CRISTINA DONÀ – deSidera

3 Dicembre 2021

“deSidera”

È IL NUOVO ALBUM DI INEDITI DI

CRISTINA DONÀ

(Fenix Music / The Orchard)

data di uscita: 3 dicembre 2021

In formato CD e Vinile

A distanza di sette anni dall’ultimo disco di inediti, CRISTINA DONÀ pubblica il nuovo album “deSidera”, in uscita il 3 dicembre.

Anticipato dai primi estratti “Desiderio” e “Colpa”, “deSidera” segna il ritorno di una tra le cantautrici più stimate del panorama musicale italiano, punto di riferimento e figura ispiratrice per le nuove generazioni di musicisti.

Link al videoclip ufficiale di “Desiderio (Cannibal Version)”: https://youtu.be/HN8QKoljk-4

Link al videoclip ufficiale di “Colpa” su YouTube: https://youtu.be/B3TqZ6Wboi8

“deSidera” – IL DISCO

L’atteso lavoro discografico, che vede la luce dopo una fortunata campagna crowdfunding, gravita intorno al tema del “desiderio”, che cuce i brani con un sottile filo rosso. Il desiderio come motore indispensabile delle nostre vite, ma anche fonte di un incolmabile vuoto, di un’insoddisfazione perenne che porta con sé le sue conseguenze. Il titolo stesso indica liberamente l’etimologia della parola desiderio, letteralmente “mancanza di stelle”.

“deSidera” si presenta come un album aspro e multiforme, dai tratti marcati, dalle pennellate forti, stratificato e certamente identitario, frutto di un lavoro meditato e accorto. Le parti musicali sono scritte, ancora una volta, a quattro mani col musicista e produttore Saverio Lanza, che ha curato anche gli arrangiamenti del disco. Ne scaturisce una produzione atipica e, per la prima volta nei lavori di Cristina, compaiono echi di “elettronica preistorica”, così definibili per la loro natura primitiva, scarna e minimale.

Dieci canzoni che nascono da un’autoanalisi attraverso la quale si tenta di indagare, alla luce del desiderio, l’attuale condizione umana come riflesso di una somma di scelte e comportamenti individuali. Un punto di vista che scopre verità dai lineamenti duri e crudi, scava in profondità e scuote, ma prova anche ad immaginare orizzonti possibili. Si scoprono fragilità e debolezze della nostra umanità al cospetto di ciò che siamo oggi e del pianeta che ci ospita. Ed è proprio davanti ad una realtà apparentemente incontrovertibile che nasce la necessità di una presa di coscienza prima di tutto personale, che ne auspica una collettiva poi.

I brani che compongono l’album, scritti interamente prima della pandemia, fatta eccezione per “Senza fucile né spada”, raccontano di un tentativo che invita alla riflessione e a una nuova consapevolezza, per ripartire ad occhi ben aperti.

TRACKLIST “deSidera”
01_Distratti
02_Colpa
03_Conto alla rovescia
04_Desiderio
05_Come quando gli alberi si parlano
06_Torna
07_Senza fucile né spada
08_Oltre
09_L’autunno
10_Titoli di coda

Track by track “deSidera”

Distratti

Distratti ci guardiamo intorno […]

Nel centro commerciale di venerdì […]

non ci serviva niente, niente, eppure siamo qui.

Altro che aperitivo, ci siamo bevuti il pianeta! […]

Questa versione di me non ha futuro…

Uno dei brani manifesto dell’album.

La distrazione è sempre più una consuetudine nelle nostre vite, causata dalla sovra informazione e dalla cronica mancanza di tempo. La canzone ritrae una coppia in un centro commerciale, circondata da un mondo decadente, consumato e del consumo, che si palesa intorno a loro come una visione. 

Da lì a breve il grido disperato, la presa di coscienza che rivela la condizione amara in cui ci troviamo e le responsabilità di chi non si fa mai domande sulle conseguenze delle proprie azioni rispetto alla società in cui viviamo e al pianeta che ci ospita.

Colpa

E tu cerchi, cercavi, cerchiamo, cercate il colpevole,

forse è un modo per sentirsi forti con strategia debole.

Un capro espiatorio ed un fulmine che cade di schianto,

con un minimo sforzo la colpa è di un altro.

