umberto Fiorentino, Nico Stufano, Franco Ventura, Stefano Micarelli, Massimiliano Rosati, Massimo Moriconi,  Stefano Fresi , Massimo Carrano, ecc…

Segue inoltre, vari stage:Joe Diorio, John Scofield, Mike Stern, Dario Deidda.

Nel 2010 frequenta i seminari di Tuscia in Jazz, studiando e suonando con: Kurt Rosenwinkel, Dado Moroni, Antonio Sanchez, Tony Monaco, David Liebman, Gegè Munari, Giorgio Rosciglione, Eddie Gomez, Antonio Ciacca, Flavio Boltro.

Dal 2009 ad oggi, si muove spesso verso New York dove ha l’opportunità di suonare con numerosi musicisti americani. Parallelamente approfondisce gli studi, privatamente, con Peter Bernstein e Mike Moreno.

Nel 2011 lavora come assistente di Kurt Rosenwinkel durante i seminari del Tuscia in Jazz.

 

Dicono di lui: …Stilisticamente ispirato da John Scofield, dotato di ottima tecnica e capace di esprimere un linguaggio jazzistico fresco e seducente, Fabrizio Savino – che si è da poco messo in mostra con l’album autografo Metropolitan Prints – è uno dei migliori giovani in circolazione. (Roberto Paviglianiti, All About Jazz)

 

…il linguaggio improvvisativo è ormai ben formato e le sue composizioni hanno una certa freschezza ed originalità con uno sguardo rivolto anche alla musica della nuova generazione; gli arrangiamenti sono interessanti e non scontati. (F.Zeppetella – Italian Jazz Guitarist).

 

…Quello che ho notato da subito in Fabrizio è una visione musicale che gli permette di utilizzare con gusto ingredienti eterogenei, cosa che gli riesce bene anche perché i sui lati di compositore si affiancano con naturalezza a quello di strumentista…. Fabrizio miscela suoni e colori che lasciano emergere le sue influenze filtrate dalla sua sensibilità. (U. Fiorentino – Italian Jazz Guitarist).

 

Nel 2009 pubblica il suo primo album da solista “Metropolitan Prints” per AlfaMusic con Luca Aquino come ospite, riscuotendo ampi consensi in Italia e all’estero.

Inoltre fonda il collettivo di improvvisazione radicale interdisciplinare Mediterraneo Radicale insieme al sassofonista barlettano Pasquale Calò, collettivo che ad oggi è attivo in Piemonte, Puglia, Emilia Romagna, con oltre 200 artisti aderenti tra le varie sezioni (musicisti, attori, dancer, visual maker, vj, art performer,ecc.).

Nel 2010 viene selezionato con il Fabrizio Savino “In Trio” al concorso European Jazz Contest, indetto dalla Saint Loius, ed è stato finalista al premio Jimmy Wood Award nell’ambito della manifestazione Tuscia in Jazz 2010, riscuotendo ampi consensi di pubblico e dagli addetti al lavoro.

Nel 2011 vince il primo premio come Miglior Chitarrista al Jimmy Wood Award nell’ambito della manifestazione Tuscia in Jazz 2011 ed il terzo posto con il Fabrizio Savino 4et. Ha suonato con: Flavio Boltro, Antonello Salis, Gegè Munari, Giorgio Rosciglione, Luca Aquino, Boris Savoldelli, Tony Monaco, Raffaele Casarano, Alberto Parmegiani, Antonello Sorrentino, Tony Cattano, Pasquale Calò, Aldo Bagnoni, Pippo Matino, Fabio Zeppetella, Ettore Carucci, Luca Almenno, Marcello Nisi, Giuseppe Bassi, Giorgio Distante, Matteo Bortone, Gaetano Paripilo etc…

Suona inoltre in vari jazz festival: Villa Celimontana, Tuscia in Jazz, Ronciglione Spring Festival, Locomotive Jazz Festival, Phonetica Jazz Festival, Bari in Jazz.

 

ARAM è il suo secondo disco.

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