BLINDUR SI AGGIUNGONO NUOVE DATE AL TOUR “EXIT LIVE”

20 Gennaio 2023

Tour realizzato con il contributo di Nuovo IMAIE – Bando art. 7 Premi e Concorsi 2021

LE DATE

02/12 – Trento – Bookique

04/12 – Bolzano – Pippo stage

09/12 – Pordenone – Capitol

15/12 – Napoli – Duel Beat *opening act per Modena City Ramblers

16/12 – Roma – L’Asino che Vola

17/12 – Montella (AV) – Teatro Solimene

29/12 – Napoli – Auditorium 900

05/01 – Ferrandina (MT) – Linea gotica

06/01 – Napoli – Mamamu

07/01 – Sora (FR) – DeLiri

13/01 – Taranto – Spazio Porto

14/01 – Potenza – Al Pipistrello

19/01 – Pomigliano d’arco (NA) – Slevin

20/01 – Bergamo – Edonè

21/01 – Bologna – Efesto

23/01 – Cremona – Osteria del fico – NUOVA DATA

26/01 – Milano – Auditorium Demetrio Stratos Radio Popolare

27/01 – Torre del greco (NA) – Cafè Street – SPOSTAMENTO DATA

02/02 – Torino – Magazzino sul Po

03/02 – Asti – Diavolo Rosso

05/02 – Genova – Il Cane – NUOVA DATA

23/02 – Ragusa – Prima classe

24/02 – Barcellona Pozzo di Gotto (ME) – Perditempo

25/02 – Brucoli (CT) – Zoo TV

26/02 – Siracusa – Sonica

27/02 – Palermo – Bolazzi

03/03 – Roma – Retape @ Auditorium Parco Della Musica – NUOVA DATA

24/03 – Rende (CS) – Anteprima Aghia Sophia Fest – SPOSTAMENTO DATA

25/03 – Campagna (SA) – Area 36 – SPOSTAMENTO DATA

31/03 – Padova – Cso Pedro Sherwood open live

09/04 – Cuneo – Birrovia  

Prosegue con nuovi appuntamenti “EXIT LIVE”, la lunga serie di date per presentare “EXIT”, il terzo lavoro discografico di BLINDUR, il progetto firmato dal songwriter e producer Massimo De Vita.

Uscito lo scorso 30 settembre 2022 per La Tempesta Dischi, “Exit” ha segnato il ritorno di una delle realtà più premiate e riconosciute della scena alternativa dell’ultimo decennio. Apprezzamento confermato dai primi riscontri sull’album che, fin dalla settimana di uscita, ha raccolto recensioni entusiaste e interviste sulle pagine di testate come Vinile, Rumore, Raro Più, Il Mattino, SkyTg24, The Wom, Rockit, Tuttorock, Mescalina e moltissime altre. “Exit” è stato presentato anche con interviste e minilive in moltissime trasmissioni radiofoniche e televisive come Rai Radio2 Social Club in onda su Radio2 e in tv su Rai2, Rai Radio1 Stereonotte, Radio Popolare Network, Casa Italia in onda su Rai Italia, Metropolis e Webnotte in diretta streaming su La Repubblica e con numerose interviste in radio in frequenza regionale e locale.

Ora Blindur è pronto a questo primo giro di concerti indoor per presentare finalmente dal vivo i brani del nuovo disco: in partenza a dicembre un calendario fittissimo con date in tutto il paese e una line up esplosiva che vede Massimo De Vita (voce e chitarra) accompagnato da Carla Grimaldi (violino, cori, percussioni), Stefanelli_cheap (basso, cori, percussioni) e Walter Marzocchella (batteria e cori).

Blindur ha all’attivo tre album in studio, partecipazioni in importanti festival internazionali e numerosi premi. Tra i riconoscimenti più recenti il ‘Premio Amnesty Italia’ – sezione Emergenti 2021, il Premio AFI e il Premio della Critica a ‘Musicultura’ 2020 e la Targa “Beppe Quirici” per il miglior arrangiamento al Premio Bindi 2020, che si aggiungono ai numerosi riscontri ottenuti fin dal suo esordio come il Premio Fabrizio De André 2015, il Premio Pierangelo Bertoli 2015 e il Premio Buscaglione “Sotto il cielo di Fred” 2016.