Nasce da una riflessione sul tema della “colpa”, nel privato e nel sociale, dove la spasmodica ricerca del colpevole spesso sostituisce la responsabilità personale. Un atto per affrancarsi dai propri errori o da un’analisi più profonda di ciò che accade intorno a noi.

Conto alla rovescia

Ogni 10 pensieri c’e’ lei che ti manca,

la frana che cade e tu dietro che provi a fermarla. […]

Ogni 5 respiri c’e’ lei che non torna,

sono mille chiamate e nessuna risposta.

E’ liberamente ispirato a un racconto contenuto nel libro “In tutti i sensi come l’amore” della scrittrice Simona Vinci, voce che ha influenzato molto l’atmosfera di “deSidera”. Il countdown in questione riguarda un periodo della vita del protagonista, senza riferimenti spazio temporali precisi, ma fatto piuttosto di tappe legate a ricordi salienti. Sono pensieri fragili di un’attesa, quella che invoca il ritorno di qualcuno che amiamo.

Desiderio

Il desiderio è come un cane, è abituato a seguirti […]

Il desiderio è cannibale, si butta addosso a tutto ciò ch’è commestibile […]

E’ tutta colpa delle stelle, così, così lontane, così che non si possono prendere

L’etimologia della parola desiderio, “de sidera”, significa letteralmente “mancanza di stelle” ed è su questa assenza che prende corpo il brano e il disco intero. Un’assenza che sottolinea la natura incompleta di noi esseri umani e il nostro modo, spesso irrazionale, di riempire quel vuoto, con gesti nobili, disperati, distruttivi, patetici, meravigliosi. “Desiderio” canta anche del legame ereditario con quelle stelle, la cui materia costituisce i nostri corpi e tutto il mondo manifesto.

Come quando gli alberi si parlano

Il disordine in questo garage, noi stesi mano nella mano,

aspettiamo di volare via,  il motore è acceso […]

Era troppo lasciarsi, era poco restare insieme,

abbiamo scelto di amarci, per sempre.

Una storia realmente accaduta a una giovane donna incontrata durante gli anni di studio all’Accademia di Brera. Di lei non ricordo che lo sguardo, dolce e malinconico, il suo fare generoso e gentile, come ricordo la disperazione del professore di scenografia quando seppe che si era suicidata insieme al fidanzato. Un gesto che sembrava essere legato a una promessa d’amore eterno.

Torna

Torna il giorno, torna l’onda del mare, torna il ramo alla finestra, 

torna a bussare […]

Il profumo della tua pelle in un giorno qualunque.

Il ricordo della tua pelle sotto un cielo qualunque […]

La memoria di quel preciso istante. 

Nasce da una riflessione sul ciclo delle cose, su ciò che non si risolve e si ripresenta nelle nostre vite, su quello che si chiarisce col passare del tempo, sull’impronta che lasciano i ricordi. Concetti che si ritrovano nelle logiche del cosmo, che diverse filosofie hanno cercato di interpretare. Nel brano si svelano attraverso piccoli flash della vita di una persona.

Senza fucile né spada 

Quando, quando ci abbracciavamo stringendoci forte

noi non lo sapevamo che saremmo stati mandati a combattere,

persino la morte, restando fermi come statue di cera. 

Sbeffeggiati anche dalla primavera, arruolati in guerra,  

prigionieri in casa, separati per mesi,

senza fucile né spada.

Questo è l’unico brano scritto durante il primo lockdown, nella primavera del 2020. La mia testimonianza di un’apocalisse, quella avvenuta in val Seriana, dove vivo da quasi trent’anni. Una strage causata dal virus, ma soprattutto dalla mala gestione della pandemia che ho voluto raccontare a mio modo perché non si perda il ricordo di ciò che è successo, delle persone che ci hanno lasciato e di chi ha lottato con coraggio e tenacia per salvare la vita degli altri. 

Oltre

Com’è difficile andare oltre, oltre alle montagne dei nostri pregiudizi,

oltre alle nostre sacrosante verità, oltre alla paura che ci domina.[…]

Com’è difficile guardare avanti, oltre alla paura che non ci merita.

Amarezza e speranza convivono in questa riflessione sulla difficoltà di superare quel limite che è il nostro io, il nostro ego. Un recinto entro il quale spesso ci troviamo prigionieri, che ci impedisce di evolvere per costruire una realtà e civiltà migliori. 

