DIODATO: ” E FORSE SONO PAZZO”

10 Aprile 2013

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DIODATO

“E FORSE SONO PAZZO”

(LE NARCISSE – Distr. GOODFELLAS)

Esce la nuova edizione dell’esordio discografico di DIODATO, “E forse sono pazzo”, con l’aggiunta del brano  “BABILONIA” in gara al 64mo Festival di Sanremo nella sezione nuove proposte.

La partecipazione al Festival di Sanremo di DIODATO è arrivata a conclusione di un percorso partito dalla pubblicazione, lo scorso Aprile,  del cd di esordio  “E forse sono pazzo”, passando per la colonna sonora del nuovo film di Daniele Luchetti “Anni felici”  con l’unica cover del disco (Amore che vieni, amore che vai di Fabrizio De Andrè), e la vittoria allo scorso Medimex del premio “Artista dell’anno” indetto dalla piattaforma musicale on demand Deezer.

DIODATO con la sua opera prima è riuscito a sintetizzare la melodia del bel paese con il graffio del rock d’oltremanica, pubblicando un disco con cui si è imposto all’attenzione generale come uno dei più interessanti nuovi cantautori rock.

Dal disco sono stati estratti due singoli ed altrettanti video: “Ubriaco” e “Amore che vieni amore che vai”, rilettura del classico di Fabrizio De Andrè, unica cover del disco, inclusa nella colonna sonora del film “Anni felici” di Daniele Luchetti.

“Babilonia”, presente in questa nuova edizione, è anche un video, visibile a questo link

 

TRACKLIST

 

MI FAI MORIRE

UBRIACO

MA CHE VUOI

E FORSE SONO PAZZO

I MIEI DEMONI

PANICO

CAPELLO BIANCO

PATOLOGIA

AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI

SE SOLO AVESSI UN ALTRO

E NON SO NEANCHE TU CHI SEI

GLI ALBERI

BABILONIA (*)

 

(P) 2013 Le Narcisse, distribuito da Goodfellas su Licenza Le Narcisse.

(*) (P) 2013 Le Narcisse, distribuito da Goodfellas su Licenza ETNAGIGANTE S.r.l.

Tutti i brani sono scritti da Diodato eccetto Amore che vieni, amore che vai scritta da Fabrizio De André. Arrangiati da Diodato, Daniele Fiaschi, Duilio Galioto, Danilo Bigioni, Alessandro Pizzonia e Daniele ‘ilmafio’ Tortora.

Prodotto, registrato e mixato da Daniele ‘ilmafio’ Tortora.

Registrato presso il Clivo Studio, Roma e il Nowhere Studio, Roma.

Musicisti presenti nel cd:

DIODATO – voce, cori, fischi, interferenze vaticane, aqua bells, pianoforte e batteria,

DUILIO GALIOTO – wurlitzer, interferenze vaticane, organo, pianoforte, mellotron, ms20 e cori

DANIELE FIASCHI – chitarre elettriche, chitarra acustica, chitarra magica e cori

DANILO BIGIONI – basso e cori

ALESSANDRO PIZZONIA – batteria, tamburello, percussioni e cori

DANIELE “ILMAFIO” TORTORA – shaker, programmazione, chitarre elettriche, vs200 iPhone, tastiere e cori;

SIMONE DE FILIPPIS – toys, simonizer

ANGELO MARIA SANTISI: violoncelli

www.diodatomusic.it

www.youtube.com/antoniodiodatomusic

 

 

GUIDA ALL’ASCOLTO DI “ IO FORSE SONO PAZZO” DI DIODATO

MI FAI MORIRE: Il desiderio cieco a riempire la testa di immagini e ad affamare mani sempre più impazienti. Un istinto primordiale da cui tutto ha inizio, anche questo disco.

UBRIACO: L’uomo e il vino a nutrire il suo ego e le sue paure. La violenza dell’indifferenza, del non voler sentire, dello sguardo altrove ad ignorare la bellezza vicina, dell’ubriacarsi di se stessi, ma raccontata come una favola, come una storiella da buonanotte. Un piccolo tributo alla canzone italiana di qualche anno fa.

MA CHE VUOI: Canto per sanguisuga, per colui crede d’essere Cristo in terra. Ma sei davvero pronto al sacrificio o saremo ancora noi a portare la tua corona di spine?

E FORSE SONO PAZZO: I compromessi, i silenzi, le convinzioni in un rapporto. Un viaggio in cui si ha spesso la sensazione di allontanarsi da se, di divenire altro, involontariamente. La rabbia e lo stupore dinnanzi a tale impotenza piantano il seme di una follia in cui si finisce col riconoscersi.

I MIEI DEMONI: Ancora l’alcol ma questa volta con il solo compito di distruggere ciò che hai preparato con cura. Il Caronte che ti conduce dinnanzi ai tuoi demoni. –

PANICO: Preferire il panico dell’incertezza al tedio di una vita imposta. Un crescendo rock’n’roll, un rotolare sempre più rapido in cui panico e adrenalina si mescolano in una miscela esplosiva.

CAPELLO BIANCO: Il primo capello bianco. La scoperta della fragilità umana sul viso ancora giovane. Il voler illudersi che invecchiare significhi sempre maturare. –

PATOLOGIA: Storia di una patologia. L’ordine delle cose ad alleviare malumore e disordine esistenziale.

AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI: Un tributo a Fabrizio De André. Sentire quelle parole tue e sapere che non potresti dirle meglio. Lasciar uscire il fiume di emozioni che quelle parole suscitano.

SE SOLO AVESSI UN ALTRO: La paura e il desiderio dell’altro, del tradimento e dell’abbandono.

E NON SO NEANCHE TU CHI SEI: La vita che sorprende. Un incontro e ciò che è ancora sconosciuto diviene il centro di tutto.

GLI ALBERI: Gli uomini come gli alberi. Radici che li ancorano al terreno e rami rivolti al cielo. La terra a dare nutrimento e stabilità ma anche a mortificare il nostro desiderio d’etereo.

BABILONIA :  Ognuno ha la sua assurda Babilonia. Ci sono momenti della vita in cui ci sentiamo in trappola, in cui piccole o grandi difficoltà ci impediscono di vivere al meglio. Ci sono passioni che hanno una forza spiazzante ed inesorabile, capace di creare squilibri, senso di smarrimento e di impotenza ma anche di distruggere le gabbie in cui, molto spesso, siamo noi stessi a rinchiuderci. “Babilonia” parla appunto di questo, di quei momenti bui e freddi illuminati e scaldati improvvisamente dal fuoco della passione che, bruciando, lascia un segno indelebile. Dei passi da seguire in un labirinto innevato con la paura e la cieca speranza che siano quelli giusti, quelli capaci di renderci liberi.


 

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