Il progetto vanta inoltre più di 400 concerti in Italia e all’estero con aperture che vanno da Damien Rice a Jonathan Wilson, passando per Niccolò Fabi, Cristina Donà e numerosi altri.

“EXIT” – IL DISCO

Per “EXIT”, Blindur ha lavorato insieme ai tecnici del suono che lo affiancano da tempo, Paolo Alberta (Ligabue e Negrita) per le registrazioni e il missaggio, e Birgir Birgisson (Sigur Rós, Bjork e altri) per il mastering, e alla band che dal 2019 lo accompagna live (Carla Grimaldi, Stefanelli_cheap e Jonathan Maurano).

Nelle 11 tracce che compongono il disco, c’è stato anche spazio per diverse collaborazioni d’eccezione: da J Mascis dei Dinosaur JR, mostro sacro del rock alternativo, feat. nel brano “Mr. Happytime”, a Rodrigo D’Erasmo, violinista e polistrumentista con gli Afterhours, feat. in “Stati di agitazione”, passando per JT Bates di Big Red Machine, Roberto Angelini feat. in “Eclisse”, Monique Honeybird Mizrahi e Daniele Ruotolo dei Malmo.

Tutti i brani sono stati prodotti da Blindur con la partecipazione speciale di Marco Fasolo (Jennifer Gentle, I Hate My Village) e Daniele ‘il Mafio’ Tortora (Daniele Silvestri, Max Gazzè, Diodato e molti altri).

Il disco è stato anticipato dai singoli “Sereno” e “Stati di Agitazione” feat. Rodrigo D’Erasmo.

“EXIT” si compone di 11 canzoni sparse su un tabellone da gioco sapientemente realizzato da Vincenzo Del Vecchio e Sigiu Bellettini, mentre il regolamento e l’idea stessa del gioco sono frutto della fantasia di Blindur.

Le sensazioni e le visioni diventano suono e parole; le canzoni tracciano un percorso; il percorso si materializza in un gioco da tavolo, che l’ascoltatore può trovare nello speciale formato Vinile dell’album.

Questa è la parabola creativa di “EXIT”.

Non un concept, ma piuttosto un puzzle di domande e risposte da incastrare, affidandosi ad un lancio di dadi, a imprevisti, qualche prova da superare, qualche desiderio da esprimere e qualcuno, forse noi stessi, allo stesso tempo avversari e compagni di viaggio.

“EXIT” è un album ricco di registrazioni ambientali, di orchestrazioni epiche e di atmosfere indie rock, ma anche di richiami folk, un tratto sempre distintivo di Blindur, almeno quanto la continua ricerca estetica e stilistica.

C’è un orizzonte mistico che nasce nelle profondità marine di “540 bar”, si dispiega in “Sereno”, lo si intravede dalla finestra de “La casa degli spiriti” e travalica il tempo e lo spazio in “Adesso”.

“EXIT” è una sorta di vocabolario nuovo, nel quale parole antiche rinascono, trovano nuove aderenze al reale, emergono dalle tante citazioni letterarie e provano a descrivere un tempo inedito, complesso, sconosciuto e per questo sia spaventoso che stimolante.

I fedeli che si recano alla moschea di Amr, al Cairo, sanno bene che l’universo è racchiuso nell’interno di una delle colonne di pietra che circondano il cortile centrale. Nessuno, certo, può vederlo, ma chi accosta l’orecchio alla superficie afferma di percepire, dopo un po’, il suo incessante rumore.

La moschea è del VII secolo; le colonne provengono da altri templi di religioni preislamiche, giacché come ha scritto Abenjaldùn: “Nelle repubbliche fondate da nomadi, è indispensabile l’opera di forestieri per quanto è arte muraria.”

“Esiste codesto Aleph all’interno di una pietra? L’ho visto quando vidi tutte le cose, e l’ho dimenticato?”

L’Aleph – J. L. Borges

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