L’autunno

Dietro a un ramo secco fugge l’ombra

trascinata lunga

è l’autunno che sfila il buio da noi 

e lo posa a terra.

L’autunno è una stagione che amo particolarmente, è quella che mi ha visto nascere e che ogni anno mi travolge con la sua immensa bellezza. Ho la fortuna di vivere in montagna e ciò mi dà la possibilità di godere della verità della natura alla quale apparteniamo e che spesso anima le mie canzoni. L’autunno sottolinea la legge del ciclo naturale, che scorre con le sue logiche di morte e rinascita.  E’ il ritratto di uno sguardo nel bosco vicino a casa, la mattina presto.

Titoli di coda

Non comprendono più me i tuoi occhi […]

Sono uscita dall’inquadratura, sfocata marginale figura

Il finale è senza titoli di coda

Nel momento in cui usciamo dalla vita dell’altro non ne siamo più compresi.

La fine di una storia d’amore si porta dietro molte immagini, alcune nitide, altra sfocate, altre difficili da collocare. Nel momento in cui usciamo dalla vita dell’altro non siamo più compresi. Su questa fine, che a volte arriva senza preavviso, tutto ciò che è parte della storia si frantuma, e si fatica a ritrovare il senso di quello che è stato: dei protagonisti, delle comparse, degli attori di quel film. E’ come la visione di un film in solitaria, al quale mancano i titoli di coda.

CREDITI ALBUM “deSidera”

Testi: Cristina Donà

Musica: Cristina Donà e Saverio Lanza

Cristina Donà: parole cantate, cori, chitarre elettroniche, alterazioni paesaggistiche

Saverio Lanza: chitarre varie, piano, basso, tromba, cori e saette, viola, elettronica preistorica

Cristiano Calcagnile: batteria, percussioni, bagliori di suoni su “Conto alla rovescia”, “Come quando gli alberi si parlano”, “L’autunno”
Fabrizio Morganti: batterie ostinate e disperse su “Desiderio”, “Torna”, “Senza fucile né spada”, “Oltre”, “Titoli di coda”
Leonardo Ristori: violoncello su “Torna” e “L’autunno”
Simone Santini: sax, flauti, oboe su “Conto alla rovescia” e “Come quando gli alberi si parlano”

Prodotto, arrangiato e registrato da Saverio Lanza in molti luoghi tra i quali: casa Donà, casa Lanza, casa-studio Calcagnile, casa-studio Morganti, Parsifal Recording Studio

Mixato da Francesco Felcini al Parsifal Recording Studio di Sesto Fiorentino (FI)
Masterizzato da Claudio Giussani presso Energy Mastering Studio di Milano

Art direction e artwork: Federica Fabbri
Graphic design: Cesare Camardo

www.cristinadona.itwww.facebook.com/cristinadona

Ufficio stampa e promozione per Cristina Donà:
BIG TIME – pressoff@bigtimeweb.mywp.it – Claudia Felici / Fabio Tiriemmi / Gertrude Cestiè

Label:
FENIX MUSIC – marta.scandorza@fenixent.com

Booking – info concerti:
PONDEROSA MUSIC & ART – Giuseppe Ponti – giuseppe@ponderosa.it
Responsabile comunicazione per PONDEROSA MUSIC & ART – Sara Mehrjoei – sara@ponderosa.it

Management:
GIANNI CICCHI – gianni.cicchi@gmail.com

Foto:
FRANCESCA SARA CAULI – www.francescasaracauli.com

Discografia completa Cristina Donà:

Album
1997 Tregua – Mescal
1999 Nido – Mescal
2003 Dove sei tu – Mescal
2004 Cristina Donà – Mescal/Rykodisc
2007 La quinta stagione – EMI
2008 Piccola faccia – EMI
2011 Torno a casa a piedi – EMI
2014 Così vicini – QBL/Believe Rec.
2017 AA.VV Tregua 1997/2017 Stelle Buone – Believe Rec.
2019 Cristina Donà e Ginevra Di Marco – D&D/Funambulo
2021 deSidera – Fenix Music

EP
2000 Goccia – Mescal
2003 Nel mio giardino – Mescal
2003 Triathlon – Mescal
2003 Invisibile – Mescal
2004 Invisibile Girl – Mescal
2005 Triathlon “Uk version” – Mescal
2021 Settembre/Universo (Theatre Version) – (vinile7”) – Fenix Music

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