ASSALTI FRONTALI – HANNO SCRITTO DI “PROFONDO ROSSO”
Meglio di qualsiasi altro disco della crew hip hop tra le più longeve e stimate in Italia (…) E’ in pezzi come Mamy, sono cool questi rom , Roma meticcia e Lampedusa lo sa ( scritto quasi in contemporanea con l’emergenza sull’isola ) che gli Assalti Frontali, da Centocelle, parlano di accoglienza e integrazione . Per farlo utilizzano l’hip hop impegnato, che va dritto al punto e non fa mai sparate “egotrip” in stile Usa, ne sessismo alternato a pseudoromanticismo, come purtroppo, un certo hip hop italico ci ha abituati (….)
Luca Valtorta – recensione il Venerdi’ di Repubblica 22 aprile 2011
Si chiama Profondo Rosso, ottavo capitolo di una storia cominciata nel 1990, quella degli Assalti Frontali. Dieci tracce che suonano potenti e dirette prodotte da Bonnot sulle quali Militant A accompagnato da Pol G rappa le sye rime affilate e precise, politiche e poetiche, raccontado il mondo che lo circonda, cercando di capirlo e perché no anche di cambiarlo…
Sandro Podda – intervista Liberazione – 9 marzo 2011
Esce profondo rosso il nuovo cd della band hip hop, simbolo delle lotte studentesche degli ultimi vent’anni. Da Lampedusa ai bambini rom, ogni riferimento all’attualità non è casuale.
Emiliano Coraretti – intervista il Venerdì di Repubblica 4 marzo 2011
Profondo rosso è, come sempre quando si parla di Assalti frontali, un album pieno di realtà e di argomenti concreti, come nel caso di Lampedusa lo sa, dedicata ai migranti africani ma soprattutto alla gente dell’isola.
Federico Fiume l’Unità marzo 2011
Dopo Terra di nessuno e Banditi, il miglior disco di Assalti Frontali. E se consideriamo che i primi due sono stati veramente epocali, ai tempi, è chiaro che qui c’è poco da scherzare.
Damir Ivic – Mucchio– marzo 2011
Fondamentale. Al solito ben poco da dire sulle rime. Nel senso che la qualità è davvero eccelsa, sia nel flow che nel contenuto. Squarci urbani di pura resistenza a tutto media in primis.
Gianluca Servetti _ Rockerilla aprile 2011
Le storie raccontate in questi dieci brani molto ben prodotti da Bonnot sono reali come pagine di cronaca (…..) Un disco immediato e concentrato , dove ogni parola è ben a fuoco per evitare la retorica e raccontare un Paese in preda agli incubi
Emiliano Coraretti – XL di Repubblica marzo 2011
Album di denuncia? No, troppo facile. “il momento della denuncia possono farlo artisti che a un certo punto della carriera abbracciano una determinata causa. Gli Assalti sono altro “ per noi fare musica è stare dentro la vita. E’ più un discorso di rabbia, di pathos di passione che vuole uscire, quasi un istinto naturale”
Stefano Crippa – intervista il manifesto – 9 marzo 2011-
Si chiama Profondo Rosso, ottavo capitolo di una storia cominciata nel 1990, quella degli Assalti Frontali. Dieci tracce che suonano potenti e dirette prodotte da Bonnot sulle quali Militant A accompagnato da Pol G rappa le sye rime affilate e precise, politiche e poetiche, raccontado il mondo che lo circonda, cercando di capirlo e perché no anche di cambiarlo…
Sandro Podda – intervista Liberazione – 9 marzo 2011
Il nuovo degli Assalti è un disco viscerale, sincero, nobile. Proprio come lo erano “Terra di Nessuno” e “Banditi”. E oggi peggio di ieri, il presente è rosso e il futuro nero.
Enrico Piazza- Rockit – 8 marzo 2011
ll disco propone dieci nuovi pezzi rap descrivono che uno scenario da ‘Profondo rosso’, inteso come angoscia per la precarietà totale che ci invade e ci “rende schiavi delle banche, dei padroni, dei governi vampiri di bene pubblico”. Ma anche ‘Profondo rosso’ come passione potente che spinge a mettersi continuamente in gioco e cambiare il mondo con le proprie mani.
Mtv.it – 15 marzo 2011
Rivedi l’intervista a Militant A al TG3 Linea Notte del 4 aprile
Profondo Rosso è stato presentato a Popolare Network con interviste all’interno delle trasmissioni Yalla Yalla e Patchanka, dove è stato anche disco della settimana.